Glossario

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ORIENTE

 
(Occ.) - Il luogo dove sorge il Sole, l'opposto di Occidente. I Romani lo rappresentavano con una figura che aveva il capo circondato da raggi e la mano destra alzata. Gli Egizi lo simbolizzavano con il coccodrillo, che nasce dall'uovo senza genitori, come il Sole si leva dall'orizzonte da sè. I Romani usavano come simbolo dell'Oriente anche l'elefante. Orientale è detto tutto ciò che riguarda l'oriente, ovvero l'insieme dei paesi posti ad est dell'Europa, spesso identificati impropriamente con i soli paesi asiatici. Orientalismo è detto il gusto , la simpatia, per tutto ciò che è orientale. Per Orientalistica si intende il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell'Oriente.

ORIGENE

 
(Gr.) - Alessandria 185, Tiro 253. Teologo e scrittore cristiano di lingua greca, nacque da famiglia cristiana: il padre Leonida morì martire della persecuzione. Per provvedere al sostentamento della famiglia, cominciò ad insegnare privatamente finchè nel 202 il vescovo Demetrio lo chiamò a succedergli. Scelse come collaboratore Eraclas, cui affidò l'istruzione dei Catecumeni e l'insegnamento della grammatica. Personalmente si dedicò all'istruzione dei più colti, alla filosofia, alla teologia ed all'esegesi biblica. Nel frattempo frequentava le lezioni di Ammonio Sacca. Conduceva una vita di rigido ascetismo e prendendo alla lettera il Vangelo di San Marco, si evirò. Fondò e diresse nella città natale, a fianco della scuola catechetica, il celebre Didaskaleion, scuola teologica superiore fiorita fino alla fine del IV secolo. Nel 212 intraprese un viaggio a Roma dove conobbe Ippolito. Nel 215 si recò in Arabia per sfuggire alle persecuzioni di Caracalla, ma ritornò ben presto, chiamato da Demetrio. Nel 230 fu consacrato sacerdote, ma Demetrio lo annullò e lo scacciò. Si ritirò a Cesarea, in Palestina, dove fondò un'altra scuola teologica. Durante la persecuzione di Decio, fu arrestato e morì in seguito alle torture subite per non aver voluto rinnegare la fede cristiana. Scrisse oltre 800 opere, la più nota delle quali è "Contra Celsum", ma gran parte di esse sono andate distrutte per le condanne ecclesiastiche; importantissime le sue opere sulla Bibbia, nella quale egli individua tre livelli di scrittura: fisica, psichica e spirituale. Esse hanno un senso letterale, uno morale ed uno mistico. L'opera che tratta questo argomento si intitola "Hexapla" e porta in sei colonne a confronto le varie versioni della Bibbia, con approfonditi commenti. Il suo pensiero si basa sulla dottrina della preesistenza degli esseri spirituali ed è orientata ad una precisa escatologia. La sua concezione della Trinità, influenzata dal platonismo medio, vede la distinzione fra le tre persone prevalente sull'unità della sostanza divina. Vi è poi una subordinazione che si manifesta nel rapporto gerarchico intercorrente fra le tre persone. Solo il Padre è Dio in senso stretto, essendo l'unico "ingenerato"; il Figlio è il Verbo che funge da intermediario fra Dio e la molteplicità degli esseri spirituali, mentre lo Spirito Santo, che deriva dal Figlio, estende la sua azione solo sui santi. Tutte le anime provengono da Dio, tutti gli esseri si sono adoperati per allontanarsi da Dio. Solo un'anima è rimasta pura, quella di Gesù, e su di essa si fonda la salvazione. La soteriologia e l'escatologia origeniane si compendiano nella dottrina dell'apocatastasi, secondo la quale, alla conclusione della vicenda cosmica, l'inferno e le pene previste per i dannati avranno termine ed ogni cosa sarà restituita al suo stato originario di vicinanza con Dio. L'influsso di Origene è stato determinante nella storia del pensiero cristiano, in molti campi: dall'esegesi biblica alla mistica, dalla cristologia alla dottrina trinitaria.

