Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno

Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno
La casa editrice “Il Saggiatore” di Milano ha pubblicato un interessante testo sul grande musicista estone Arvo Part (“Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno”, pagg. 284, euro 28). Il libro contribuisce a meglio comprendere, direttamente dalle risposte di Part alle domande di Rostagno, il retroterra culturale e l’arcano respiro artistico di questo musicista che Quirino Principe, in un articolo sull’inserto “Domenica” de "Il Sole-24 Ore” del 13 agosto, definisce come “agli antipodi di un labirinto: è un punto che diventa cerchio, arena, anfiteatro. L’aspetto moderno emerge dalla misteriosa drammaticità che riesce a rintracciare in ogni singolo suono”.
Nato in Estonia nel 1935, trasferitosi in Occidente per incompatibilità con il regime sovietico Part, dopo un inizio dedicato alla dodecafonia, ha sviluppato un’originale forma di “minimalismo”, le cui caratteristiche sono precisate dallo stesso Part: “Lavoro con pochissimi elementi - una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione”.
Part è un musicista che merita di essere ascoltato per il profondo respiro spirituale e meditativo delle sue opere, fra le quali suggeriamo “Spiegel im Spiegel” (1978), "Te Deum" (1984) e "Magnificat" (1989).