Dicembre 2017

Anno LXXIII - N.12
Dicembre 2017

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Natale, un giorno
A. Girardi 1

I Maestri chi li ha visti?
E. Bratina 2

Che cosa dovrebbero studiare i gruppi teosofici?
J. Vorstermans 6

Viaggio mistico
B.R. Vora 9

Alchimia del Sole
V. Cerceo 14

Le due Natività (la gnosi rivelata nell’arte)
S. Longhi 15

Meister Eckhart 1260-1328
S. Kirkham 19

Kali Yuga, tra demoni, sovrani e dee
P. Moschin Calvi 22

L’aura degli essere tutti
N. Weeks 26

Mini intervista con Deepa Padhi
27

Omaggio alla memoria di Giuseppe Gasco nel 140° anniversario dalla nascita
G. Carazza 28

Bambini e disabilità, il progetto del Little Flower Convent

34

Pagine della letteratura teosofica
35

Testi per l’intuizione (XXVIII)
36


Segnalazioni 37
Recensioni 38
Una nuova vita 39

Natale, un giorno

Le luci sfavillanti delle vetrine ci ricordano gli aspetti consumistici del Natale, con una “preparazione” che comincia ormai molte settimane prima e prosegue anche dopo con il “rito” dei saldi.
Certo, fa piacere fare e ricevere regali natalizi. Ma il Natale non è solo questo; è anche ricordo dell’infanzia, è condivisione famigliare e degli affetti, è il calore umano, è anche un momento di solidarietà nei confronti di chi ha meno e di chi soffre.
C’è una grande energia in tutto ciò.
Ma il Natale non è solo questo. Ḗ archetipica simbologia della Vita: il Solstizio d’Inverno “consuma” l’espandersi della Notte ed apre la via al ritorno della Luce, che è qualcosa fuori ma anche dentro di noi. Ḗ profondo significato religioso, in cui c’è modo, ad esempio, di comprendere il significato cristiano della venuta di Gesù, ma anche di quella del Cristo, rendendo possibile la comprensione del ponte che esiste fra le vicende umane e quelle del divino (=luminoso) e, in ultima analisi, della profonda interconnessione fra spirito e materia, nel segno della Vita Una. Ma il Natale non è solo questo. Ḗ anche la possibilità di silenzio e di meditazione; di osservazione e consapevolezza. Nel “ciclone” degli accadimenti, c’è un “occhio” di pace ed armonia in cui, con un totale disincanto, l’essere umano ha la possibilità semplicemente di “essere” e, proprio per questo, di sorridere alla vita, superando ogni dualismo, anche quello fra osservatore ed osservato.
Allora il presepe si trasforma in una allegoria dell’esistenza; l’albero di Natale in un simbolo di luce e di possibilità; la relazione nella forza dell’amore.
Sullo sfondo la consapevolezza che il Natale è soprattutto uno stato di coscienza come aveva ben compreso Hirokazu Ogura nella sua poesia, Natale, un giorno:

“Perché
dappertutto ci sono così tanti recinti?
In fondo tutto il mondo è un grande recinto.
Perché
la gente parla lingue diverse?
In fondo tutti diciamo le stesse cose.
Perché
il colore della pelle non è indifferente?
In fondo siamo tutti diversi.
Perché
gli adulti fanno la guerra?
Dio certamente non lo vuole.
Perché
avvelenano la terra?
Abbiamo solo quella.
A Natale - un giorno - gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.
Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.
Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.
Allora tutti si diranno "Buon Natale!" a Natale, un giorno”.

Antonio Girardi

Segnalazioni

Quote associative alla Società Teosofica Italiana e abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia” per il 2018
E’ il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2018.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2018 il Consiglio Generale della S.T.I. ha fissato le seguenti quote: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
E’ possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato pdf. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.

Nancy Secrest eletta tesoriere internazionale
Nancy Secrest è stata eletta nuovo tesoriere internazionale della Società Teosofica e la sua carica decorre dal 1° novembre 2017. Continuerà comunque il suo impegno anche come segretarie internazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio.
Auguriamo a Nancy un buon lavoro di servizio alla causa teosofica.

