Glossario

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TAMAS

 
(San.) - Letteralmente significa "insensibilità, pesantezza, sporcizia, inerzia"; è una delle tre qualità della materia, la qualità delle tenebre; è anche ignoranza, poiché la materia è cieca. Un termine usato nella filosofia metafisica, con il significato di oscurità-caos, sia sul piano cosmico che su quello esistenziale. È il più basso dei tre guna o qualità fondamentali, quello che è predominante negli animali; nell'uomo può essere inteso come "ottundimento mentale".

TAMENDONAR

 
(Ame.) - Eroe umano, considerato uno dei più grandi antenati civilizzatori dagli antichi abitanti dell'isola di Pasqua. Apparteneva alla tribù tupinamba che viveva nella parte meridionale del Brasile.

TAMERANI

 
(Ind.) - Per gli antichi Indù, era il nome dello Ente Supremo.

TAMIEL

 
(Rel.) - Uno degli Angeli disubbidienti che, scendendo su Ardis, la vetta del Monte Armon, si dedicò ad insegnare agli uomini l'astronomia.

TAMIL

 
(Ori.) - Antica lingua orientale parlata ancor oggi dal popolo Tamil; una lingua dravidica nella quale la forma letteraria si differenzia molto da quella parlata.

TAMIMASIDE

 
(Ori.) - Presso il popolo degli Sciti, con questo nome si designava la divinità delle acque, i cui attributi sono simili a quelli di Nettuno.

TAMMUZ

 
(Sir.) - Forma ebraica del nome del Dio mesopotamico della vegetazione, che gli Accadi chiamavano Tamuz ed i Sumeri Dumuz. Per questi ultimi era figlio di Enki (Ea), mentre per i Babilonesi era figlio di Shamash, dio del sole. Il suo mito si collega a quello di Ishtar, dea dell'amore, di cui era l'amante. I fatti della sua vita simboleggiano i cicli della vegetazione e lo assimilano all'Adone fenicio, al Telipinu ittita, all'Osiride egizio, all'Attis dei greci, ecc. Questa divinità era adorata dagli Ebrei idolatri come pure dai Siriani. Le donne di Israele facevano lamenti annuali su Adonis (perchè quel giovane stupendo era identico a Tammuz). La festa tenuta in suo onore era solstiziale, cominciava con la luna nuova nel mese di Tammuz (Luglio), e aveva luogo principalmente a Biblos, in Fenicia; ma era celebrata anche in tempi più recenti, come nel quarto secolo della nostra era a Betlemme, poiché troviamo S.Gerolamo che ne scrive nelle sue lamentazioni (Epistole, pag. 49), con queste parole: "Su Betlemme, il boschetto di Tammuz, che è di Adonis, gettava la sua ombra! E nella grotta dove nel passato vagì il bambino Gesù, fu pianto l'amante di Venere". Nei Misteri di Tammuz, o Adonis, una settimana intera veniva spesa in lamentazioni e pianti. Le processioni funebri erano seguite da un digiuno, e poi da festeggiamenti; dopo il digiuno, Adonis-Tammuz era considerato risorto dai morti ed orge selvagge di gioia, di banchetti e libagioni, come oggi nella settimana di Pasqua, duravano ininterrottamente per diversi giorni.

TAMOANCHAN

 
(Ame.) - Gli antichi abitanti dell'America Centrale, con questo nome chiamavano il Paradiso terrestre.

TAMRA

 
(Ind.) - Nome della moglie di Kashyapa, con il quale forma la coppia progenitrice degli uccelli e di Garuda, il re della tribù piumata.

TAMRA

 
-PARNA (San.) - Nome dell'isola di Ceylon, l'antica Taprobana.
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