Glossario

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NANA

 
(Ori.) - Trascrizione di nomi di grandi divinità femminili dell'Oriente anteriore antico (semitico ed anatolico). Nella tradizione vulgata del mito di Attis, Nana compare come figlia di Sangario, re di una parte della Frigia, ed è anche il nome di un fiume. Fecondata dal frutto dell'albero nato dai genitali maschili di Agdisti, essa dà alla luce Attis. Questo nome, tuttavia, viene considerato un Lallname.

NANAHUATZIN

 
(Azt.) - Gli Aztechi credevano che questo Dio, considerato divinità-lepre, durante la creazione, si sia gettato nel magma del Sole.

NANAK

 
(Cal.) - O Nannar, Nanar, Sin; era il nome con il quale i Caldei chiamavano la Luna. Nella mitologia più recente, si dice che esso sia il figlio di Mulil, l'antico Bel ed il Sole. Ma nella mitologia più antica la Luna è molto più vecchia del Sole. Nanak è anche il nome del Guru indù che fondò il movimento spirituale del sikhismo.

NANCUNA

 
(Inca) - Sentiero imperiale che metteva in comunicazione tutte le fortezze delle Ande.

NANDA

 
(San.) - Il primo sovrano Buddhista Chandragupta, contro il quale si sollevarono tutti i Brahmani. Apparteneva alla dinastia dei Morya ed era nonno di Asoka.

NANDANA

 
(Ind.) - Termine con il quale si designava il "paradiso" del piacere di Indra.

NANDI

 
(San.) - Il sacro toro bianco di Shiva, ed il suo veicolo, che Bharata portò a Skanda per incontrare Rishabha ad ogni Kalpa.

NANDIR

 
(Ind.) - Nome del toro con cui si rappresenta Shiva durante la creazione. Sinonimo di Nandi.

NANEA

 
(Pers.) - Nome di una divinità degli antichi Persiani che aveva molti degli attributi che avrà poi Diana.

NANI

 
(Sca.) - Esseri nati dal corpo senza vita di Ymir cui gli Dei fecero il dono dell'intelligenza. A quattro di essi fu affidato il dominio dei quattro angoli del cielo : Nardhri, Sudhri, Austri e Vestri. Nei miti degli Eschimesi, questi esseri sono considerati dispettosi, vivono sui monti in luoghi selvaggi e si divertono a giocare brutti scherzi a quanti passano dalle loro parti. Una antica credenza li pone custodi della cacciagione e dei pesci. Nei confronti degli uomini avevano un comportamento ambivalente: a volte erano crudeli e pericolosi, altre, se trattati nel giusto modo, divenivano compiacenti.
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