Coltivare l’orto per coltivare se stessi e gli altri
La tradizione teosofica afferma la profonda unità che caratterizza la
Manifestazione: in ogni sua parte si riflette il tutto. Coltivare la terra, curare le piante è un’attività capace di riconciliarci con quella parte della natura che spesso trascuriamo, e che ci ripaga con grandi soddisfazioni.
“Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve”, con queste parole anche Cicerone sottolineava l’importanza del contatto con la natura che sa ripagare l’amore, l’impegno e il sacrificio con sapori, colori e profumi.
Segnaliamo, a riguardo, l’esperienza dei fratelli del Centro Studi Teosofici “J. Krishnamurti” di Grottaferrata (RM), che hanno dato vita ad un piccolo “orto sociale” biodinamico nel giardino presso la loro sede, così come il lavoro del fratello Giovanni Guitta, del Gruppo Teosofico “Iside” di Trapani, che in Sicilia, pure, si sta impegnando in una grande coltura biologica.
L’agricoltura biodinamica è un metodo di produzione che intende rafforzare quel legame universale (tra uomo e natura), perché mira a custodire la fertilità del terreno e lo fa utilizzando sistemi naturali, riciclando i rifiuti, aumentando la diversità biologica, coltivando senza impiegare prodotti chimici. Questo tipo di coltivazione sostiene il fondamentale rispetto dei ritmi della natura.
Ogni teosofo, riconoscendo la Vita Una, non può quindi che condividere questa visione.
Prendersi cura di un orto può diventare un modo per riappropriarsi del tempo perché è vietato avere fretta o un’attività che educa alla cura, ovvero a scegliere di vivere in modo saggio, equilibrato, autentico. (Sandra Sartori e Stefania Schiavo, responsabili Ordine Teosofico di Servizio in Italia)

Carlo Adolfo Schlatter pittore e teosofo
Segnaliamo l’importante evento culturale organizzato a Firenze sul pittore e teosofo Carlo Adolfo Schlatter.
L’incontro, promosso dal Circolo Svizzero di Firenze e dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Viesseux, si è articolato in due appuntamenti.
Il primo era fissato per venerdì 17 novembre 2017, presso il Circolo Svizzero di Firenze (via del Pallone 3/a), dove è stata presentata una tesi di laurea su Schlatter ed è stato trattato il tema della presenza della cultura svizzera a Firenze fra Otto e Novecento.
Questo il programma che si è svolto:
- Alessandra Schlatter, La figura del bisnonno, i ricordi della famiglia, il fondo e l’atelier
- Gloria Manghetti, Direttrice del Gabinetto Vieusseux, L’acquisizione dell’archivio Schlatter e il contesto generale dei fondi legati al mondo svizzero
- Giovanna De Lorenzi, Docente di storia dell'arte contemporanea dell’Università di Firenze, Introduzione all’artista nel quadro della cultura del tempo
- Federica Franci, Tesi di laurea magistrale, Schlatter, pittore, incisore e teosofo
Il secondo appuntamento era fissato per sabato 18 novembre 2017, presso Casa Schlatter, in viale dei Mille 14 a Firenze, per una visita guidata all’Atelier Schlatter.

Shaykh Abd al Wahid Pallavicini
Ha lasciato questo mondo domenica 12 novembre all’età di 91 anni Shaykh Abd al Wahid Pallavicini, pioniere musulmano del dialogo interreligioso.
Lo Shaykh Pallavicini ha riportato l’Islam in Italia dopo 700 anni dalla sua assenza, stabilendo una prima comunità islamica autoctona. Ha favorito la costituzione di punti di riferimento del culto e della cultura islamica: in Francia, l’Institut des Hautes Etudes Islamiques, in Italia la COREIS - Comunità Religiosa Islamica Italiana e l’Interreligious Studies Academy (Accademia ISA).
La sua opere è stata molto importante anche per i rapporti fra Stato Italiano e Comunità Musulmana.
Ne continuerà l’opera il figlio Yahya Pallavicini.

