Glossario

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GEMISTO PLETONE

 
(Gr.) - Costantinopoli 1355, Sparta 1452. Filosofo greco, fondò a Mistra una scuola filosofica ad indirizzo platonico. Fu in Italia per un lungo periodo e cercò di diffondere il pensiero platonico, la sua superiorità su quello aristotelico. Fu lui a suggerire a Cosimo dei Medici la costituzione a Firenze di una Accademia Platonica. La sua polemica contro Aristotele aveva anche un significato religioso poiché mirava ad abbattere le tre grandi religioni monoteistiche (ebraica, cristiana, maomettana) per instaurare una nuova religione sincretistica, fondata sui principi del platonismo. Numerose le sue opere, tutte basate sui principi che gli stavano particolarmente a cuore.

GEMMA

 
(Gia.) - Anche Gemmo, è il nome di una divinità infernale, nella mitologia giapponese.

GEMMAZIONE

 
(Occ.) - Processo di riproduzione agamica, o asessuale che si riscontra sia in organismi vegetali che animali.

GEMME Le tre preziose

 
- Nel Buddhismo Meridionale sono : i libri sacri, i Buddha, il sacerdozio. Nel Buddhismo Settentrionale sono : le scuole segrete, i Buddha, i suoi sacri insegnamenti ed i Narjol ( Buddha di Compassione).

GENESI

 
- L'intero libro della Genesi fino alla morte di Giuseppe, risulta una versione appena modificata della Cosmogonia dei Caldei, come oggi ripetutamente provato dalle tavolette Assire. I primi tre capitoli sono trascritti dalle narrazioni allegoriche degli inizi, comuni a tutte le nazioni. I capitoli 4 e 5 sono un nuovo adattamento dello stesso racconto nel segreto Libro dei Numeri; il capitolo 6 è un trattato astronomico dell'anno solare e dei sette creatori cosmici, tratto dall'originale Egizio del Pimandro e delle visioni simboliche di una serie di Enoichioi (Veggenti), da cui deriva anche il Libro di Enoch. L'inizio dello Esodo, e la storia di Mosè, è quella del Sargon Babilonese che avendo prosperato nel 3750 a.C. (come ci racconta perfino quella autorità mal disposta che è il Dott. Sayce), precedette di quasi 2300 anni il legislatore Ebraico. (Vedi Dottrina Segreta, Vol. II, pag, 691 e seg.). Tuttavia, la Genesi è innegabilmente una opera esoterica. Non ha plagiato nè ha sfigurato i simboli universali e gli insegnamenti sulle cui linee è stata scritta, ma ha semplicemente adattato al proprio spirito nazionale le verità eterne, rivestendole con astute allegorie, comprensibili solo ai suoi Cabalisti ed Iniziati. Gli Gnostici hanno fatto lo stesso, ed ogni setta lo fa secondo la propria linea, così come fecero migliaia di anni fa l'India, l'Egitto, la Caldea e la Grecia, che rivestirono col proprio abbigliamento nazionale le stesse verità incomunicabili. La chiave e la soluzione di tutti i racconti del genere si possono trovare solo negli insegnamenti esoterici. Si tratta di un libro esoterico, scritto a più mani, pieno di ripetizioni, contraddizioni, idee antiscientifiche. Il secondo capitolo (Jehovista) è la ripetizione del primo (Elohista), e vi si tratta l'ordine in cui apparvero le cose create : dapprima il Fuoco (la Luce), poi l'Aria, l'Acqua, ed infine la Terra e l'Uomo. I misteri sui quali questo libro venne compilato provengono certamente dall'Egitto; la sua somiglianza con i frammenti caldei di cosmogonia e con le iscrizioni cuneiformi, è stupefacente. Adamo Kadmon non è un uomo fisico, ma la legione degli Elohim; gli animali non sono ciò che oggi si intende con questa parola, bensì i segni zodiacali ed altri corpi celesti. Molto probabilmente è una reminiscenza di quanto gli Ebrei udirono ed impararono durante la lunga cattività in Babilonia. Il contenuto della Genesi può essere diviso in tre parti : 1)

GENGIS KHAN

 
(Mon.) - Fondatore dell'impero mongolo (1167), il suo nome è un titolo onorifico, di cui non si conosce il significato. Dopo aver conquistato la Manciuria, conquistò il regno Khwarezm Shah e l'Iran. Compì ovunque grandi distruzioni, ma fu un grande condottiero ed un buon legislatore. Devastò e distrusse la città di Giul-giul, di cui Bamian era una parte notevole. Qui si trovavano le colossali statue che rappresentavano i giganti.

