Glossario

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LOT

 
(Eb.) - Personaggio biblico, figlio di Aran e nipote di Abramo, si recò con quest'ultimo ad Harran e poi a Canaan. In seguito, da solo, andò a Pentopoli, e vi fu fatto prigioniero. Liberato da Abramo, scampò alla distruzione di Sodoma, mentre la moglie fu trasformata in una statua di sale. Ubriaco, ebbe rapporti incestuosi con le due figlie, dai quali nacquero Moab ed Ammon. Alcuni studiosi pensano che la figura di Lot sia eponimica ovvero inventata per dare nome ad un movimento storico o religioso.

LOTO

 
(Gr.) - Una pianta molto occulta, sacra in Egitto, in India e dovunque; chiamata "il figlio dell'Universo che porta nel suo seno la sembianza di sua madre". Ci fu un tempo "in cui il mondo era un loto d'oro" (padma) dice l'allegoria. Una grande varietà di queste piante, dal maestoso loto Indiano fino al loto di palude (il trifoglio zampa d'uccello) ed il "Dioscoride" Greco viene mangiata a Creta ed in altre isole. È una specie di ninfea, introdotta per la prima volta dall'India in Egitto, dove non esisteva. Nel simbolismo orientale è presentato come pianta acquatica e lo si trova menzionato nelle più antiche scritture. Secondo un mito della creazione, quando tutto era ancora coperto dall'acqua, Prajapati stava seduto su un loto spuntato dall'ombelico di Vishnu. Il loto è simbolo di perfezione, bellezza, fecondità, totalità e fu accolto nell'arte figurativa sia dell'induismo che del buddhismo. Lo troviamo anche in Egitto, come un fiore sul quale sta seduto Oro, immagine che riporta alla mente quella più antica della filosofia indù. In Egitto venivano adorate due forme diverse di loto : la "ninfea loto" era venerata per la relazione che gli Egizi affidavano a questa pianta con il Nilo, e il "nelumbio" che era il loto sacro ad Osiride ed Iside.

LOTO Signore del

 
- Un appellativo dato ai vari dei creatori, come anche ai Signori dell'Universo dei quali questa pianta è il simbolo (Vedi "Loto").

LOUHI

 
(Sca.) - Nella mitologia scandinava è la Padrona di Pohiola, una potente maga detentrice del mitico Sampo. È raffigurata come una vecchia, dal mento aguzzo e dalla bocca sdentata. Ha, però, delle figlie bellissime che sono ambite da tutti i discendenti di Kaleva.

LOVIATANR

 
(Sca.) - Nella mitologia scandinava, è la madre di tutte le pestilenze.

LOYOLA Ignazio de

 
(Spa.) - Castello di Loyola 1491, Roma 1556. Cadetto di nobile famiglia, ove era tradizionale il mestiere delle armi, abbracciò anch'egli la carriera militare. Fu paggio di Juan Velasquez, mesnadero di don Antonio Manrique, gentiluomo del duca di Najera. Nel 1521 partecipò con valore alla difesa di Pamplona, attaccata dai Francesi, e rimase gravemente ferito. Durante la convalescenza, non trovando libri di cavalleria, lesse la Vita di Cristo e la Leggenda Aurea. Avvenne in lui la conversione che lo mutava in ardente cavaliere di Cristo e lo determinava a pellegrinare in Terra Santa per fare penitenza e convertire gli infedeli. Si ritirò in solitudine sulla montagna di Monserrat, in una grotta presso Manresa, e si dedicò per quasi un anno alla meditazione, componendo le parti più significative dei suoi "Esercizi Spirituali". Nel febbraio 1523 si recò a Roma ed ottenne dal papa Adriano VI l'autorizzazione ad andare a Gerusalemme. Nel settembre dello stesso anno vi approdò, ma dopo venti giorni di meditazione nei Luoghi Sacri, fu costretto a prendere il mare ed a fare ritorno in patria. Si era reso conto che senza lettere non si converte nessuno, ed allora si diede allo studio. Nel 1534 raccolse i primi proseliti fra gli studenti della Università di Parigi : sei compagni con i quali fece voto di castità, povertà e di pellegrinaggio. Se quest'ultimo non fosse stato possibile, essi si mettevano a disposizione del papa per qualsiasi missione volesse loro affidare. Ignazio fu ordinato sacerdote a Venezia nel 1537, ma non poté recarsi a Gerusalemme perchè, a causa della guerra fra Venezia ed i Turchi, la via per quella città era impossibile. Nel 1539, assieme a nove compagni, offrì al papa la formazione di una vera e propria congregazione religiosa. La Compagnia di Gesù fu approvata da Paolo III nel 1539 e nel 1541 Ignazio fu eletto Preposto generale del nuovo Istituto. Da questo momento in avanti la sua vita si identifica con la storia dei Gesuiti. A Roma cominciò a formare i suoi figli spirituali, che venivano poi inviati missionari in tutto il mondo. Nel 1551 fondò il Collegio Romano, sviluppando un'organizzazione dell'Ordine destinata all'insegnamento. La sua Compagnia, oltre che efficace strumento per la Chiesa durante la Controriforma, operò per la difesa e l'espansione del cattolicesimo in tutto il mondo. Grande organizzatore, profondo mistico, Ignazio di Loyola fu santificato da papa Gregorio XV nel 1622.