The Broken Key
Il 16 novembre scorso è uscito nelle sale cinematografiche “The Broken Key” (La Chiave Spezzata), l’ultimo film di Louis Nero, con il sottotitolo di “The secret for eternal life on earth” (Il segreto per la vita eterna sulla terra).
Per il regista torinese, che ha curato anche la sceneggiatura, si tratta dell’ottavo film.
Notevole il cast con Christopher Lambert, Rutger Hauer, Michael Madsen, William Baldwin, Geraldine Chaplin, Franco Nero, Kabir Bedi e altri.
Questo il contenuto del film: in un futuro non lontano, la libertà dell’essere umano è in pericolo. Il mondo è controllato dalla “Grande Z”: la Zimurgh Corporation. La “Legge Schuster” sull’eco-sostenibilità dei supporti regna sovrana. La carta è un bene raro. Stampare è reato. Sullo sfondo di questa realistica visione del domani, il ricercatore inglese Arthur J. Adams viene spinto all’avventura dal padre putativo, il professor Moonlight. La ricerca del frammento mancante di un antico papiro, protetto dalla misteriosa confraternita dei seguaci di Horus, viene ostacolata da indecifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali. Arthur dovrà addentrarsi nei meandri di un’impenetrabile e misteriosa metropoli del futuro, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l’umanità intera.
Ma qual è la “visione” che il regista Louis Nero ha voluto condividere con lo spettatore?
Il film è concepito sulla linea orizzontale delle Sette Arti Liberali, la cui pratica ascetica, secondo la fulgida interpretazione dantesca, può portare alla trasmutazione dei Sette Peccati Capitali nelle corrispondenti Virtù Cardinali. L’intento è quello di far vivere al pubblico, come al protagonista, un percorso di purificazione spirituale dai peccati, ambientato in una visionaria Torino del futuro, dove la cultura popolare è intrisa di palpabile mistero. Dove la trama si muove tra leggende che aspettano da secoli di essere ripercorse. Un viaggio simbolico ed emozionante, disseminato d’insidie e repentini colpi di scena. La via del ritorno alla sapienza e alla nostra casa nel cielo.
Conosci te stesso e conoscerai il tuo Dio.

Il portale dei cammini d’Italia

Aumenta sempre più il numero delle persone che cercano qualcosa di diverso da una semplice vacanza e si mettono in viaggio per vivere esperienze fatte anche di arte, cibo, paesaggi, cultura e spiritualità, il tutto a passo lento, immersi in quel patrimonio diffuso che è una delle caratteristiche più belle del nostro Paese.
A questo scopo è stato presentato dal ministro Franceschini il portale www.camminiditalia.it, prima mappatura ufficiale dei percorsi “slow” d’Italia, nata sull’esperienza dell’anno Nazionale dei Cammini 2016.
Il portale presenta 41 percorsi e itinerari che rispondono a criteri standard (dalla messa in sicurezza ai sevizi), con 137 snodi, gallerie multimediali, schede concordate con le Regioni e link alle pagine ufficiali di ogni cammino. Sono 6.600 chilometri tutti da gustare, a piedi ma anche in bici o a cavallo, riscoprendo l’antica e sublime arte del viaggiare.

E’ uscito il nuovo catalogo dei libri della Società Teosofica Italiana. La letteratura teosofica rappresenta un importante strumento di crescita spirituale e culturale. Con il fine di favorirne la diffusione Edizioni Teosofiche Italiane, marchio editoriale della S.T.I., promuove per i lettori della Rivista Italiana di Teosofia, una particolare condizione di acquisto di testi fino al 31 dicembre 2017.
Per tutti i libri ordinati entro tale data verrà applicato uno speciale sconto del 15% sul prezzo di copertina. Per i Soci della S.T.I. lo sconto sarà del 20%. Restano ferme le altre condizioni.
Buona lettura!

Recensioni

Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno
La casa editrice “Il Saggiatore” di Milano ha pubblicato un interessante testo sul grande musicista estone Arvo Part (“Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno”, pagg 284, ? 28). Il libro contribuisce a meglio comprendere, direttamente dalle risposte di Part alle domande di Rostagno, il retroterra culturale e l’arcano respiro artistico di questo musicista che Quirino Principe, in un articolo sull’inserto “Domenica” de “Il Sole-24 Ore” del 13 agosto, definisce come “agli antipodi di un labirinto: è un punto che diventa cerchio, arena, anfiteatro. L’aspetto moderno emerge dalla misteriosa drammaticità che riesce a rintracciare in ogni singolo suono”.
Nato in Estonia nel 1935, trasferitosi in Occidente per incompatibilità con il regime sovietico Part, dopo un inizio dedicato alla dodecafonia, ha sviluppato un’originale forma di “minimalismo”, le cui caratteristiche sono precisate dallo stesso Part: “Lavoro con pochissimi elementi - una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione”.
Part è un musicista che merita di essere ascoltato per il profondo respiro spirituale e meditativo delle sue opere, fra le quali suggeriamo “Spiegel im Spiegel” (1978), Te Deum (1984) e Magnificat (1989).

