Glossario

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KELLIVI

 
(Sca.) - Corte di Artù in Cornovaglia.

KELVIN William Thomson

 
(Ing.) - Belfast 1824, Netherall 1907. Fisico inglese, fu per 53 anni docente di fisica a Glasgow. Fino agli ultimi della sua vita si occupò di lavori scientifici, mantenendosi in contato con gli scienziati degli altri paesi. Una delle sue ricerche più importanti è quella sulla teoria dinamica del calore. Si deve a lui la scala termometrica centesimale e quella assoluta.

KENEALY Edward Vaughan Hyde

 
(Irl.) - Avvocato irlandese, nato nel 1819 e morte nel 1880. Di genitori cattolici, ne abbandonò la fede fin da giovane età. Frequentò la scuola privata a Coork, poi il Trinity College a Dublino. Avvocato a Londra nel 1847, entrò a far parte del Consiglio della Regina nel 1868. Fu condannato ad un mese di prigione per aver punito con eccessiva severità il figlio naturale, di appenda sei anni. Avvocato famoso, dai modi violenti, soffriva di diabete e non fu sempre molto corretto nelle sue difese. Nel 1874 fu cancellato dall'ordine degli avvocati per pratiche illecite. Avviò l'associazione della Magna Carta, fu eletto al Parlamento nel 1875, ma ebbe poco successo. Padre di undici figli, grande lettore, voluminoso scrittore, scrisse poemi tradotti da ben dodici lingue, fra le quali : arabo, indù, bengalese, ecc. La sua opera più famosa è "Il libro di Dio, l'Apocalisse di Adamo-Oannes".

KENNEDY Vans

 
(Sco.) - Pinmore 1784, Bombay 1846. Erudito scozzese, di madre nobile, il padre andò in rovina per il fallimento della Ayr Bank, e ne morì poco dopo. La famiglia rimase in mano alla madre, donna di grande forza e coraggio. Egli studiò con grande profitto ad Edimburgo, cadetto a 18 anni, partì per Bombay nel 1800. Ferito al naso durante un combattimento, ne soffrì per tutta la vita. Studiò sanscrito e persiano, diventando interprete di persiano nel 1807 a Peshwa. Nel 1817 divenne Giudice ed Avvocato generale dell'esercito a Bombay, mantenendo il posto fino al 1835. Elphinstone lo nominò traduttore delle regole del Governo presso il Marathi ed il Gujarati, e nel 1835 traduttore del Governo per l'Oriente. Fu un autorecluso che spendeva più di sedici ore al giorno nello studio e molti soldi in manoscritti ed altro. Nel 1824 pubblicò a Bombay il Dizionario Maratha. Altre sue opere sono : - Ricerche sulle origini e le affinità delle principali lingue dell'Asia e dell'Europa; - Ricerche sulla natura e le affinità dell'antica Mitologia Indù.

KENOSI

 
(Rel.) - O Chenosi, è un termine teologico che deriva dal greco (kenosis=svuotamento) e designa la spoliazione della condizione divina compiuta da Gesù incarnandosi. È S.Paolo il primo a parlarne, i Padri della Chiesa l'hanno aggirata, i Luterani l'hanno esaltata.

KEP

 
(???) - Dea delle sette stelle, madre del tempo, da cui derivarono Kepti e Septi che designano "Tempo" e "Sette" (7).

KEPLERO Giovanni

 
(Ger.) - Weil 1571, Ratisbona 1630. Astronomo e matematico tedesco, nato da povera famiglia, fu avviato alla carriera ecclesiastica. Convertito al copernicanesimo da Maestlin, di cui seguì le lezioni a Tubinga, ebbe chiusa la carriera e si dedicò all'insegnamento. Cacciato dalla Stiria come protestante, si trasferì a Graz per insegnarvi matematica, dove ebbe l'idea della sua prima opera "Prodromus dissertationum", nella quale espose una cosmografia di carattere mistico e matematico che stabilisce correlazioni fra le sfere planetarie ed i cinque poliedri regolari, la cui successione è messa in rapporto con la successione delle note musicali. Nel 1600 andò a Praga come assistente di Brahe e l'anno dopo gli succedette come astronomo di corte. Qui scrisse le opere maggiori, quali : Astronomia Nova (con le prime due leggi sul movimento dei pianeti), Harmonices Mundi (nella quale presenta la terza legge). Le tre leggi di Keplero saranno poi riformulate da Newton partendo da considerazioni dinamiche. Nel 1627 stampò le Tavole rudolfine, con le quali sostituì le tavole planetarie in uso fino a quel momento. Nel 1611 ebbe l'insegnamento a Linz, ma ben presto fu cacciato anche dall'Austria per il solito motivo : protestante. Cominciò a peregrinare, vivendo in disagio fino alla morte. Si sposò ed ebbe molti figli, che morirono tutti in giovane età. Oltre che di matematica e di astronomia, si occupò anche di ottica; fu ad un passo dallo scoprire la legge di gravitazione universale. Come filosofo, Keplero muove dal pitagorismo e dal platonismo rinascimentale. Come astrologo, Keplero pensava che l'astrologo ha il compito di interpretare i segni del cielo visibile, in rapporto alla Terra. Condusse uno studio particolare sull'interpretazione degli aspetti armonici e dissonanti, dei quali elaborò una teoria fondata sui rapporti individuati dai Pitagorici tra suoni e relazioni geometriche.

KERENYI

 
(Ung.) - Timisoara 1897, Zurigo 1973. Mitologo e storico delle religioni ungherese, insegnò scienza delle religioni a Budapest e filologia classica a Pecs. Trasferitosi in Svizzera, iniziò un metodo di interpretazione dei testi classici che teneva conto dei risultati della storia delle religioni e della etnologia. Egli interpreta il romanzo ellenistico come trasposizione letteraria di un'esperienza che è sostanzialmente religiosa. Dedicò quasi tutta la sua vita alla mitologia, allo studio della scienza del mito. Nelle sue opere Kerenyi sviluppa un'indagine unitaria sul mito, inteso sempre come "mito dell'uomo", cioè creato dall'uomo intorno all'uomo. Collaborò con Jung di cui, però, non accettò i concetti di archetipo e di inconscio collettivo.

KERKES

 
(Tur.) - La Fenice era chiamata Onech dagli Egizi, Enoch dai Fenici, Kerkes dai Turchi.

KERYGMA

 
(Rel.) - Termine greco il cui significato italiano è "bando, proclama". Nel Nuovo Testamento è usato per indicare un peculiare concetto sul quale ha insistito la teologia contemporanea : kerygma sta per proclamazione della Salvezza come inizio del regno di Dio. Esso si realizza quale evento storico e sovrastorico, con ed attraverso la parola di Cristo. Questa parola è l'origine, il mezzo, l'oggetto di tutto il kerygma. Nella comunità delle origini, il kerygma designava il nucleo essenziale del cristianesimo, l'annuncio di fede da comunicare ai non credenti. Per coloro che avevano creduto nel kerygma, aveva luogo la didachè, o spiegazione, sviluppo ed approfondimento del kerygma stesso. La teologia cherigmatica odierna ha come oggetto formale non più Dio indagato nel suo essere divino, ma l'annuncio dell'azione salvifica di Dio nel Cristo. Questa teologia si è affermata nei primi decenni del XX secolo, soprattutto ad opera di Bultman, influenzando sia la teologia che la catechesi.
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