Glossario

Glossario

Vai alla Bibliografia

ELIANO Claudio

 
(Roma) - Detto il Sofista, nacque a Preneste nel 175 e morì a Roma nel 235. Visse a Roma sotto il regno di Caracalla e Severo, e fu discepolo di Pausania. Studiò eloquenza e conobbe profondamente la lingua greca al punto di scrivere le sue opere in greco. Le notizie su di lui sono incerte e talvolta viene confuso con omonimi di epoca diversa. Scrisse un trattato contro gli Epicurei ed un'opera sulla natura degli animali, la sola che ci sia rimasta. In essa sostiene che gli animali hanno sentimenti simili a quelli dell'uomo, talora anche più elevati. Scrisse anche un'opera detta "Storie Varie", in 14 libri, nella quale si trovano notizie molto interessanti sull'epoca in cui visse Eliano.

ELIAZAR Geremia

 
(Eb.) - Il suo vero nome era Eleazar Ben Shammuà, detto anche Eleazar I. Docente misnaico della quarta generazione, frequentemente citato negli scritti rabbinici con il solo nome, senza il patronimico. Discendente da una famiglia di sacerdoti, ricca, acquisì grande fama come insegnante della legge tradizionale. Discepolo di Akiba, a causa delle prescrizioni di Adriano contro i praticanti Giudei, non fu da lui ordinato. Alla morte di Akiba, fu ordinato da Rabbi Judah ben Baba assieme a molti altri, fra i quali Simon ben Jochai, in un sito appartato situato fra Usha e Shefar'am. L'ordinante fu scoperto e brutalmente assassinato. Gli ordinati fuggirono e furono loro, probabilmente, i custodi ed i propagatori della tradizione Giudea. Fondò un College nel quale attirò molti discepoli. La sua attività ebbe grande influenza sullo sviluppo del Talmud.

ELIO

 
(Gr.) - Nome greco del Dio Sole. Come personificazione dell'astro è detto anche il Titano, perchè figlio di Iperione e di Teia. Padre di Eeta, Circe e Fetonte. Per gli Orfici divenne la fonte della sapienza e dispensatore di prosperità e di vita. Principale luogo di culto fu Rodi, dove gli dedicarono la colossale statua posta all'ingresso del porto. Erano a lui sacri il gallo ed i cavalli. Helios in greco significa "il punto più alto" che non poteva essere altri che il Sole, il Fuoco della Vita, Pizio, il Dio della Sapienza negli oracoli. In Fenicio era Elon o Elion. Il simbolo del Sole è anche il simbolo del Dio Supremo, il Drago. Il Sole è anche Apollo, Phoibos, la Luce della Vita e del Mondo.

ELIOCENTRICO

 
(Ast.) - L'astrologia eliocentrica è quella che considera il Sole al centro del sistema e costruisce l'oroscopo come se il soggetto di cui si vuole stendere il tema fosse nato nel Sole. E per individuare la posizione dei pianeti, si prende come punto di osservazione il Sole; a tale scopo esistono le effemeridi eliocentriche. Si evita di parlare del metodo per la costruzione dell'oroscopo, mentre non si può fare a meno di notare che il sistema è quanto meno strano, dal momento che, fino a prova contraria, l'uomo nasce sulla Terra, ed è con riferimento a quest'ultima che va considerata la situazione celeste.

ELIODORO

 
(Or.) - Vescovo di Altino, presso Aquileia, nel 400 a.C. circa, era originariamente un soldato. Faceva parte di quel gruppo di amici che fu trascinato ad Aquileia nel 372, per lo studio delle Scritture e la pratica dell'ascetismo, e del quale facevano parte Cromazio, Gerolamo, Evagrio, Rufino e Bonosio. Giunsero in Siria passando per Costantinopoli, poi per l'Asia Minore, fino ad Antiochia. Eliodoro passò poi a Gerusalemme, soggiornando con Florentino che spese tutte le sue ricchezze per ospitare i pellegrini. Per un certo tempo prese in considerazione la possibilità di andare nel deserto con Gerolamo, ma altri impegni glielo impedirono. Poco tempo dopo divenne vescovo ed incoraggiò Girolamo a proseguire nei suoi scritti.

ELIOLATRIA

 
(Gr.) - Adorazione del Sole. Nasce in India per poi spostarsi in Egitto, come espressione religiosa.

ELIOPOLI

 
(Eg.) - Nome di un'antica città del Basso Egitto, ed anche di una città della Siria corrispondente alla moderna Balbek; entrambe derivano il loro nome dal fatto che in esse si professava il culto al dio Sole.

ELISIO

 
(Gr.) - Nome dato dai Greci ed anche dai Romani al luogo dove si credeva andassero a dimorare i giusti dopo la morte. Per i Greci era la quarta divisione dell'Inferno, per i Romani la settima. Qui regnava un'eterna primavera, alitavano venti che portavano il profumo dei fiori, sole e stelle non erano mai velati da nubi. Boschetti balsamici, rosi e mirti coprivano con le loro fresche ombre le anime fortunate. L'unico uccello a cantare era il rosignolo ed il fiume Lete, con il suo dolce mormorio, spargeva l'oblio su tutti mali della vita. Assenti i dolori e la vecchiaia, si rinnovavano i più lusinghieri piaceri della vita. Molto praticati gli sport ed i banchetti, proibite le vili passioni, impertubabile la tranquillità. Saturno ed Opi, sua sposa, regnavano in Eliso, facendo rivivere l'età dell'oro.

ELIVAGAR

 
(Scand.) - Le acque del Caos chiamate, nella cosmogonia dei Norvegesi, "la corrente di Elivagar".

ELLEBORO

 
(Eso.) - Pianta sempreverde che fiorisce nel cuore dell'inverno, molto velenosa, un tempo impiegata contro la pazzia.
Vai alla Bibliografia