A Sylvia Cranston
Il “Theosophy Forward” ha recentemente pubblicato un bell’articolo in memoria e omaggio a Sylvia Cranston, pseudonimo di Anita Atkins (12.12.1915 – 20-06-2000), scrittrice molto nota in tutto il mondo teosofico non solo per le sue interessanti opere, ma soprattutto per la sua biografia su H.P. Blavatsky.
Persona semplice e frugale, spendeva i proventi dei diritti d’autore delle sue opere donandole alle biblioteche di tutto il mondo.
Amante della natura, dell’arte e della poesia, desiderava che le idee teosofiche venissero usate a beneficio dell’umanità attraverso atti compassionevoli di Servizio.
https://www.theosophyforward.com/articles/theosophy/2140-sylvia-cranston-a-tribute

La Teosofia e la S.T. in un libro degli Anni Trenta

Roberto Rettino, Socio del Gruppo Teosofico “Roberto Hack” di Firenze, e sempre attento ricercatore di libri e testi che parlano di Teosofia e Società Teosofica, ci ha segnalato una delle “Letture” contenute nel volume “Storia delle Religioni”, a cura di C.C. Martindale, pubblicato nel 1934 dalla Libreria Editrice Fiorentina.
La “Lettura” è titolata “La Teosofia” e l’autore è il gesuita L. De Grandmaison.
Il testo riesce a mantenere una certa neutralità e descrive con sufficiente obiettività la Teosofia e i suoi principi, sottolineando il fatto che non si tratta di una religione e che tanto meno ha a che fare con lo spiritismo.
Secondo De Grandmaison il movimento teosofico aveva in quel momento storico “una lunga e rapida diffusione” ed aveva storicamente in H.P. Blavatsky e Annie Besant le figure più eminenti.

Piccola antologia della felicità
Paola Giovetti, scrittrice e direttore di Luce e Ombra, la più antica rivista italiana dedicata alla ricerca psichica, nonché socia della Società Teosofica Italiana ha pubblicato, presso Mediterranee una Piccola antologia della felicità.
Si tratta di una raccolta di spunti e consigli che possono aiutare ad essere felici e a scegliere la felicità. Sono brani scritti da vari personaggi della cultura, dell’arte, della filosofia , della scienza, tutti accomunati da una profonda propensione alla ricerca della felicità.
L’autrice cita, nella premessa, Epicuro che affermava: “Non si è mai troppo giovani né troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro. Uomo e donna, ricco o povero, ognuno può essere felice”.

I Tarocchi – arcani maggiori
Adriana Simeoni, coordinatrice dei Gruppi Teosofici romani nella sede di Corso Trieste 88/90, ha pubblicato presso Terre Sommerse un nuovo libro: I Tarocchi – arcani maggiori. Una via di Evoluzione in 22 Tappe.
Scrive Massimo Marinelli nella prefazione: “I Tarocchi rappresentano una fatica non solo letteraria, ma ricca di insegnamenti teorici e pratici, che permettono all’allievo di seguire una via per la crescita spirituale … la conoscenza è un sentiero arduo, che porta alla scoperta di chi siamo, al di là di ogni illusione e giustificazione che la mente ci propina come gratificante all’egoità umana, che preferisce seguire gli istinti e non la via maestra della verità”.
Nell’approfondimento di Adriana Simeoni i Tarocchi indicano un cammino spirituale, una via di risalita verso la divinità che è in noi: sono simboli su cui meditare e lavorare per trasformare e sublimare le energie. Ogni carta rappresenta una tappa obbligatoria da raggiungere e superare nel quadro di un’evoluzione cosciente che implichi, per ognuno, il vivere secondo le proprie possibilità, che sono numerosissime e perlopiù sconosciute.

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze che vengono organizzate nelle varie località.

Dicembre 2017

Anno LXXIII - N.12
Dicembre 2017

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Natale, un giorno
A. Girardi 1

I Maestri chi li ha visti?
E. Bratina 2

Che cosa dovrebbero studiare i gruppi teosofici?
J. Vorstermans 6

Viaggio mistico
B.R. Vora 9

Alchimia del Sole
V. Cerceo 14

Le due Natività (la gnosi rivelata nell’arte)
S. Longhi 15

Meister Eckhart 1260-1328
S. Kirkham 19

Kali Yuga, tra demoni, sovrani e dee
P. Moschin Calvi 22

L’aura degli essere tutti
N. Weeks 26

Mini intervista con Deepa Padhi
27

Omaggio alla memoria di Giuseppe Gasco nel 140° anniversario dalla nascita
G. Carazza 28

