"La vita è un istante – In ogni istante c’è vita"

Questo è il titolo dell’intervista che il grande regista Ermanno Olmi ha rilasciato a Gian Antonio Stella e che è stata pubblicata dal Corriere della Sera domenica 10 gennaio.
Segnaliamo fra i suoi film il recentissimo Torneranno i prati (2014), La leggenda del santo bevitore (1988), tratto dall’omonimo libro di Joseph Roth, e L’albero degli zoccoli (1978,) vincitore della Palma d’oro a Cannes.
Nell’intervista a Stella, Olmi racconta il male che lo ha “aggredito in maniera subdola” e riporta l’attenzione al valore del momento presente. Lo fa in maniera profonda e leggera nel contempo, citando Tolstoj e affidando all’intervistatore delle vere e proprie perle di saggezza. Quali: “Quando si vive la condizione umana, anche se in qualche modo illuminati dalla condizione divina, questa condizione umana a volte ti fa commettere degli errori. L’importante è riconoscere gli errori. E capire che quella cosa poteva andare diversamente, se non fossimo stati distratti” e, ancora, “La cosa bella di Dio è che si nasconde per farsi cercare. Perché? Perché Dio è tutto. ‘Ovunque mi cercherai io sarò’. C’è un detto fenicio, di duemila anni prima di Cristo: ‘Spezza un legno, solleva una pietra e io vi sarò dentro’. In ogni cosa ‘lui’ si nasconde e tu devi avere quella capacità di scovarlo come i neri hanno la capacità, guardando un oggetto, di cercare ciò che quell’oggetto contiene, come può essere l’anima”.