Etica e intelligenza artificiale

Etica e intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale (come la robotica avanzata), con i suoi pervasivi algoritmi, sta espandendo esponenzialmente il suo ambito di influenza e finirà per condizionare sempre più il nostro quotidiano.
Ciò suscita sentimenti a volte contrapposti: c’è chi vede in questo processo rischi di manipolazione e realtà da “grande fratello”, c’è invece chi aderisce entusiasticamente alle possibilità di cambiamento offerte da questi nuovi strumenti.
Va subito detto che le moderne tecnologie non sono buone o cattive di per sé; il loro vero valore dipende dall’uso che ne viene fatto. Ciò comporta che la dimensione etica finisce per avere una grande importanza. Lo ha capito anche l’Unione Europea, che ha nominato un gruppo di esperti di alto livello che il 18 dicembre scorso ha pubblicato una prima versione di una guida in materia di etica della tecnologia, ispirata in primis alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. Il lavoro di questa Commissione è stato interessante perché ha messo in rilievo la necessità che l’intelligenza artificiale tenga conto di alcuni valori essenziali in grado di promuovere il benessere degli individui, la loro libertà e autonomia e l’equità sociale. Un’intelligenza artificiale declinabile dunque in termini di beneficenza, non maleficenza, di autonomia, giustizia e comprensibilità.
Segnaliamo che è possibile partecipare al dibattito prima che si arrivi alla stesura finale del documento (prevista per la fine del mese di marzo). Questa la piattaforma da utilizzare: https://ec.europa.eu/futurium/en/eu-ai-alliance.
Un’ultima considerazione: è davvero emblematico che si ricorra all’etica per dare ordine e trasparenza a ciò che già condiziona la nostra vita, in positivo e in negativo; come a dire che l’essere umano non può prescindere da quei valori universali che sono in grado, anche attraverso l’armonia del vivere civile e del rispetto della natura, di garantire un futuro migliore all’umanità.
E senza dimenticare il Bello e il Buono di platonica (e neoplatonica) memoria.