Bambini e disabilità, il progetto del Little Flower Convent

34

Pagine della letteratura teosofica
35

Testi per l’intuizione (XXVIII)
36


Segnalazioni 37
Recensioni 38
Una nuova vita 39

Natale, un giorno

Le luci sfavillanti delle vetrine ci ricordano gli aspetti consumistici del Natale, con una “preparazione” che comincia ormai molte settimane prima e prosegue anche dopo con il “rito” dei saldi.
Certo, fa piacere fare e ricevere regali natalizi. Ma il Natale non è solo questo; è anche ricordo dell’infanzia, è condivisione famigliare e degli affetti, è il calore umano, è anche un momento di solidarietà nei confronti di chi ha meno e di chi soffre.
C’è una grande energia in tutto ciò.
Ma il Natale non è solo questo. Ḗ archetipica simbologia della Vita: il Solstizio d’Inverno “consuma” l’espandersi della Notte ed apre la via al ritorno della Luce, che è qualcosa fuori ma anche dentro di noi. Ḗ profondo significato religioso, in cui c’è modo, ad esempio, di comprendere il significato cristiano della venuta di Gesù, ma anche di quella del Cristo, rendendo possibile la comprensione del ponte che esiste fra le vicende umane e quelle del divino (=luminoso) e, in ultima analisi, della profonda interconnessione fra spirito e materia, nel segno della Vita Una. Ma il Natale non è solo questo. Ḗ anche la possibilità di silenzio e di meditazione; di osservazione e consapevolezza. Nel “ciclone” degli accadimenti, c’è un “occhio” di pace ed armonia in cui, con un totale disincanto, l’essere umano ha la possibilità semplicemente di “essere” e, proprio per questo, di sorridere alla vita, superando ogni dualismo, anche quello fra osservatore ed osservato.
Allora il presepe si trasforma in una allegoria dell’esistenza; l’albero di Natale in un simbolo di luce e di possibilità; la relazione nella forza dell’amore.
Sullo sfondo la consapevolezza che il Natale è soprattutto uno stato di coscienza come aveva ben compreso Hirokazu Ogura nella sua poesia, Natale, un giorno:

“Perché
dappertutto ci sono così tanti recinti?
In fondo tutto il mondo è un grande recinto.
Perché
la gente parla lingue diverse?
In fondo tutti diciamo le stesse cose.
Perché
il colore della pelle non è indifferente?
In fondo siamo tutti diversi.
Perché
gli adulti fanno la guerra?
Dio certamente non lo vuole.
Perché
avvelenano la terra?
Abbiamo solo quella.
A Natale - un giorno - gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.
Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.
Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.
Allora tutti si diranno "Buon Natale!" a Natale, un giorno”.

Antonio Girardi

Segnalazioni

Quote associative alla Società Teosofica Italiana e abbonamento alla “Rivista Italiana di Teosofia” per il 2018
E’ il momento del rinnovo delle quote associative di adesione alla Società Teosofica Italiana per l’anno 2018.
Essere socio della S.T.I. ha soprattutto un valore ideale e si collega direttamente allo scopo della Fratellanza Universale senza distinzioni.
Per il 2018 il Consiglio Generale della S.T.I. ha fissato le seguenti quote: quota associativa euro 35,00 indivisibili (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, che è l’organo statutario di informazione istituzionale); quota associativa per residenti all’estero euro 50,00 (comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia, la differenza è dovuta alle maggiori spese postali di spedizione della RIT); quota di ingresso per i nuovi soci euro 50,00 (solo per il primo anno, comprende anche l’abbonamento al mensile Rivista Italiana di Teosofia); quota socio sostenitore (con abbonamento) euro 100,00; quota socio benemerito vitalizio (con abbonamento) euro 2.000,00.
Abbonamento alla Rivista Italiana di Teosofia (per non soci) euro 25,00; abbonamento estero euro 45,00.
I Soci indipendenti e gli Abbonati potranno provvedere direttamente al versamento sul c.c.p. n. 55010367 intestato alla Società Teosofica Italiana - Tesoreria, oppure potranno inviare un bonifico bancario intestato a: Società Teosofica Italiana, sul conto Bancoposta della S.T.I. codice IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367.
I Soci dei Gruppi e dei Centri provvederanno invece al rinnovo contattando i Presidenti dei Gruppi o i Segretari dei Centri di appartenenza.
E’ possibile anche richiedere l’invio della R.I.T. in modalità elettronica, via e-mail, in formato pdf. L’opzione è alternativa a quella dell’invio cartaceo.

