Il giorno della Memoria e le 613 mitzvòt

613 mitzvòt
Il 27 gennaio si ricorda in tutto il mondo la tragedia dell’olocausto. La ricorrenza ha assunto la denominazione di “giorno della memoria”, che si erge a monito per ricordare a tutti i pericoli dell’intolleranza, dell’odio, della sopraffazione dell’uomo sull’uomo.
Vogliamo collegarci a questa data segnalando Le 613 mitzvòt, il testo, pubblicato da Lamed Edizioni di Roma con il sottotitolo Estratto dal Sèfer haMitzvot di Maimonide e curato da Moise Levy.
I Maestri della tradizione ebraica ci hanno tramandato che i precetti della Torà sono 613. A conferma di questo numero un versetto dice: “Torà Tzivà Lànu Moshè - la Torà che ci ha comandato Mosé” (Devarìm 33,4). Siccome le lettere ebraiche hanno anche un valore numerico, la frase può essere legittimamente letta in questo modo: “Mosé ci ha comandato 611 (precetti)”, perché questo è il valore delle lettere che compongono la parola “Torà”. I rimanenti due precetti necessari per arrivare al totale di 613 sono, per tradizione, i primi due comandamenti, gli unici che sul monte Sinai sono stati pronunciati direttamente dal Signore.
Nessun testo sacro enumera in modo ufficiale tutte le mitzvòt.
Solo un secondo Mosé, il famoso Rambam, è riuscito a formulare dei criteri secondo i quali definire quando un comando della Torà è da considerare un precetto. Sulla base di questi egli ha dedotto con precisione i 613 precetti, scrivendoli e spiegandoli in due elenchi separati: quelli positivi e quelli negativi.
Il libro contiene un sommario elenco di tutti i 613 precetti, sia suddivisi per argomenti, così come raccolti da Rambam, sia nel loro ordine di comparsa nella Torà. Ognuno di essi è accompagnato da contrassegni che indicano lo specifico campo di applicazione e dalle indicazioni delle fonti per l’approfondimento. A completamento, il libro contiene anche delle appendici.
La vasta articolazione dei precetti testimonia nel testo la complessità della cultura ebraica e le sue profonde radici storiche.
Se è vero che alcuni precetti appaiono figli del tempo e delle circostanze è altrettanto vero che molti altri ancora invece mantengono un forte carattere universale e sono di straordinaria attualità.
Conoscere le 613 mitzvòt ci avvicina dunque positivamente alla comprensione di una delle culture “madri” della nostra civiltà.