Vaccinazioni: alcune necessarie riflessioni

Vaccinazioni
Il tema delle vaccinazioni occupa un grande spazio nei media e interventi legislativi ad hoc si indirizzano a limitare in proposito la libertà delle famiglie e dei singoli.
Molto si discute sul numero delle vaccinazioni da rendere obbligatorie e se potrebbe trovare qualche giustificazione l’idea di utilizzarle nei confronti di gravi malattie (si pensi, ad esempio, alla polio, al vaiolo o alla difterite) lascia molto perplessi l’estensione delle vaccinazioni nei confronti delle c.d. malattie esantematiche (morbillo, varicella, rosolia etc) o di altre patologie quali l’influenza.
Come a dire che le campagne per le vaccinazioni evidenziano talora intenti pseudo-sociali (è bene che i bimbi vengano vaccinati perché non c’è tempo per seguirli), quando non trascolorano evidentemente in un chiaro intento di business.
Un tempo molti medici di famiglia (allora si chiamavano “condotti”) vedevano in modo positivo il fatto che i bimbi percorressero da malati il ciclo delle malattie esantematiche, perché ritenevano che le stesse portassero un beneficio all’equilibrio del sistema immunitario.
Ora, molto di frequente, queste considerazioni lasciano il posto a protocolli coercitivi, la cui efficacia è spesso tutta da dimostrare.
E sullo sfondo restano molte domande irrisolte: sono state veramente studiate le conseguenze delle iper vaccinazioni? E si è veramente e scientificamente comparata l’incidenza di alcune patologie rispetto a chi è stato vaccinato e a chi non lo è stato?
Sullo sfondo restano anche delle domande ancora più importanti: la malattia ha davvero la sua causa solo sul piano fisico? E perché un organismo si ammala dopo aver magari superato mille e mille situazioni simili senza aver perduto la buona salute?
E ancora: perché la medicina è sempre più legata al business? La scienza medica è oggi indipendente e fedele al giuramento di Ippocrate oppure è pesantemente condizionata?
E infine: qual è la relazione fra la spiritualità e la salute?
Per trovare risposte adeguate vale anche la pena di fare una sorta di ricognizione sul pensiero in tema di vaccinazioni di alcuni esponenti della tradizione teosofica, a partire da H.P. Blavatsky che, ne La Dottrina Segreta(Cosmogenesi ediz. 2003 di E.T.I., volume 1°, pag. 242) afferma: “La scienza, intravvedendo vagamente la verità, può trovare nel corpo umano batteri ed altri esseri infinitesimali che considera solo dei visitatori occasionali e anormali, ai quali attribuisce le malattie”. Sempre Blavatsky, in Iside Svelata (vol 1°, parte 1^, pag. 420 dell’Edizione E.T.I.) ricorda che: “La causa delle epidemie in certi periodi resta un mistero. Perché non essere onesti e aggiungere: impossibili da indagare con i metodi scientifici attuali?”.
L’Ordine Teosofico di Servizio, fondato nel 1908 da Annie Besant promosse, fra le altre, la “Lega contro le vaccinazioni”. Anche Steiner era contrario alle vaccinazioni.
Da non trascurare il pensiero in proposito del teosofo e antropologo Bernardino del Boca, come traspare dal portale a lui dedicato e davvero ben curato da Paola Botta Beltramo, Presidente del Gruppo Teosofico di Biella; vedi http://teosofia-bernardino-del- boca.it/categorie/vaccinazioni
In conclusione, sul tema delle vaccinazioni molto resta ancora da indagare, ma gli approfondimenti non possono prescindere dal fatto di considerare la realtà spirituale come qualcosa di essenziale nella vita dell’essere umano, la cui psicologia –fra l’altro- se caratterizzata dal pensiero positivo può contribuire alla buona salute ed alla serenità individuale e se dominata invece dalle negatività è portatrice di dolore e sofferenze.
Il tutto non senza considerare gli aspetti del karma e dell’eterno equilibrio, vere chiavi di volta della nostra vita quotidiana.