- L'ottava lettera, aspirata, dell'alfabeto Inglese, ottava anche nell'alfabeto Ebraico ed in quello Fenicio, dove il suo significato era "siepe, chiusa, ovile". È ottava anche nell'alfabeto latino ed in quelli da esso derivati; sesta nell'alfabeto arabo. Come numerale Latino vale 200, con l'aggiunta di un trattino sopra vale 200.000; la eta greca vale 100 se maiuscola, 9 se minuscola con accento a destra, 9000 se minuscola con accento in basso a sinistra. Nell'alfabeto Ebraico, Cheth è equivalente ad h, corrisponde a 8, è simboleggiata da una Staccionata, ma anche da Venere che secondo Seyffarth ha affinità e legame con la He, ed infine dall'apertura o utero. È preminentemente una lettera Ionica. Nei calendari epigrafici romani, H era l'ultima della serie delle lettere nundinali. Come moneta, H era un dupondius, mentre HS indicava il sesterzio. In numismatica H indica la moneta Heller, in musica la nota "si", in chimica l'idrogeno, in metrologia Ha=ettaro.

(San.) - Una sillaba magica usata in formule sacre; rappresenta il potere di Akasa Sakti. La sua efficacia sta nell'accento dell'espirazione e nel suono prodotto.

(Ame.) - Presso le popolazioni Maya era il nome dello anno solare. Talvolta, con questo nome i Maya indicavano il Sole.

(Eb.) - Secondo la Cabala, è il Corpo della Resurrezione: una immagine tzelem o un demooth simile all'uomo deceduto; un modello interiore essenzialmente spirituale che permane dopo la morte. È lo "Spirito delle Ossa" menzionato in Daniele, in Isaia e nei Salmi, a cui si fa riferimento nella Visione di Ezechiele sul rivestimento delle ossa secche con la Vita: consulta C. de Leiningen sulla Cabala, T.P.S. Pamphlet, Vol. II, N. 18.

(Eb.) - Volgarmente detto Abele, è uno dei figli di Adamo, fratello di Ka-yin (Caino) e di Seth. Ma Adamo Rishun è lo Spirito Lunare ed i suoi figli sono le prime tre Razze Radice. Habel, poi, essendo Adamo=JeHovah, è lo stesso che Hovah, ossia la parte femminile di Geova.

(Ame.) - Presso i Quichè era la Divinità Suprema.

(Eb.) - Letteralmente, "Luci riflesse"; nella Cabala, un nome per i poteri minori o inferiori.

(Ame.) - Poteri in forma di spiriti. Secondo gli Apache, prima che nascesse il mondo, esistevano solo gli Hactcin, e furono proprio questi poteri che diedero origine e forma alla vita.

(Sir.) - Nell'antica Siria, era il nome del dio della tempesta e della pioggia, della folgore e del tuono, della fecondità. In Babilonia ed Assiria era chiamato Adad, in Sumerico Ishkur, per gli Ittiti era Teshup. Aveva culto a Gerapoli ed Eliopoli; acquisì carattere solare nei primi secoli dell'era volgare.