LU

 
-LAN (Cina) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

LUBARA

 
(Cald.) - Il Dio della Pestilenza e della Malattia.

LUBBOCK John

 
(Ing.) - Londra 1834, Kingsgate Castle 1913. Archeologo inglese, studiò ad Eton, si avvio verso l'attività di banchiere seguendo le tracce paterne, dove ottenne grande successo. Entrò nel Parlamento nel 1870 ed entrò a far parte della nobiltà nel 1900, con la nomina a Barone di Avebury. Riconosciuto come autorità certa nel campo della finanza, il suo nome è legato al Bank Holidays Act del 1881, allo Shop Regulation Act del 1885 ed allo Shop Hours Act del 1904. Difese con convinzione il principio della rappresentanza proporzionale ed orientò i suoi studi in campo scientifico verso la ricerca delle rovine e della storia dell'umanità, nonché alle abitudini degli insetti. Scrisse molte opere di biologia, geologia, paleontologia ed economia; alcune delle sue opere ebbero grande diffusione. Il suo capolavoro è certamente "Formiche, Api e Vespe" pubblicato nel 1882; altre opere sono : L'Uomo preistorico, Le origini della civilizzazione, Cinque anni di scienza, ecc.

LUCA

 
(Rel.) - Autore del terzo vangelo canonico, considerato sinottico con quelli di Matteo e Marco. Durante il secondo viaggio missionario, e quasi sempre dopo, fu compagno di Paolo; prima risiedeva probabilmente a Filippi. Paolo lo cita spesso come medico carissimo ed uni compagno; Luca era anche detto il medico antiocheno. Si tratta certamente di una persona di grande cultura e di notevole esperienza, perizia e precisione. Proveniva dal paganesimo e si convertì al cristianesimo nel 43 circa. Non incontrò mai Gesù e forse morì in Bitinia. È considerato l'evangelista più accurato, sia per lo stile che per l'uso corretto della lingua greca. Gli scritti di Luca, secondo Loisy, costituiscono un enigma. La prefazione del terzo vangelo e quella degli Atti mostra che i due libri formavano originariamente due parti di una stessa opera con dedica a personaggio conosciuto. In seguito, sia il Vangelo che gli Atti sono stati rimaneggiati; infatti è impossibile riconoscere la stessa persona in colui che in Atti parla di "noi", e colui che nella prefazione dice di non far parte dei discepoli. Il vangelo di Luca non può essere collocato nel I secolo d.C., ma probabilmente verso la metà del secondo. Si dice che San Luca sia stato anche pittore e che avrebbe dipinto un ritratto della Vergine, oggi esposto in Santa Maria Maggiore a Roma; ma la cosa è poco probabile. All'evangelista Luca è associato l'animale sacro .......
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