Testi per l’intuizione [XXXII]

testi intuizione aprile
Ci sono brani di poesie, di libri, di memoriali, atti a suscitare l’intuizione del lettore. Il loro significato va oltre le parole e le immagini evocate. è così per questo brano di Radha Burnier, tratto dalla relazione tenuta al Congresso del Centenario della S.T.I. ad Assisi nel 2002, dal titolo “Domande e Risposte”: “La Società Teosofica non ha dogmi, non ha opinioni né teorie, lascia ai membri stessi, individualmente, singolarmente e anche a coloro che non sono membri, di esaminare da loro stessi i problemi e le questioni che sorgono nella vita. Vi sono state delle persone che hanno dato indicazioni sul come i quesiti fondamentali sulla vita possano essere esaminati; per esempio Madame Blavatsky disse: ‘Abbandonate, lasciate da parte tutte le idee che vi sono pervenute da qualsiasi altra esperienza o insegnamento ed esaminate tutto con una mente fresca’. Nelle parole di Krishnamurti ciò significa guardare tutte le cose con una mente non condizionata e la reale comprensione si realizza appunto tramite una mente fresca e incondizionata in questo senso.
Ovviamente abbiamo moltissimi membri in tutto il mondo e le loro menti si trovano in situazioni diverse e sono anche in stadi diversi rispetto alla libertà e alla possibilità di analizzare ed esaminare i quesiti della vita. È per questa ragione che la Società Teosofica, in quanto organizzazione, non ha un punto di vista determinato riguardo questi quesiti.
La maggioranza dei membri può avere un certo punto di vista, per esempio molti credono che la vita sia un’unità, ma la Società Teosofica come organizzazione non è che dica ufficialmente che la vita è un tutt’uno, perché una tale dichiarazione non avrebbe alcun valore; la via verso questa unità dev’essere investigata, ricercata e sperimentata. Quindi non vi è alcuna base per incontrarci con altri gruppi e scoprire che abbiamo le stesse convinzioni. Evidentemente se alcuni di voi desiderano incontrarsi con altri gruppi per migliorare la propria comprensione non vi è alcun ostacolo, è una cosa che si può fare liberamente. Potremmo forse dire che ufficialmente seguiamo il nostro motto: ‘Non vi è religione superiore alla verità’; facciamo tutto quello che possiamo per trovare la Verità.
È stato detto da Annie Besant che, se si vuol scoprire la Verità, è necessario studiare, riflettere e condurre una vita pura. Ma anche se individualmente una persona dice a se stessa: ‘Non voglio studiare, non voglio riflettere, non voglio condurre una vita pura per scoprire la Verità’, è libera di farlo, a condizione che promuova la Fratellanza Universale e creda in essa”.

Articolo tratto dal numero di aprile 2018 della Rivista Italiana di Teosofia.

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