Nancy Secrest eletta tesoriere internazionale
Nancy Secrest è stata eletta nuovo tesoriere internazionale della Società Teosofica e la sua carica decorre dal 1° novembre 2017. Continuerà comunque il suo impegno anche come segretarie internazionale dell’Ordine Teosofico di Servizio.
Auguriamo a Nancy un buon lavoro di servizio alla causa teosofica.

Coltivare l’orto per coltivare se stessi e gli altri
La tradizione teosofica afferma la profonda unità che caratterizza la
Manifestazione: in ogni sua parte si riflette il tutto. Coltivare la terra, curare le piante è un’attività capace di riconciliarci con quella parte della natura che spesso trascuriamo, e che ci ripaga con grandi soddisfazioni.
“Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve”, con queste parole anche Cicerone sottolineava l’importanza del contatto con la natura che sa ripagare l’amore, l’impegno e il sacrificio con sapori, colori e profumi.
Segnaliamo, a riguardo, l’esperienza dei fratelli del Centro Studi Teosofici “J. Krishnamurti” di Grottaferrata (RM), che hanno dato vita ad un piccolo “orto sociale” biodinamico nel giardino presso la loro sede, così come il lavoro del fratello Giovanni Guitta, del Gruppo Teosofico “Iside” di Trapani, che in Sicilia, pure, si sta impegnando in una grande coltura biologica.
L’agricoltura biodinamica è un metodo di produzione che intende rafforzare quel legame universale (tra uomo e natura), perché mira a custodire la fertilità del terreno e lo fa utilizzando sistemi naturali, riciclando i rifiuti, aumentando la diversità biologica, coltivando senza impiegare prodotti chimici. Questo tipo di coltivazione sostiene il fondamentale rispetto dei ritmi della natura.
Ogni teosofo, riconoscendo la Vita Una, non può quindi che condividere questa visione.
Prendersi cura di un orto può diventare un modo per riappropriarsi del tempo perché è vietato avere fretta o un’attività che educa alla cura, ovvero a scegliere di vivere in modo saggio, equilibrato, autentico. (Sandra Sartori e Stefania Schiavo, responsabili Ordine Teosofico di Servizio in Italia)

Carlo Adolfo Schlatter pittore e teosofo
Segnaliamo l’importante evento culturale organizzato a Firenze sul pittore e teosofo Carlo Adolfo Schlatter.
L’incontro, promosso dal Circolo Svizzero di Firenze e dal Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Viesseux, si è articolato in due appuntamenti.
Il primo era fissato per venerdì 17 novembre 2017, presso il Circolo Svizzero di Firenze (via del Pallone 3/a), dove è stata presentata una tesi di laurea su Schlatter ed è stato trattato il tema della presenza della cultura svizzera a Firenze fra Otto e Novecento.
Questo il programma che si è svolto:
- Alessandra Schlatter, La figura del bisnonno, i ricordi della famiglia, il fondo e l’atelier
- Gloria Manghetti, Direttrice del Gabinetto Vieusseux, L’acquisizione dell’archivio Schlatter e il contesto generale dei fondi legati al mondo svizzero
- Giovanna De Lorenzi, Docente di storia dell'arte contemporanea dell’Università di Firenze, Introduzione all’artista nel quadro della cultura del tempo
- Federica Franci, Tesi di laurea magistrale, Schlatter, pittore, incisore e teosofo
Il secondo appuntamento era fissato per sabato 18 novembre 2017, presso Casa Schlatter, in viale dei Mille 14 a Firenze, per una visita guidata all’Atelier Schlatter.

Shaykh Abd al Wahid Pallavicini
Ha lasciato questo mondo domenica 12 novembre all’età di 91 anni Shaykh Abd al Wahid Pallavicini, pioniere musulmano del dialogo interreligioso.
Lo Shaykh Pallavicini ha riportato l’Islam in Italia dopo 700 anni dalla sua assenza, stabilendo una prima comunità islamica autoctona. Ha favorito la costituzione di punti di riferimento del culto e della cultura islamica: in Francia, l’Institut des Hautes Etudes Islamiques, in Italia la COREIS - Comunità Religiosa Islamica Italiana e l’Interreligious Studies Academy (Accademia ISA).
La sua opere è stata molto importante anche per i rapporti fra Stato Italiano e Comunità Musulmana.
Ne continuerà l’opera il figlio Yahya Pallavicini.

