Giornata Internazionale della Felicità

Josè Foglia
La Giornata Internazionale della Felicità è stata istituita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 2012 per sottolineare la necessità di una crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà, oltre alla felicità e al benessere di tutte le persone.
Questa celebrazione ci ricorda che la ricerca della felicità è sì un diritto fondamentale di tutti gli esseri umani, ma anche un obiettivo che può essere raggiunto solamente attraverso l'impegno costante di tutti.
Il Paese pioniere in questa ricerca è il Bhutan, un piccolo stato montuoso dell’Asia, che ha riconosciuto la supremazia della felicità sul reddito sin dai primi anni ‘70 e ha adottato l’obiettivo di Felicità Interna Lorda come standard di riferimento, anteponendolo al Prodotto Interno Lordo. Ciò ha innescato un dibattito sui PIL alternativi tuttora in corso.
La ricorrenza, che cade il 20 marzo di ogni anno, è stata celebrata quest’anno presso l’ONU (United Nations Plaza, New York, 46th and 1st Avenue) con un evento-esperienza intitolato: “I do happiness”, e che ha inteso sensibilizzare e coinvolgere tutti per aumentare la felicità propria e quella del mondo.
Il programma dei festeggiamenti, fitto di proposte e workshop, ha visto anche la partecipazione, quale relatore, del dottor José Foglia, neuroscienziato e teosofo.
Il fratello José Foglia, al ritorno dalla kermesse, ci ha scritto: “La giornata della felicità, ideata dal re del Bhutan, vuole promuovere la creazione di una umanità più felice e ricca di benessere. Durante la manifestazione ci sono state conferenze ma anche musica, canti e balli, che hanno dato vita ad una fortissima energia positiva d'amore e fratellanza. Era un’onda espansiva, proveniente da un gruppo di persone molto eterogeneo, in tutti sensi, ma che avevano un denominatore comune: il desiderio di un’umanità in pace e felice.
Durante il mio intervento ho proposto la creazione di una nuova cultura alla luce delle neuroscienze. Un’educazione che attivi le aree del cervello che processano la compassione e l’empatia, perché empatia è etica, e di una cultura dell’etica abbiamo bisogno oggi più che mai.
Siamo un’unica famiglia universale ed è così che ci dobbiamo sentire. Il pensiero è autoconsapevole, è una realtà frammentata, è separazione fra l'io e il resto del mondo. L'Osservatore interiore invece è uno con il tutto. Possiamo creare questa realtà con una integrazione, nei lobi prefrontali, di tutti i processi cognitivi. Tutto dipende da noi”.
I proventi della kermesse sono stati devoluti alla School of Creative Happiness, nell’isola di Sao Tomé e Principe, nel Golfo di Guinea, in Africa.

Prima parte: http://webtv.un.org/meetings-events/watch/part-1-happiness-and-well-being-in-the-un-2030-agenda-achieving-a-new-vision-of-sustainable-development-for-the-people-and-the-planet/4809250221001

Seconda parte: http://webtv.un.org/meetings-events/watch/part-2-happiness-and-well-being-in-the-un-2030-agenda-achieving-a-new-vision-of-sustainable-development-for-the-people-and-the-planet/4809460528001

Terza parte: http://webtv.un.org/meetings-events/watch/part-3-happiness-and-well-being-in-the-un-2030-agenda-achieving-a-new-vision-of-sustainable-development-for-the-people-and-the-planet/4809604559001

Quarta parte: http://webtv.un.org/meetings-events/watch/part-4-happiness-and-well-being-in-the-un-2030-agenda-achieving-a-new-vision-of-sustainable-development-for-the-people-and-the-planet/4809791406001
I do Happiness 1