La vita umana proviene dalle stelle

La vita umana proviene dalle stelle
La scienza ci dice che siamo fatti di materia proveniente dalle stelle.
Nelle Stanze di Dzyan di cui La Dottrina Segreta di Helena Petrovna Blavatsky è un commento, l’origine della vita nel nostro pianeta, anche in particolare per quanto riguarda gli esseri umani, viene collegata ad una provenienza cosmica. Proprio per questo H.P.B. e il movimento teosofico vennero a lungo accusati di promuovere false conoscenze e molte furono le polemiche a riguardo. Blavatsky venne perfino accusata, in seguito, di essere una antesignana di coloro che credono nell’esistenza degli UFO.
Ma il tempo è galantuomo e via via l’ipotesi dell’origine extraterrestre della vita sulla terra ha fatto molta strada.
Già 37 anni fa l’astronomo Carl Segan scriveva: “Siamo fatti della stessa materia delle stelle”.
Ora il progetto FIRE (Feedback in Realistic Environments) della Northwestern University, di Evanston (Illinois), coordinato da Claude-André Faucher-Giguere, è arrivato alla conclusione che pressoché la metà degli elementi che formano il corpo umano hanno origini extraterrestri. Questo deriva direttamente dal fatto che la Via Lattea è formata in una parte molto significativa da materia proveniente da galassie lontane. Si tratta di pulviscoli stellari legati ad esplosioni di stelle. Basti pensare che una singola supernova è in grado di sprigionare migliaia di miliardi di tonnellate di atomi, che viaggiano a centinaia di chilometri al secondo. Un processo questo che pare ripetersi dalla nascita dell’Universo.
Al di là delle importanti implicazioni, ad esempio l’inserto “Tutto scienza” della Stampa online riporta l’interessante affermazione di uno dei coordinatori del progetto, Daniel Angles-Alcazar: “In un certo senso ciascuno di noi può considerarsi un viaggiatore spaziale o un migrante extragalattico in quella che pensiamo essere la nostra galassia”, va sottolineato come il progetto FIRE confermi che tutto l’Universo non solo è in costante comunicazione fra tutte le sue parti, ma vive di un continuo scambio fra tutti i suoi elementi.
Non può sfuggire l’aspetto simbolico di tutto ciò in relazione al concetto teosofico di “Vita Una”.
Forse è tempo che molti paradigmi stereotipati lascino il posto ad una visione del mondo più umile e fraterna e, in ultima analisi, più scientifica.
Ed è pure il tempo di ristudiare con attenzione La Dottrina Segreta.