Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

OM MANI PADME HUM

 
(San.) - Letteralmente "Il gioiello nel loto". Formula sacrosanta di origine indù, tra le più usate nelle quotidiane pratiche devozionali dei buddhisti tibetani, soprattutto tramite il "mulino delle preghiere". Il mulino è un manufatto destinato ad utilizzazione religiosa nel Buddhismo Lamaistico; in tibetano si chiama khorlo, in mongolo khordu, ed è fatto di più cilindri imperniati su un asse in modo che si possano far ruotare anche a mano. Il cilindro mette in movimento preghiere e formule sacre scritte su rotoli di carta fissati allo strumento, o direttamente impresse sulla sua parte esterna, realizzando in tal modo una benefica diffusione delle virtù insite nella formula stessa. L'oggetto, il cui corpo rotante è talvolta ottagonale, può essere fisso, di dimensioni diverse ed azionato anche dall'acqua o dal vento. Molto diffuso è l'uso del mulino da preghiera portatile, analogo nella forma a quello fisso, ma azionato con il concorso di un pezzo di piombo connesso al corpo rotante. Qualcuno collega il mulino della preghiera con la Ruota della Legge, propria del Buddhismo primitivo.

OM TAT SAT OM

 
(San.) - Giaculatoria upanisadica evocante la idea della pienezza di essere (sat) inerente alla realtà totale (tat). Tat-sat è grammaticalmente inteso quale un composto di dipendenza, col significato di "essenza del reale", ed è identificato ad Hari, ipostasi di Vishnu.

OMAN

 
(Per.) - Ed anche Omano, è il nome di una divinità persiana sempre accoppiata con quella di Anaitide. Poiché questa ultima simboleggiava la Luna, si può congetturare che Oman simboleggiasse il Sole o, quanto meno, il Fuoco.

OMAR Ibn Abi 'l

 
-Khattab (Ara.) - L'attributo di questo Califfo di Alessandria, vissuto nel VII secolo d.C. significa "il giudizioso", ma a giudicare dal suo atto più clamoroso (la distruzione della Biblioteca di Alessandria ad opera di un suo generale), di giudizio non doveva averne molto. Successore di Abu Bakr, e secondo Califfo dei Musulmani, regnò dal 634 al 644. Cugino di primo grado del padre di Maometto, fu consigliere del Profeta e del primo Califfo. Durante il suo califfato la fede musulmana si estese a passi di gigante. Conquistò la Siria, la Persia, l'Egitto e Gerusalemme. Morì pugnalato da uno schiavo persiano. Ricchissimo, usava le ricchezze per il sollievo dei poveri, riservando a sè pane ed acqua. Introdusse l'era dell'Egira; gode di grande rispetto da parte dei Sunniti, ma è considerato un usurpatore dagli Sciiti.

OMBRA

 
(Occ.) - Forma proiettata su una superficie da un corpo esposto alla luce. Essa segue sempre il corpo, come qualsiasi realtà segue la propria pertinenza. Le realtà appartenenti al mondo degli Inferi sono prive di ombra nell'esistenza terrena caratterizzata dal giorno solare e l'essere che non fa ombra è un'essere che non conduce esistenza soggetta alle vicende del nostro mondo. Nelle vicende classiche, colui che perde l'ombra è morto, mentre gli spiriti maligni possono impossessarsi dell'ombra di un vivo. L'ombra di un santo guarisce gli ammalati e, per alcuni popoli, quest'ombra sembra sopravvivere al corpo del santo. In Cina dalla osservazione della forma delle ombre si traggono presagi. Secondo la mitologia cristiana, le ombre non appartengono nè al corpo, nè all'anima, bensì ad uno stato intermedio. Si credeva anche che gli animali vedessero le ombre dei morti ed ancor oggi, sulle montagne della Scozia, quando un animale si mette a tremare, il popolo attribuisce il fatto all'apparizione di un fantasma. Si dice, inoltre, che chi vende la sua anima al diavolo non manda più ombra al sole; questa tradizione, che è molto diffusa nei paesi germanici, ha dato origine a numerose leggende. Gli antichi chiamavano ombre ciò che secondo loro rimaneva del corpo dei morti; esse potevano rimanere a vagare sulla terra oppure scendevano all'inferno. Esse erano l'esatta rappresentazione del corpo, priva di materia, ma dotata degli istinti e delle qualità morali che avevano distinto l'uomo in vita. Le ombre non subivano tutte la stessa sorte; alcune continuavano ad interessarsi delle cose terrene, altre vagano per le nubi, altre ancora andavano nel riposo degli eroi, a banchettare e gozzovigliare. Le ombre che erravano sulla terra appartenevano a corpi non sepolti, oppure a morti cui non era stata messa in bocca la moneta per pagare a Caronte il traghettamento. Alle ombre si erigevano altari, si facevano sacrifici ed offerte propiziatorie; mediante alcune pratiche superstiziose, esse potevano essere evocate. (Vedere "Mani").

OMBRA o RIVESTIMENTO

 
L'anima che ravvolge

OMBRE DELLE OMBRE

 
(Eso.) - Sono così chiamati gli esseri della Prima Razza, creati dai Signori nati dalla Volontà, che si spogliarono del loro corpo astrale per crearli. Questo uomini neocreati non avevano corpo fisico, ma erano eterei, ombre vuote.

OMECIHUALT

 
(Azt.) - Nella religione azteca, con questo nome, che letteralmente significa "Signora della Dualità", si indicava la Dea Totan. Questa Dea era considerata una divinità primordiale e la sua dimora era nell'Omeyocan, il Tredicesimo Cielo.

OMECIHUATL

 
(Azt.) - Nella lingua azteca, con questo termine si indica la Dualità, che si può riscontrare già nel Dio Giaguaro degli Olmechi. Sin dagli albori di questa civiltà, infatti, era presente la rivalità fra il bene ed il male.

OMEGA

 
(Gr.) - Ultima lettera dell'alfabeto greco che, letteralmente significa "o-grande" oppure "o-lungo". Era, infatti, una vocale corrispondente alla "o" latina e poi italiana, che con l'accento aveva valore numerale 800 e preceduta da una virgola valeva 800.000. La maiuscola indicava il 24^ Libro dell'Iliade, mentre la minuscola indicava il 24^ Libro dell'Odissea. Simbolicamente significa la fine, la morte, il compimento dell'opera. Nella definizione di una grandezza, indica l'estremo superiore, mentre la Alfa indica l'estremo inferiore; Alfa ed Omega, quindi, sono i limiti simbolici della realtà, ma sono anche i simboli dello Spirito e della Materia. Nell'Apocalisse, Giovanni chiama Omega una delle sette stelle della costellazione del Dragone. In fisica, omega indica la velocità angolare, ed anche la pulsazione di un fenomeno periodico. Nella forma maiuscola sta per Ohm, misura di resistenza elettrica, mentre in matematica indica il primo ordinale trasfinito.
Vai alla Bibliografia