Glossario

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DELGARME

 
(???) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

DELO

 
(Gr.) - L'isola di nome Asteria della mitologia greca, che, però, da molti autori, viene collocata nei mari del Nord. Era l'Isola Reale degli Dei, perchè in questa isola nascevano gli Dei, ossia le Dinastie divine dei Re di Atlantide. Geograficamente, l'isola di Delo si trova nelle Cicladi, un arcipelago del Mar Egeo, sotto sovranità della Grecia. Già abitata in età cicladica e tardo-micenea, fu centro cultuale fin da età remota. Si venerava una divinità femminile all'inizio del II millennio, sostituita all'inizio del I millennio da Apollo. Rimase sotto Atene per parecchi secoli, poi passò sotto Sparta. Ritornò indipendente per passare poi sotto i Macedoni. Infine subì lo scorazzare di molti popoli nel Mediterraneo, come molte altre isole dello stesso mare. Famoso il Problema di Delo, ossia il problema della duplicazione del cubo.

DELTA

 
(Gr.) - Quarta lettera dell'alfabeto greco che in astronomia è il simbolo della declinazione di un astro, in matematica indica la variazione di una funzione, mentre in fisica indica distanze, piccole lunghezze, deviazioni, deflessioni, decrementi logaritmici, ecc. Il Grande Delta era un triangolo isoscele, considerato il "veicolo della Divinità sconosciuta". Ogni nome di divinità cominciava per delta; per i Beoti il nome di Zeus era DHEOS (Deus). È il simbolo del quaternario, principio di tutto ciò che non è corporeo, nè percettibile. È anche il valore medio fra 1 e 7, essendo il settenario 3+1+3. La troviamo anche come triangolo circondato da raggi, allo interno del quale è disegnato un occhio e le lettere ebraiche che compongono il nome di Jehovah.

DEMAIMIEUX

 
(???) - Personaggio citato nella Dottrina Segreta quale autore dell'opera "Pasigrafia".

DEMERITO

 
- Nel linguaggio Occulto e Buddhista, un costituente del Karma. È attraverso avidya, o ignoranza di vidya, divina illuminazione, che sono prodotti merito e demerito. Quando un Arhat ottiene la piena illuminazione e il dominio perfetto sulla sua personalità e sulla sua natura inferiore, cessa di creare "merito e demerito".

DEMETRA

 
- Il nome ellenico per la Cerere latina, la Dea del grano e dell'agricoltura. Il segno zodiacale corrispondente è la Vergine. I Misteri Eleusini sono celebrati in suo onore. Divinità femminile della religione greca appartenente alla cerchia dei figli di Crono e di Rea, è sorella di Estia, Era, Zeus, Posidone ed Ade. Più probabilmente si tratta di un'antichissima divinità materna della Terra, direttamente espressa dal nome : De=Ga o Gaia. Poiché è ritenuta sposa di Posidone, anche il nome di quest'ultimo sembra ad essa connesso : Posis (sposo) e De (Demetra). Egli è anche gaieoxos, ossia "possessore della terra", dove la Terra è l'elemento cosmogonico primordiale. Demetra era conosciuta e venerata in Arcadia dove era rappresentata con la testa equina ed a Telupsa. Divenne una Erinni per l'ira conseguente alla violenza subita da Poseidone che, essendosi lei trasformata in giumenta, la possedette come stallone. Nascono dei figli, fra cui Kore, la fanciulla, al centro del culto eleusino. Quando le viene rapita da Ade, Demetra rende sterile la terra, che fa ridiventare fertile solo dopo che le viene restituita la figlia fra primavera ed autunno. A Demetra erano dedicate in Attica le Proerosie, mentre ad Eleusi le erano dedicate le Aloe. Ebbe varii miti a seconda delle regioni e fu adorata anche come regolatrice delle leggi della vita coniugale. Era anche dea del connubio e della nascita sotto forma di Ilizia e di Era, nonché divinità ctonica cui si facevano sacrifici durante l'inumazione dei morti. Il centro del culto fu Eleusi dove le erano dedicate le Eleusinie. Suoi simboli sono le spighe, il narciso ed il papavero, ma anche il serpente, la fiaccola, il cestello di frutta e la cista mistica.

