Le cose sono solo relazioni

COSE RELAZIONI
Nello scorso mese di dicembre Carlo Rovelli (scienziato autore di due testi noti anche al grande pubblico, "La realtà non è come ci appare" e "Sette brevi lezioni di fisica") ha pubblicato un interessante articolo sul "Corriere della Sera", titolato: “Lezioni di fisica buddhista: le cose sono solo relazioni”.
Il contenuto fa riferimento diretto ad un’opera filosofica di Nagarjuna scritta 18 secoli fa e titolata "Mulamadyamakakarika".
Scrive Rovelli: “Si può diffidare del tentativo di collegare l’antica sapienza orientale con le teorie scientifiche occidentali. Eppure il breve testo scritto 18 secoli fa da un priore dell’India meridionale ci convince a rivedere le nostre posizioni. Perché il pensiero di Nagarjuna, per quanto interpretato in modi diversi, sembra fornire gli strumenti filosofici per maneggiare il sistema concettuale dei quanti. In quelle pagine il mondo è concepito come una costellazione di oggetti intrinsecamente vacui, la cui realtà è determinata da qualcos’altro. E comprendere che non esistano può liberarci da attaccamento e sofferenza.”
Non sfugga allo studioso attento la stretta connessione dichiarata da H.P. Blavatsky (nella prefazione alla prima edizione inglese de "La Voce del Silenzio") fra le fonti delle sue opere e quelle di Nagarjuna.