The Broken Key
Il 16 novembre scorso è uscito nelle sale cinematografiche “The Broken Key” (La Chiave Spezzata), l’ultimo film di Louis Nero, con il sottotitolo di “The secret for eternal life on earth” (Il segreto per la vita eterna sulla terra).
Per il regista torinese, che ha curato anche la sceneggiatura, si tratta dell’ottavo film.
Notevole il cast con Christopher Lambert, Rutger Hauer, Michael Madsen, William Baldwin, Geraldine Chaplin, Franco Nero, Kabir Bedi e altri.
Questo il contenuto del film: in un futuro non lontano, la libertà dell’essere umano è in pericolo. Il mondo è controllato dalla “Grande Z”: la Zimurgh Corporation. La “Legge Schuster” sull’eco-sostenibilità dei supporti regna sovrana. La carta è un bene raro. Stampare è reato. Sullo sfondo di questa realistica visione del domani, il ricercatore inglese Arthur J. Adams viene spinto all’avventura dal padre putativo, il professor Moonlight. La ricerca del frammento mancante di un antico papiro, protetto dalla misteriosa confraternita dei seguaci di Horus, viene ostacolata da indecifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali. Arthur dovrà addentrarsi nei meandri di un’impenetrabile e misteriosa metropoli del futuro, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l’umanità intera.
Ma qual è la “visione” che il regista Louis Nero ha voluto condividere con lo spettatore?
Il film è concepito sulla linea orizzontale delle Sette Arti Liberali, la cui pratica ascetica, secondo la fulgida interpretazione dantesca, può portare alla trasmutazione dei Sette Peccati Capitali nelle corrispondenti Virtù Cardinali. L’intento è quello di far vivere al pubblico, come al protagonista, un percorso di purificazione spirituale dai peccati, ambientato in una visionaria Torino del futuro, dove la cultura popolare è intrisa di palpabile mistero. Dove la trama si muove tra leggende che aspettano da secoli di essere ripercorse. Un viaggio simbolico ed emozionante, disseminato d’insidie e repentini colpi di scena. La via del ritorno alla sapienza e alla nostra casa nel cielo.
Conosci te stesso e conoscerai il tuo Dio.

Il portale dei cammini d’Italia

Aumenta sempre più il numero delle persone che cercano qualcosa di diverso da una semplice vacanza e si mettono in viaggio per vivere esperienze fatte anche di arte, cibo, paesaggi, cultura e spiritualità, il tutto a passo lento, immersi in quel patrimonio diffuso che è una delle caratteristiche più belle del nostro Paese.
A questo scopo è stato presentato dal ministro Franceschini il portale www.camminiditalia.it, prima mappatura ufficiale dei percorsi “slow” d’Italia, nata sull’esperienza dell’anno Nazionale dei Cammini 2016.
Il portale presenta 41 percorsi e itinerari che rispondono a criteri standard (dalla messa in sicurezza ai sevizi), con 137 snodi, gallerie multimediali, schede concordate con le Regioni e link alle pagine ufficiali di ogni cammino. Sono 6.600 chilometri tutti da gustare, a piedi ma anche in bici o a cavallo, riscoprendo l’antica e sublime arte del viaggiare.

E’ uscito il nuovo catalogo dei libri della Società Teosofica Italiana. La letteratura teosofica rappresenta un importante strumento di crescita spirituale e culturale. Con il fine di favorirne la diffusione Edizioni Teosofiche Italiane, marchio editoriale della S.T.I., promuove per i lettori della Rivista Italiana di Teosofia, una particolare condizione di acquisto di testi fino al 31 dicembre 2017.
Per tutti i libri ordinati entro tale data verrà applicato uno speciale sconto del 15% sul prezzo di copertina. Per i Soci della S.T.I. lo sconto sarà del 20%. Restano ferme le altre condizioni.
Buona lettura!

