Il fuoco sacro della bellezza nel segno di Bernardino del Boca

BdB mostra
È stata inaugurata il 18 febbraio scorso a Novara, nel magnifico contesto del complesso monumentale del Broletto, la mostra dedicata alle opere pittoriche e figurative del prof. Bernardino del Boca (1919-2001).
Il titolo scelto “Il fuoco sacro della Bellezza” connota in modo efficace la grande intensità dei lavori di del Boca ed il suo sapersi porre ai confini fra questa e le altre realtà. Simbolo ed esperienza, riferimento culturale e memoria, poesia e riflessione meditativa scandiscono il percorso della mostra. La Bellezza è il faro luminoso che accompagna il visitatore in una sorta di geografia dell’anima, in cui si fondono Oriente ed Occidente, natura e persone, volti ed entità angeliche, Teosofia e parola, introspezione e giovinezza.
L’insieme delle opere esposte (un centinaio), provenienti da oltre venti collezioni, rappresenta il maggior omaggio che la pittura di del Boca ha ricevuto dopo la sua scomparsa. Spiritualità ed armonia, dimensione del sogno e capacità tecnico-espressive si fondono mirabilmente nelle opere di un artista che prima di tutto è stato un essere umano; egli ha infatti percorso il sentiero del Servizio, utilizzando i proventi della vendita delle sue opere per aiutare gli altri e per sostenere il Villaggio Verde, la Comunità Acquariana da lui creata “per vivere per essere e non per avere”.
Non privo di emozione il momento dell’inaugurazione, con gli interventi di Enrico Sempi, Presidente della Fondazione Bernardino del Boca che ha promosso l’evento e di cui è stato il vero motore, anche operativo, di Angelo del Boca, insigne storico e pubblicista e fratello di Bernardino del Boca, di Alessandro Canelli, Sindaco di Novara, di Emanuela Allegra, Consigliere Provinciale di Novara e della curatrice della mostra prof. Lorella Giudici. Presente anche Massimo Introvigne, direttore del CESNUR di Torino e grande studioso degli artisti di tutto il mondo influenzati dalla Teosofia e dalla Società Teosofica.
Davvero notevole la partecipazione del pubblico (nell’arco del pomeriggio le presenze sono state oltre trecento), con una nutrita rappresentanza della Società Teosofica Italiana, con il Segretario Generale Antonio Girardi, Enrico Stagni e Bruna Girardi, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Gruppo Teosofico di Vicenza, Isabella Cosentino, Presidente del Gruppo Teosofico del Villaggio Verde, Giorgio Pisani, Segretario del Centro Studi Teosofici Besant-Arundale (di cui il prof. Bernardino del Boca era stato Presidente per più di quarant’anni), Patrizia e Sergio Calvi e Tiziana Marini della Segreteria Generale e numerosi soci, provenienti dal Piemonte, dalla Lombardia e dal Veneto.
Da segnalare il magnifico catalogo, ricco di saggi su Bernardino del Boca e di una dettagliata descrizione di tutte le singole opere, curata quest’ultima con grande maestria ed efficacia da Marina Tappa.
Sotto le volte della sala di esposizione, dopo il vitale brusio dei visitatori, fra cielo e terra, nei toni cromatici fra indaco e violetto dell’allestimento e nel silenzio, l’arcano rito della Bellezza celebra il suo trionfo, per indicarci la via della Bellezza e della Bontà, nel segno dell’Eterna Bontà di tutte le cose.
La mostra resterà aperta fino al 18 marzo.