GENI PLANETARI (Occ.)

 
I Geni dei Pianeti sono rappresentati sotto le stesse forme e figure che avevano assunto quando si mostravano a molti santi e profeti. Da qui sono nati i riti basati sullo Zodiaco. I sette figli di Aditi, i sette Figli di Sophia, sono i Sette Reggenti, o Geni Planetari. Per Origene i Geni Planetari sono : Adonai = Sole Tao = Luna Eloi = Giove Orai = Venere Astafai = Mercurio Ildabaoth = Saturno Sabaoth = Marte

GENII

 
(Lat.) - Entità altrimenti dette Demoni, Deva, Dhyan Chohan, Chitkala, Kwan-Yin, ecc. Ve ne sono molti, diversi fra loro, tanti quanto le stelle. Ed ogni stella ha i propri geni, buoni e cattivi. Essi sono presenti in tutte le cose del mondo, prendendo ognuna in custodia non appena nasce. Cambiano continuamente girando in cerchio, attraverso il corpo permeano due parti dell'anima affinchè essa possa ricevere da ciascuna l'impronta della sua energia. Ma nè i Geni, nè gli Dei, hanno potere alla presenza di un solo raggio di Dio. Per i Babilonesi erano una classe di Spiriti inferiori a quella degli Anunaki, gli Angeli della Terra. Gli antichi sacerdoti li consideravano inferiori agli Dei, ma superiori ai Manu. Secondo Platone, Saturno, che amava l'umanità, pose a governarla non re o principi mortali, ma Spiriti e Geni di natura divina, superiore a quella dell'uomo. Secondo gli Gnostici, un nome per gli Eoni, o angeli. Legione è semplicemente il nome per le loro gerarchie e categorie.

GENIO

 
(Occ.) - Nella mitologia pagana, il genio è uno spirito, buono o cattivo, che presiede al destino degli uomini, dalla nascita fino alla morte. L'arte romana lo rappresentava come una figura maschile, togata con cornucopia, talvolta in atto di sacrificare. Attributo ed anche rappresentazione teriomorfa del Genio del Pater familias è il serpente. In Grecia ed a Roma, al Genio venivano attribuiti gli atti che sembravano avere funzioni superiore alle normali capacità umane. La più tipica, come è facile capire, è la creazione artistica. Per gli antichi Romani, il Genio era una divinità pertinente al culto domestico; in origine rappresentava la virtù generativa dell'individuo di sesso maschile ed era concepito quale nume personale del singolo individuo. Nel culto era venerato oltre che come Pater familias, anche come Lari e Penati, formando in tal modo il consesso delle divinità domestiche. Ogni comunità, ogni gente, ogni luogo, aveva il proprio Genio, mentre l'insieme degli abitanti venerava il Genius urbis Romae o il Genius populi Romani, cui era stato eretto un sacrario presso il tempio della Concordia, e gli si sacrificava il 9 Ottobre. Dietro il culto del genio, tuttavia, la ricerca storico-religiosa tenta di giustificare una struttura primitiva tendente alla formazione di una figura nella quale si concentri la sacralità inerente al singolo individuo, o al gruppo, o al luogo, cui il Genio è preposto. Il nome Genio fu dato dai Latini che ne attinsero l'idea dalla teologia degli Etruschi. Era considerato uno spirito buono, o angelo guardiano, che si credeva fosse generato insieme ad ogni uomo, nel momento in cui veniva al mondo. Il Genio aveva il compito di dirigere le sue azioni e vegliare sul suo benessere durante la vita. Alla morte dell'uomo, il genio si perdeva nello oceano degli spiriti. In un certo senso era l'anima immortale, il principio vivificatore della materia. I Greci lo chiamavano Buon Demonio, i Cristiani lo chiamano Angelo Custode. Ogni cosa ha il suo genio : i Greci lo chiamarono atomo, i Rosacroce li differenziarono in "Elementali".

GENIUS LOCI

 
(Rom.) - Il Dio locale che abbraccia, nella sua Unità, tutta la Natura. Nato nelle ultime sottorazze della Quinta Razza Madre, era il Dio del Fuoco (simboleggiato dal tuono come Giove, o Agni), il Dio dell'Acqua (simboleggiato dal fiume, da Varuna, da Nettuno), il Dio dell'Aria (simboleggiato dagli uragani, dalle tempeste, da Vayu, da Indra), il Dio della Terra (simboleggiato dai terremoti, da Plutone, da Yama).
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