Recensioni

Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno
La casa editrice “Il Saggiatore” di Milano ha pubblicato un interessante testo sul grande musicista estone Arvo Part (“Arvo Part allo specchio, conversazioni con Enzo Rostagno”, pagg 284, ? 28). Il libro contribuisce a meglio comprendere, direttamente dalle risposte di Part alle domande di Rostagno, il retroterra culturale e l’arcano respiro artistico di questo musicista che Quirino Principe, in un articolo sull’inserto “Domenica” de “Il Sole-24 Ore” del 13 agosto, definisce come “agli antipodi di un labirinto: è un punto che diventa cerchio, arena, anfiteatro. L’aspetto moderno emerge dalla misteriosa drammaticità che riesce a rintracciare in ogni singolo suono”.
Nato in Estonia nel 1935, trasferitosi in Occidente per incompatibilità con il regime sovietico Part, dopo un inizio dedicato alla dodecafonia, ha sviluppato un’originale forma di “minimalismo”, le cui caratteristiche sono precisate dallo stesso Part: “Lavoro con pochissimi elementi - una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi - con l'accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione”.
Part è un musicista che merita di essere ascoltato per il profondo respiro spirituale e meditativo delle sue opere, fra le quali suggeriamo “Spiegel im Spiegel” (1978), Te Deum (1984) e Magnificat (1989).

A Sylvia Cranston
Il “Theosophy Forward” ha recentemente pubblicato un bell’articolo in memoria e omaggio a Sylvia Cranston, pseudonimo di Anita Atkins (12.12.1915 – 20-06-2000), scrittrice molto nota in tutto il mondo teosofico non solo per le sue interessanti opere, ma soprattutto per la sua biografia su H.P. Blavatsky.
Persona semplice e frugale, spendeva i proventi dei diritti d’autore delle sue opere donandole alle biblioteche di tutto il mondo.
Amante della natura, dell’arte e della poesia, desiderava che le idee teosofiche venissero usate a beneficio dell’umanità attraverso atti compassionevoli di Servizio.
https://www.theosophyforward.com/articles/theosophy/2140-sylvia-cranston-a-tribute

La Teosofia e la S.T. in un libro degli Anni Trenta

Roberto Rettino, Socio del Gruppo Teosofico “Roberto Hack” di Firenze, e sempre attento ricercatore di libri e testi che parlano di Teosofia e Società Teosofica, ci ha segnalato una delle “Letture” contenute nel volume “Storia delle Religioni”, a cura di C.C. Martindale, pubblicato nel 1934 dalla Libreria Editrice Fiorentina.
La “Lettura” è titolata “La Teosofia” e l’autore è il gesuita L. De Grandmaison.
Il testo riesce a mantenere una certa neutralità e descrive con sufficiente obiettività la Teosofia e i suoi principi, sottolineando il fatto che non si tratta di una religione e che tanto meno ha a che fare con lo spiritismo.
Secondo De Grandmaison il movimento teosofico aveva in quel momento storico “una lunga e rapida diffusione” ed aveva storicamente in H.P. Blavatsky e Annie Besant le figure più eminenti.

Piccola antologia della felicità
Paola Giovetti, scrittrice e direttore di Luce e Ombra, la più antica rivista italiana dedicata alla ricerca psichica, nonché socia della Società Teosofica Italiana ha pubblicato, presso Mediterranee una Piccola antologia della felicità.
Si tratta di una raccolta di spunti e consigli che possono aiutare ad essere felici e a scegliere la felicità. Sono brani scritti da vari personaggi della cultura, dell’arte, della filosofia , della scienza, tutti accomunati da una profonda propensione alla ricerca della felicità.
L’autrice cita, nella premessa, Epicuro che affermava: “Non si è mai troppo giovani né troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro. Uomo e donna, ricco o povero, ognuno può essere felice”.

I Tarocchi – arcani maggiori
Adriana Simeoni, coordinatrice dei Gruppi Teosofici romani nella sede di Corso Trieste 88/90, ha pubblicato presso Terre Sommerse un nuovo libro: I Tarocchi – arcani maggiori. Una via di Evoluzione in 22 Tappe.
Scrive Massimo Marinelli nella prefazione: “I Tarocchi rappresentano una fatica non solo letteraria, ma ricca di insegnamenti teorici e pratici, che permettono all’allievo di seguire una via per la crescita spirituale … la conoscenza è un sentiero arduo, che porta alla scoperta di chi siamo, al di là di ogni illusione e giustificazione che la mente ci propina come gratificante all’egoità umana, che preferisce seguire gli istinti e non la via maestra della verità”.
Nell’approfondimento di Adriana Simeoni i Tarocchi indicano un cammino spirituale, una via di risalita verso la divinità che è in noi: sono simboli su cui meditare e lavorare per trasformare e sublimare le energie. Ogni carta rappresenta una tappa obbligatoria da raggiungere e superare nel quadro di un’evoluzione cosciente che implichi, per ognuno, il vivere secondo le proprie possibilità, che sono numerosissime e perlopiù sconosciute.

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
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