ORIONE

 
(Gr.) - Altro nome di Atlante, colui che sorregge il mondo sulle sue spalle. Ma il mito è più ricco e lo vuole figlio di Ireo, generato senza madre, come regalo di Giove che era stato ospitato con generosità. Sfidò alla caccia Diana e poi tentò di violentarla; la Dea, allora, lo fece mordere da uno scorpione ed Orione perì. Assieme al suo cane Sirio, fu messo in cielo da Giove come costellazione. Viene rappresentato come un gigantesco cacciatore che incede sul mare con una spada d'oro, o fiammeggiante, alto fino alle stelle.

ORIZZONTE

 
(Ast.) - Dato un punto della superficie terrestre, per l'osservatore che vi si trova, l'orizzonte è un piano immaginario che gli si stende attorno, delimitato dai punti in cui il cielo sembra toccare la terra. L'orizzonte astronomico è il cerchio massimo della sfera celeste perpendicolare alla verticale e passante per l'osservatore. Nel tema di nascita, l'orizzonte è l'asse Ascendente-Discendente che divide il cerchio zodiacale in due semicerchi.

ORLOG

 
(Sca.) - Il fato, il destino, i cui agenti erano le tre Norne, le Parche Norvegesi. Corrisponde, per grandi linee, al Karma degli Indù.

ORMA

 
(Occ.) - Segno, o impronta, lasciato sul terreno dal piede dell'uomo o dalla zampa di un animale. Nelle religioni primitive l'orma era parte della personalità e ledere l'orma o la ombra di una persona era come ferire la persona stessa. Nei tempi antichi erano state rintracciate orme lasciate dagli Dei o da Demoni, orme che sono poi diventate famose. Ad esempio, i Musulmani ritengono di aver trovato le orme di Adamo, i Buddhisti quelle di Buddha, gli Indù quelle di Shiva, i Cristiani quelle di San Tommaso.

ORMADZ

 
(Zend) - O Ahura Mazda, ed anche Ormusd ed Oromaze. Il dio degli Zoroastriani e dei Parsi moderni, il Signore di Saggezza, l'Uomo Spirituale, la sintesi degli Amshaspend. È il padre della nostra Terra, il Creatore dell'Albero della Conoscenza e della Sapienza occulta e spirituale. È l'equivalente di Brahma, di Zeus, di Jehovah : il Logos, il Primogenito, il Sole. Egli creò la parte buona del mondo, e come tale è il principio del bene, in contrapposizione ad Arimane, che è il genio del male. La lotta fra Ormadz ed Arimane è incessante, durerà 3000 anni a favore dell'uno ed altrettanti a favore dell'altro, finche il suo esito sarà definitivamente favorevole ad Ormadz e determinerà la sua signoria sul mondo. Ormadz nasce dalla Luce pura, la Luce delle Luci, ed è perciò simboleggiato dal sole. Esotericamente, è la sintesi dei sei Amshaspends o Elohim, che sono anche le sue creature, ciascuno dei quali ha un valore ben preciso: il primo è autore della benemerenza, il secondo della verità, il terzo dell'equità, il quarto della sapienza, il quinto della ricchezza, il sesto dei piaceri che derivano dalle buone azioni. Nel sistema exoterico Mazdeano, Ahura Mazda è il dio supremo, e, se leggiamo letteralmente i Veda, è uno anche con Varuna - il dio supremo dell'età Vedica.

ORNITOMANZIA

 
(Occ.) - Sistema di divinazione fondato sulla osservazione del volo e del canto degli uccelli. Essa si basa sul fatto che il comportamento degli animali, come tutto ciò che è imprevedibile ed incalcolabile, può servire da presagio; e ciò è tanto più vero per gli uccelli, che si muovono nel cielo. L'ornitomanzia era molto sviluppata nella Grecia omerica, anche se era ritenuta inferiore alla mantica ispirata. A Roma, essa costituiva la principale funzione del Collegio degli Auguri, sacerdoti pubblici considerati come interpreti di "Giove Ottimo Massimo". Essi non avevano il compito di predire il futuro, ma solo quello di stabilire il consenso o il dissenso divino. Ma questo tipo di divinazione era comune a tutti i popoli antichi, ed è ancor oggi in uso nella società civile, sotto forma di parecchi pregiudizi e di diverse superstizioni. Il canto del gufo o della civetta predice disgrazia se di giorno, malattia se di notte; se poi si posa sul tetto di casa, allora è un segnale di morte. Quando gli uccelli abbandonano il nido, o le uova o i piccoli, il contadino ne trae presagio di cattiva stagione o di epidemia. Se le rondini fanno il nido in un punto qualsiasi della casa, ciò è letto come segno di prosperità; le cicogne che fanno il nido sul camino sono portatrici di fortuna, ma se un uovo cade attraverso la canna, allora è segno di disgrazia. Il nibbio che volteggia su una casa preannuncia l'arrivo dei ladri. La battaglia di due falconi in cielo non vi spinga a parteggiare: fareste la fine dell'uccello che avete scelto. L'ornitomanzia davvero non esiste più ?