DEMIURGO

 
(Gr.) - Il Costruttore, l'Artefice; il Potere Supremo che costruì l'universo. I Massoni fanno derivare da questa parola la loro espressione "Supremo Architetto". Per gli Occultisti è il terzo Logos Manifestato, o il "secondo dio" di Platone, il secondo logos, l'essere rappresentato da lui come il "Padre", l'unica Divinità che, come Iniziato ai Misteri, osava nominare. Nell'antica Grecia designava gli artigiani liberi in contrapposizione agli schiavi. Indicava anche la Magistratura Collegiale. Platone adopera questo termine nel Timeo per la prima volta con il significato di artefice dell'universo, principio dello ordine cosmico. Lo Gnosticismo fa del Demiurgo una divinità intermedia, ordinatrice di una realtà già creata dalla divinità, ed a lui viene attribuito il demerito di aver creato il male nel mondo, non come errore di creazione bensì di ordinamento. Per gli Indù, il Logos Demiurgo è il Secondo Logos, la prima emanazione della Mente, Mahat. È il Creatore, ma anche lo Essere. La sua caduta significa la maledizione ad incarnarsi su questa terra, una necessità nella scala della Evoluzione Cosmica ma anche inevitabile per la Legge Karmica. Con questo nome si indica talvolta la Tetractide, il Tetragrammaton, il Quattro nell'Uno o il Tre nell'Uno. Esso è il Protogono, il Primo Nato, la Mente Universale che dirige il Pensiero Divino nel Caos : la Legge Creatrice. Ogni Demiurgo genera da sè sei figli, o copie; questi, più il loro Creatore, ossia la Sintesi, fanno i Sette. Nel Sistema Solare, il Sole è considerato il Demiurgo, capo dei Sette Reggenti, i sette pianeti principali e sette più uno è uguale a sette, perchè il Sole è uno dei pianeti principali. È molto importante sottolineare che l'azione del Demiurgo non è di natura creativa, ma produttiva ed imitativa. Esso, infatti, guarda le idee o forme eterne e, assumendole come modello, plasma la materia a loro somiglianza. Idee, materia e ricettacolo preesistono al Demiurgo, pertanto esso non è assimilabile al Dio cristiano. Secondo Platone, molto importante è l'attività provvidenziale svolta dal Demiurgo per reggere l'intero universo, cosa che fa attraverso le varie divinità particolari.

DEMOCRITO

 
(Gr.) - Abdera (Tracia) 460 a.C., ??? 370. Filosofo greco, amico e discepolo di Leucippo, contemporaneo di Socrate e di Ippocrate, fondò il primo atomismo greco. Viaggiò molto, visitando Egitto, Persia, Italia, Etiopia. Ebbe vasti interessi e cultura enciclopedica; scrisse di fisica, etica, matematica, musica, con bellissimo stile, ma delle sue opere rimangono solo frammenti. La filosofia eleatica, con la negazione del mondo dell'esperienza, aveva negato la possibilità di un approccio scientifico alla natura. Anassagora aveva fatto un passo avanti sostenendo l'esistenza di infinite particelle alla base dell'infinita varietà dei fenomeni di natura. Gli atomisti, contro gli eleatici, vogliono affermare la presenza di un non-essere (non-ente) accanto all'essere (ente). Il primo è il vuoto, il secondo è il pieno. Gli atomi, corpuscoli solidi, indivisibili, piccolissimi, invisibili, si muovono nello spazio vuoto generando una pluralità di enti e di movimenti. Essi differiscono fra loro per qualità, ma non per quantità. Il moto è la causa dei processi di aggregazione e disaggregazione; esso è caotico. Il peso è un effetto del movimento originario. L'anima è composta da atomi ignei, sferici, mobilissimi. La sensazione è il contatto con gli atomi, dai quali nascono le qualità sensibili (colore, suono, calore, ecc.). La conoscenza che si basa sulle sensazioni è oscura. Il pensiero, superando le apparenze della sensibilità, permette di giungere alla struttura invisibile della realtà. Il pensiero è un prolungamento ed un superamento delle sensazioni. La civiltà creata dall'uomo è frutto di questo superamento. Il fine della vita è la tranquillità delle passioni : bisogna avere armonia ed equilibrio. Il pensiero è la guida autentica della vita morale. La misura e le regole sono nell'uomo più che nei comandi della legge, per cui l'individualismo etico è il massimo della moralità. Meglio una vita oscura e povera in democrazia che la ricchezza in oligarchia. L'uomo è un microcosmo, aggregato di atomi e vuoto, ed il suo destino è lo stesso del cosmo a cui appartiene. Insoluto rimane il problema relativo al modo in cui l'uomo possa, dal sapere spurio, pervenire al sapere autentico, a percepire l'ente ed il non-ente.

DEMOGORGONE

 
(Gr.) - Divinità o genio della terra che era adorato soprattutto in Arcadia. Era rappresentato come un vecchio pallido, macilento, coperto di musco, che abitava nelle viscere della terra in compagnia dell'Eternità e del Caos. Non generato, era padre di tutte le cose. Il modo in cui creò il mondo fa parte di una piacevole leggenda. Il suo nome non poteva essere assolutamente pronunciato, se non dai maghi nei loro esorcismi.

DEMON EST DEUS INVERSUS

 
(Lat.) - Un assioma Cabalistico; letteralmente, "il diavolo è l'opposto di dio", il che significa che non vi è nè il bene nè il male, ma che le forze creano ora l'uno ora l'altro, a seconda della natura dei materiali sui quali si trovano a lavorare.
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