Expo 2015 e vegetarismo

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Fra pochi giorni avrà inizio a Milano EXPO 2015, dedicato al tema dell’alimentazione ed è auspicabile che anche gli argomenti del vegetarismo e dell’alimentazione vegana trovino spazi adeguati, non soltanto sull’onda degli aspetti commerciali o legati al consumismo, quanto piuttosto come approfondimento di un tema fondamentale per l’essere umano, che è quello della qualità e della quantità dello “scambio” e della relazione con il mondo esterno.
Nutrirsi non significa soltanto acquisire una certa quantità di proteine, vitamine ed altri elementi per sopravvivere, ma significa anche concretizzare una certa visione del mondo e stabilire un rapporto fra ciò che sta fuori di noi e quello che siamo. E l’inequivocabile rapporto fra causa ed effetto inducono gli scienziati a considerare che vi siano strette relazioni fra il funzionamento del cervello e ciò che mangiamo e portano coloro che percorrono un sentiero spirituale a leggere tutto ciò che concerne l’alimentazione come un emblema del nostro rapporto con la natura, gli altri esseri e l’universo. Tutto ciò senza dimenticare il concetto di sostenibilità e cioè il tema del rapporto fra alimentazione, numero degli abitanti della terra e risorse del pianeta.
Ecco allora dispiegarsi il profondo significato di un’alimentazione che vada verso tre fondamentali direttrici:
- il rispetto della natura e la possibilità che ci sia cibo in abbondanza per tutti, il che porta già di per se stesso ad escludere un’alimentazione che si basi sul consumo di carne;
- il concretizzarsi di comportamenti umani basati sul rispetto di tutti gli esseri e sulla condivisione delle risorse;
- l’assunzione di una responsabilità individuale che prenda coscienza dell’importanza dello “scambio” e quindi del fatto che c’è una stretta correlazione fra alimentazione e stati della coscienza.
La riflessione su questi elementi ci portano alla conclusione che alimentarsi in modo vegetariano o vegano ha un rapporto diretto con l’evoluzione dell’essere e della coscienza, in un’ottica di beneficio per tutta l’umanità e per il pianeta.
Ne deriva una scelta non basata sull’egoismo (mangio vegetariano perché mi ammalerò di meno) o sul piacere (mangio vegano perché gli alimenti sono più buoni) o ancora perché è di moda (lo fa anche il mio attore preferito), ma semplicemente sulla comprensione delle leggi della vita e della loro sacralità.
La saggezza vedica (Tirukkrai 33:321-322) osservava: “Che cos’è la condotta virtuosa? Non distruggere mai la vita, poiché l’uccisione conduce ad ogni altro peccato. Di tutte le virtù sommate dagli antichi saggi, le principali sono condividere il cibo e proteggere tutte le creature viventi”.