20 marzo: Giornata Internazionale della Felicità

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Il 20 marzo scorso si è celebrata la Giornata Internazionale della Felicità, istituita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 2012 per sottolineare la necessità di una crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà, oltre alla felicità e al benessere di tutte le persone. Questa celebrazione ci ricorda che la ricerca della felicità è sì un diritto fondamentale di tutti gli esseri umani, ma è anche un obiettivo che può essere raggiunto solamente attraverso l'impegno costante di tutti.
Il Paese pioniere in questa ricerca è il Bhutan, un piccolo stato montuoso dell’Asia, che ha riconosciuto la supremazia della felicità sul reddito sin dai primi anni ‘70 e ha adottato l’obiettivo di Felicità Interna Lorda come standard di riferimento, anteponendolo al Prodotto Interno Lordo e innescando un dibattito sui PIL alternativi tuttora in corso.
L’evento è stato celebrato quest’anno presso l’ONU (United Nations Plaza, New York, 46th and 1st Avenue) con un evento-esperienza intitolato: “I do happiness”, che ha voluto sensibilizzare e coinvolgere tutti per aumentare la felicità propria e quella del mondo. Il programma dei festeggiamenti, fitto di proposte e workshop, ha anche visto la partecipazione, quale relatore, del dottor José Foglia, neuroscienziato e teosofo.
I proventi della kermesse sono stati devoluti alla School of Creative Happiness, nell’isola di Sao Tomé e Principe, nel Golfo di Guinea, in Africa.
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