Glossario

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M

 
- La 13^ lettera degli alfabeti Inglese ed Ebraico e la 24^ di quello Arabo. Come numerale romano la lettera vale 1.000, con una linea sopra vale un milione; in greco, la ù vale 40, mentre la ,u vale 40.000. Nell'alfabeto Ebraico Mem simboleggiava l'acqua e come numerale equivale a 40. Inoltre, "nei numerali Ebrei e Latini la m sta come numerale definito per un numero indeterminato (Enciclopedia Massonica di Mackenzie), mentre il sacro nome Ebraico di Dio associato a questa lettera è Meborach, "Benedictus". Per gli esoteristi, la M è il simbolo dell'Ego Superiore: Manas, la Mente. La lettera M per i Romani stava ad indicare alcuni nomi, in particolare : Marcus, Maestà, Malta, ecc. In astronomia indica una classe spettrale di stelle di colore rosso, a bassa temperatura. In chimica, Me significa metallo, mentre m sta per peso molecolare o per il prefisso "meta". In epigrafia significa "Martyr", in fisica massa, in metrologia metro, in marina "medico a bordo". In logica è il termine medio del sillogismo, mentre in matematica indica il minimo ed il massimo di una funzione. La derivazione di questa lettera rimasta immutata in tutti gli alfabeti, è controversa. Per alcuni è tratta dalla forma delle onde del mare, per altri nasce da una omega capovolta. Nel Sepher Yetzirah è indicata come una delle tre lettere madri (con aleph e shin); essa raffigura simbolicamente la morte, ma anche la rinascita, la riformazione, il ritorno. È la lettera matrice di vita che dona l'immortalità.

MÙTAZILITI

 
(Rel.) - Seguaci di una scuola teologica musulmana che aveva sede nell'Iraq meridionale a cavallo fra l'VIII ed il IX secolo. Questo nome arabo (che contiene l'idea di astensione), allude alla tendenza di certi personaggi pii dell'epoca di astenersi dal prendere partito nelle sanguinose lotte fra i partigiani dell'omayyadi (che consideravano credente anche il più grande peccatore) ed i rigoristi kharigiti (che consideravano il peccatore fuori dell'Islam). I mùtaziliti sostenevano che il peccatore non è un miscredente, ma neanche un credente, ma solo un fasiq, ossia un delinquente. Diventata scuola teologica, essa proclamò il libero arbitrio e la legittimità del raziocinio per spiegare la verità di fede. Spintisi fino a negare gli attributi eterni di Dio e la eternità del Corano, furono sconfitti dall'ortodossia e scomparvero.

M'BUL

 
(Eb.) - Le "acque del diluvio". Esotericamente, la periodica effusione delle impurità astrali sulla terra; periodi di crimini psichici e di iniquità, o di regolari cataclismi morali.

MA

 
(San.) - Letteralmente "cinque". Un nome di Lakshmi. È connesso con l'acqua attraverso uno dei segni dello Zodiaco : Makara. In greco è la radice da cui derivano Madre, Maria, Maggio, ecc. Esotericamente, il cinque è la somma di u ternario (la terza vita) e di un binario (i sessi separati).

MA

 
(Eg.) - O Mut. La dea del mondo inferiore, un'altra forma di Iside, poiché essa è la natura, la madre eterna. Era la sovrana e la Governatrice del vento del Nord, che precorreva lo straripamento del Nilo, e per questo era chiamata "Colei che apre le narici della vita". È rappresentata mentre offre ai suoi adoratori l'ankh, o croce, emblema della vita fisica, ed è chiamata la "Signora del Cielo".

MA

 
(Cap.) - Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre Anatolica. Il principale luogo di culto era Comana, città retta teocraticamente dal sacerdote della Dea, sottoposto solo al Re. Per certi aspetti essa assomiglia alla ittita Hepat, a Kubaba, ecc. I Greci la identificarono con Enio, i Romani con Bellona. A Comana si professava la prostituzione sacra. A Roma, i Bellonari, vestiti di nero, eseguivano danze orgiastiche, si autoferivano e profetavano in estasi.

MAAT

 
(Eg.) - Dea egiziana dell'ordine cosmico, della giustizia, della verità, raffigurata come una donna, con una penne dritta sul capo. Nel Libro dei Morti si dice che , dopo l'autoconfessione, il defunto veniva posto su un piatto della bilancia e sull'altro veniva deposta la penna di Maat. Se i piatti erano in equilibrio, il defunto aveva detto la verità.

MABDACO

 
(Sir.) - Divinità onorata in Siria, molto legata al diffusissimo culto di Giove con il quale, alla fine, finì per confondersi.

MABOJA

 
(Ame.) - Genio malefico per la superstizione dei Caraibi e delle Antille. A lui viene attribuita la causa di tutte le malattie, le tempeste, le sciagure private e pubbliche. Per placarlo, offrivano preghiere.

MABON

 
(Sca.) - Nella mitologia nordica, è un personaggio leggendario , rapito alla madre Modron subito dopo la nascita. Fu il valoroso Artù a liberarlo dalla lunga prigionia.
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