ORO

 
(Eg.) - Figlio di Iside e di Osiride, era uno dei più grandi Dei dell'Egitto. Alcuni vedono in lui il Dio del Sole naturale, da cui poi le ore che segnano il suo cammino nel corso del giorno; altri lo identificano con il mondo. Vi sono due Oro: il Giovane era raffigurato nudo, con lunga treccia, il dito in bocca, sulle ginocchia della madre che lo allatta; il Grande era seduto su un trono dipinto di azzurro, con forma di sciacallo o di cane, testa di sparviero, lo pschent in testa, simbolo del potere, lo scettro nella mano sinistra, la croce ansata nella destra. Oro fece guerra a Tifone, l'assassino di Osiride, lo sconfisse e salì al trono che era stato del padre. Poi fu sconfitto dai Titani ed ucciso. Ma la madre Iside, che possedeva i segreti della medicina, ne rinvenne il corpo nel Nilo, lo riportò in vita, gli procurò l'immortalità e lo rese edotto in medicina e nell'arte della divinazione. Talvolta, con il nome Oro, si designa Osiride nella forma androgina. Oro è anche un metallo prezioso, usato come simbolo di molte cose, tutte positive e somme. È usato anche in composizione con altre parole assumendo varii significati. Numero d'oro è uno degli elementi per la determinazione del giorno in cui cade la Pasqua cristiana. Regola d'oro è quella che dice "Tutto quello che voi volete che vi facciano gli altri, fatelo voi a loro". Rosa d'oro è la rosa dorata, piena di aromi, che il Papa consacra nella quarta domenica di Quaresima e che viene inviata a dame di specchiata virtù e di alto rango. Sabato d'oro è, in Germania, il primo sabato dopo la Pasqua e quello dopo S.Michele. In tale occasione viene celebrata una messe solenne e si attendono speciali grazie.

OROSCOPO

 
(Ast.) - Dal greco oora=ora e skopeo=osservare. All'origine era il punto dell'eclittica, o della costellazione dello Zodiaco, che sorge in un dato momento, in un determinato luogo dell'orizzonte; questo punto costituiva la base per configurare la posizione degli altri segni zodiacali e dei pianeti, in rapporto sempre al momento dato. Oroscopo, quindi, è osservazione del cielo e posizione rispetto alle case dei pianeti, in un preciso momento; esso è anche la previsione circa l'influenza che quella determinata configurazione dei cieli esercita sull'evento in rapporto al quale è calcolata. Oggi, con questo termine, si indica la previsione del destino di persone singole, o di gruppi di nati, all'interno di un segno zodiacale. In una concezione astrologica, nell'ambito cioè di una teoria che affermi corrispondenze puntuali tra moto delle stelle ed eventi del mondo fisico ed umano, l'osservazione della posizione delle stelle, in rapporto ad un dato evento, diviene essenziale per cogliere la natura ed il significato dell'evento stesso, nonché per prevederne lo sviluppo futuro. La scienza dell'oroscopo, applicata alle nascite, pretende di capire come il sistema solare, alla nascita di un bimbo, possa influenzarne il cervello, in modo ben definito, in relazione alla presenza allo zenith, dell'una o dell'altra costellazione zodiacale. In altre parole, l'oroscopo del momento della nascita è la carta del cielo al momento della nascita stessa, detta anche "tema natale". L'espressione "fare l'oroscopo" ha il significato di erigere un tema ed interpretarlo. Esiste anche un oroscopo delle religioni, il quale indica il determinarsi in cielo di quelle configurazioni astrali che hanno segnato il nascere delle religioni storiche.
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