Glossario

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W

 
- La ventiduesima lettera dell'alfabeto italiano che non figura in alcuno degli alfabeti antichi. Nasce in Germania, nel Medioevo, prima come doppia u poi come doppia v infine come due v concatenate. Nell'Occultismo Occidentale alcuni la ritengono il simbolo dell'acqua celestiale mentre, la M sta per l'acqua terrestre. Come abbreviazione è usata in astronomia per designare una classe spettrale di stelle molto calde, in chimica come simbolo del wolframio o tungsteno, in marina come richiesta di assistenza sanitaria, in matematica come determinante di Wronsky, in metrologia come simbolo del watt (misura di potenza elettrica), nella tecnica delle costruzioni come simbolo del modulo di resistenza, in geografia per indicare l'ovest, in numismatica indica la Zecca di Lilla.

WADD

 
(Ara.) - Divinità araba preislamica, facente parte del pantheon mineo; è il Dio dell'amore, noto anche ai Beduini della Arabia centrale e settentrionale.

WADJAK

 
(Ant.) - Tipo umano considerato da Dubois come appartenente al ceppo proto-australiano, i cui resti scheletrici (due individui) furono trovati in una formazione del Pleistocene, nella zona di Wadjak, a Giava. Il cranio dolicomorfo ha grande capacità, presenta fronte sfuggente ed orbite basse rettangolari.

WAGNER

 
(???) - Citato nella Dottrina Segreta da H.P.B. come coautore dell'opera "Asgard e gli Dei" (assieme a McDougall) ove si tratta della mitologia scandinava. Una citazione merita il musicista Richard Wagner, che fin da giovane fu attratto dalle favole medioevali, cui dedicò uno dei suoi primi lavori teatrali: La donna serpente. Dotato di una forte carica di intimo germanesimo, dopo aver musicato l'Olandese volante, musica il Tannhauser e poi il Lohengrin, tutte opere dove la componente fantastica cerca di risolvere il conflitto fra il contingente e l'eterno. Ma il momento culminante della sua opera è certamente la trilogia dell'Anello dei Nibelunghi (L'oro del Reno, che è il prologo, Valchiria, Sigfrido, La caduta degli Dei), nella quale Wagner, ispirandosi alle antiche saghe, sviluppa il tema della redenzione (attraverso la purezza dell'amore) del mondo già materializzato dall'oro (cioè dall'egoismo). Sigfrido è l'amore della gioiosa Natura, Alberico è il rappresentante del mondo egoistico. La lotta si svolge fra mille personificazioni di queste due forze antagonistiche: numi, eroi, nani, mostri, ecc. Sigfrido muore per mano di Hagen, Brunilde ne raccoglie il messaggio e gettando l'oro nel Reno, annuncia l'avvento della nuova era, la redenzione dell'umanità. È un immenso quadro dotato di una fortissima unità interiore che ha come tema centrale il ritorno alla Natura, madre e maestra, dalla quale nascono sia i personaggi che i loro contrasti. Ancora motivi medioevali Wagner riprende nel Tristano ed Isotta, in cui egli tenta di celebrare l'amore assoluto, dissolvendo il mondo delle contingenze, in cui è intrisa tutta la vita dell'uomo terrestre. Tristano ed Isotta, separati in vita dalla loro individualità, trovano la totale fusione, l'uno nell'altra, attraverso il superamento della vita, nella morte raggiunta per atto d'amore. Nei Maestri Cantori di Norimberga, Wagner, attraverso un quadro di vita vivace e solare, cerca di dimostrare la possibilità di pervenire ad una conquista terrena della felicità attraverso la gioia della creazione lirica, ossia attraverso l'arte. Nel Parsifal, il grande musicista riprende il motivo del Graal, la forza dell'Eros come forza redentrice, ma anche oscura e nemica. Wagner, prima ancora che musicista, è un grande filosofo che si immerge nella grande dialettica Uno-Universo, senza cercare il punto di incontro, ma tentando di spiegarsi lo svolgersi della dualità. Egli, infatti, non si ferma mai su figure fisse, bensì esamina l'azione reciproca, i rapporti in atto, il fluire degli eventi, sullo sfondo dei quali è presente sempre la Natura.

WAHHABITA

 
(Ara.) - Così gli avversari chiamavano i Negdiani un movimento rigorista musulmano sorto verso la metà del XVIII secolo in Arabia centrale, dove tuttora esiste. Fondato da Abd-al-Wahhab, ripudiava ogni credenza od usanza giudicata contrastante od introdotta posteriormente agli insegnamenti dell'islamismo (ad esempio, il culto dei santi e delle loro tombe). L'Arabia centrale si unificò su questo movimento, combattè gli infedeli, conquistò Mecca e Medina, saccheggiando anche la tomba di Maometto. Dopo un breve periodo di crisi, il movimento tornò in auge con Ibn Saud.

WAITE Arthur Edward

 
(???) - (1857). Citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "I Misteri della Magia". Scrisse anche altre opere, quali: La Vera Storia dei Rosacroce (basata sui loro Manifesti, sui Fatti e sui Documenti estratti dagli Scritti di alcuni Iniziati della Fratellanza), La Dottrina e la Letteratura della Kabala, La Dottrina Segreta in Israele (uno studio sullo Zohar e le sue connessioni con quel popolo).

WAIZGANTHOS

 
(Asia) - Dio del paganesimo lituano, collegato con la crescita del lino, cui era dedicata una cerimonia propiziatoria celebrata da vergini il terzo giorno successivo alla festa di Zemiennik. La Vergine di più alta statura doveva invocare una copiosa messe di lino, stando in equilibrio su un solo piede, riempire una pinta di birra e berla, riempirla di nuovo e vuotarla per terra in onore del Dio. Se l'operazione riusciva per intero, era presagio di un buon raccolto.

WAKASH

 
(Ame.) - Popolazioni indigene nordamericane (Canada) che vivono di pesca, abitano in capanne, hanno molte società segrete e praticano solennemente il potlatch. Facevano largo uso di schiavi, ma oggi sono quasi estinte.

WAKE Staniland

 
(???) - Citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Le Origini ed il Significato della Grande Piramide".

WAKONDA

 
(Ame.) - Presso gli indiani della tribù' dei Sioux, con questo termine si designava il grande Spirito Cosmico.
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