C’è un Islam che crede nella pace

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Nei giorni scorsi a Londra, un importante esponente del clero islamico pachistano ha lanciato un programma di studi antiterrorismo, per respingere il messaggio dei gruppi estremisti come l’ISIS e impedire la radicalizzazione dei giovani e la loro partecipazione alla guerra in Siria.
Muhammad Tahir ul-Qadri, uomo politico, studioso e appassionato oratore pachistano, ha affermato di aver voluto che il suo programma di 900 pagine, contenente argomentazioni teologiche e ideologiche miranti a contrastare gli estremisti. venisse presentato non solo nelle moschee e nei centri islamici, ma anche nelle scuole della Gran Bretagna.
“Vogliamo mettere in chiaro che tutte le azioni compiute dall’ISIS o da altre organizzazioni terroristiche ed estremistiche nel nome di Dio o della religione o per stabilire qualsiasi forma di Stato islamico mediante atti di violenza… sono in totale violazione del Corano e dell’Islam”, ha dichiarato Qadri alla Reuter.
La presentazione del programma di studi viene dopo che il primo ministro David Cameron aveva invitato le comunità islamiche a fare di più per opporsi alle idee oltranziste diffuse tra i giovani da organizzazioni come l’ISIS, affermando che alcuni musulmani erano stati silenziosamente accondiscendenti nei confronti dell’estremismo.
Le parole di Cameron sono giunte dopo che un diciassettenne proveniente dall’Inghilterra settentrionale si è fatto esplodere in Iraq in un attentato suicida organizzato dall’ISIS e dopo i sospetti su tre sorelle che si pensa abbiano raggiunto la Siria con i loro nove bambini. Pare che circa 700 britannici siano partiti per la Siria e l’Iraq, molti per entrare nelle file dell’ISIS.
“I ragazzi che stanno raggiungendo l’ISIS e combattendo laggiù, abbandonando gli agi della società britannica, stanno andando all’inferno”, ha detto Qadri, che cinque anni fa emise una fatwa con la quale definiva miscredenti i terroristi e gli attentatori suicidi.
“Sono i nostri ragazzi. Sono i nostri figli e le nostre figlie. Dobbiamo salvare il futuro del genere umano”.
Esperti e politici sostengono che l’astuta propaganda dell’ISIS sul web sia in grado di sedurre e diffondere l’estremismo tra i giovani fin nelle loro camere da letto.
A chi gli ha chiesto come il suo lavoro accademico possa contrastare tutto questo, Qadri, capo dell’organizzazione educativa e religiosa “Minhaj ul-Quran” ha affermato che cinquanta giovani britannici e altri cinquanta provenienti dal resto d’Europa sono stati formati attraverso le sue lezioni online.
“Questa sarà una guerra su due fronti, condotta non solo mediante libri diffusi nei circoli di studio, nelle moschee e nelle scuole, ma anche sui social media” ha proseguito altresì Qadri, che ha in progetto di presentare il suo programma in Pakistan, in India e attraverso l’Europa e gli Stati Uniti.
Sayeda Warsi, ex ministro del governo Cameron e prima musulmana a far parte di un esecutivo britannico ha dichiarato, di fronte a un pubblico composto da imam, poliziotti, politici e accademici, che il governo starebbe considerando l’ipotesi di introdurre il programma di Qadri in tutte le scuole.
Warsi ha affermato che “la comunità islamica britannica è parte della soluzione. Non deve avallare con il silenzio l’operato dell’ISIS: deve condannarlo”. (Reuters)