A Campo dei Fiori, a Roma, un evento per ricordare Giordano Bruno

Campo dei Fiori
L’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” come ogni 17 febbraio in Campo de’ Fiori a Roma (dalle ore 17.00) ha ricordato il filosofo Giordano Bruno, perché la memoria di quel rogo sia per ciascuno la fiamma della ragione contro l’oscurantismo.
Sono trascorsi 419 anni da quel 17 febbraio del 1600, quando Giordano Bruno fu arso vivo in Campo de’ Fiori a Roma per ordine del tribunale della Santa Inquisizione.
“Eretico, pertinace, impenitente...” recitava la sentenza e la definizione voleva essere espressione di massimo spregio per chi come Bruno rivendicava il diritto umano di pensare e scegliere autonomamente per uscire dalla caverna della sottomissione individuale e sociale.
Ricordare Giordano Bruno è importante anche oggi, in cui soffiano forti i venti dell’intolleranza, del fondamentalismo e dell’autoritarismo.
“Nel nome di Giordano Bruno. Laicità Libertà Democrazia”, è il titolo che l’Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” ha voluto dare alla Cerimonia-Convegno di quest’anno. Dopo la cerimonia di deposizione delle corone di alloro e l’esibizione della Banda Musicale del Corpo di Polizia Municipale di Roma Capitale, la manifestazione è proseguita con le relazioni di Maria Mantello, "Giordano Bruno, dignità laicità democrazia"; Francesco De Martini "Giordano Bruno e la cosmologia moderna" e Alessandro Cecchi Paone "Giordano Bruno profeta europeo di libertà". Recitativi a cura di Annachiara Mantovani. Presenta Antonella Cristofaro.