Glossario

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JERVIS William

 
(Ing.) - Bombay 1831, Torino 1906. Geologo inglese, dopo aver eseguito importanti lavori in Inghilterra ed altrove (redasse la carta geografica della Crimea), si stabilì a Torino quale conservatore del Museo Industriale, che sotto la sua guida si accrebbe di preziose collezioni. Scrisse diverse opere fra cui "Trattato sulla materia".

JESOD

 
(Eb.) - Fondamenta; la nona delle dieci Sephiroth, una potenza attiva maschile, che completa le sei che formano il Microprosopus. È la risultante di Netzach ed Hod, il completamento della triade inferiore. È la base sottile sulla quale si basa il mondo fisico, è il piano astrale che, essendo in un certo senso passivo, è lunare e riflette le energie superiori come la Luna riflette la luce del Sole. La luce Astrale è il flusso ed il riflusso delle forze, immutabili, che garantiscono la stabilità del mondo e ne provvedono il fondamento. Tutto è venuto da Jesod e ad esso tutto ritornerà. Il dio egizio corrispondente a Jesod è Shu, Dio dello Spazio, raffigurato mentre regge Nuit, Regina del Cielo, sopra il corpo di Seb, la Terra. L'equivalente indù è Ganesha, il dio elefante che sostiene l'universo stando in piedi su una tartaruga. Jesod è l'anima del mondo, l'Inconscio Collettivo di Jung. A Jesod è sacra la mandragora e la damiana, il suo profumo è il gelsomino, il colore è la Porpora. Esso è Intelligenza pura e chiara e corrisponde ai nove dei tarocchi. La sua associazione alla luna gli conferisce straordinaria forza magica. È raffigurato come un uomo nudo, bellissimo, ha il nome-dio di Shaddai el Chai (Onnipotente Dio Vivente), come arcangelo ha Gabriele, come angeli i Cherubim (Forti), come virtù l'Indipendenza, come vizio la Pigrizia, e nel microcosmo corrisponde agli organi riproduttivi. Jesod, nell'occultismo pratico, è la prima sfera che l'uomo raggiunge quando comincia a salire sui piani e si stacca da Malkuth. Percorso il Sentiero del Tau, o Croce del Soffrire, egli penetra Jesod, la tesoreria delle immagini, la sfera di Maya, la sfera dell'illusione.

JETHRO

 
(Eb.) - Nome del sacerdote iniziatore midiano che insegnò le scienze occulte a Mosè. Egli non è il suocero, come detto exotericamente, ma il Maestro. Il pozzo presso il quale Mosè si fermò durante la fuga dal Faraone è il Pozzo del Sapere. Getro era detto anche il Kenita, o Cainita.

JETZIRAH

 
(Eb.) - Vedi "Yetzirah".

JETZIRAH Sepher

 
- Il Libro della Creazione. La più occulta di tutte le opere Cabalistiche oggi in possesso dei mistici moderni. L'origine che le si attribuisce, di essere cioè stata scritta da Abramo, è ovviamente un'assurdità; ma il suo valore intrinseco è grande. È composta da sei Perakim (capitoli), suddivisi in trentatre brevi Mishna o Sezioni; tratta dell'evoluzione dell'Universo secondo un sistema di corrispondenze e di numeri. Vi si dice che la Divinità ha formato ("creato") l'Universo per mezzo di numeri "per trentadue sentieri (o vie) di saggezza segreta"; vi si fa corrispondere queste vie alle ventidue lettere dell'alfabeto Ebraico ed ai dieci numeri fondamentali. Questi dieci sono i numeri primordiali da dove procede l'Universo e sono seguiti dalle ventidue lettere divise in Tre Madri, sette consonanti doppie e dodici consonanti semplici. Chi volesse comprendere correttamente il sistema farebbe bene a leggere l'eccellente piccolo trattato sul Sepher Jetzirah del Dr. W. Wynn Westcott. (Vedi "Yetzirah").

JEVONS William Stanley

 
(Ing.) - Liverpool 1835, Hastings 1882. Economista e filosofo inglese, studiò chimica e matematica a Londra. Nel 1853 andò in Australia per dedicarsi a studi meteorologici, dove conobbe Adamo Smith e cominciò ad interessarsi di problemi economici e sociali. Nel 1859 tornò a Londra e si dedicò a studi di logica e di economia politica, conseguendo la laurea. È considerato uno dei padri della scuola soggettivistica, o psicologica, dell'economia. Durante la sua vita fu noto soprattutto per gli scritti di logica e di economia applicata. Oggi è più noto per i suoi studi di teoria pura. Jevons pensava che le leggi economiche avrebbero potuto essere ridotte a pochi principi, formulati in termini matematici, e che questi principi avrebbero dovuto essere desunti dai grandi impulsi della condotta umana : i sentimenti di piacere e di sofferenza. Egli definisce il "valore" come interamente dipendente dalla "utilità" e non dal costo di produzione. L'utilità è da lui definita come l'attitudine di un oggetto a procurare piacere o ad evitare un dolore. Essa, quindi, è un fatto psicologico, non una qualità intrinseca del bene, ma un semplice rapporto fra soggetto ed oggetto. Partendo dall'ipotesi della decrescenza dei bisogni, man mano che vengono soddisfatti, egli arriva alla conclusione che , un aumento della quantità, fa diminuire il grado finale di utilità. Ed è questo che determina direttamente il valore dei beni di consumo ed indirettamente quello dei beni strumentali per la loro produzione. Questa teoria può essere considerata come un classico esempio dell'utilitarismo inglese.

JHANA

 
(San.) - O Jnana. Conoscenza; Saggezza Occulta.

JHANA BHASKARA

 
(San.) - Un'opera su Asuramaya, astronomo e mago Atlantideo, e su altre leggende preistoriche.

JIGTEN GONPO

 
(Tib.) - Un nome di Avalokiteswara o Chenres Padmapani, il "Protettore contro il Male".

JINA

 
(Ind.) - Sembra che con questo termine sia stato designato Vardhamana, uno dei più grandi maestri del Jainismo.
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