Aprile 2013

Anno LXIX - N.4
Cover Aprile 2013

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Area riservata

Riappropiarsi dei simboli
A. Girardi 1


La gerarchia occulta
A. Besant 2


Della maturità spirituale
D. Audoin 5


Buddha e il suo messaggio
C. Jinarajadasa 8


Essenzialità della bellezza nell’esperienza spirituale
S. Sigurtà Braibanti 17


Cronologia della vita di Roberto Assagioli
W. Esposito 20


L’uomo, l’arte e la scienza nell’infinita ricerca dell’infinito
G. Fabbri 26


Una meditazione sulla vita che scorre
Wu Ti 28


La via dello yoga e la via del tantra nella tradizione dell’India
R. Rettino 29


Una bella festa per i bambini di Gachie, Nairobi (Kenya)
pag 33


Referendum per l’elezione del Segretario Generale
pag. 34



Segnalazioni 35
Recensioni 35
Dai Gruppi 36

Riappropriarsi dei simboli

La realtà percepita dai sensi riflette un complesso sistema di simboli, che a loro volta sono la manifestazione degli aspetti archetipali della vita, strettamente correlati alla possibilità di intuire ciò che non e' direttamente fatto proprio dallo stato di coscienza ordinario.
La forza dei simboli consente all'essere umano di dar vita ad un ponte fra questa e le altre realtà.
Tutto ciò e' stato molto approfondito nei primi decenni di vita della Società Teosofica e la letteratura che ne è scaturita è in grado di fornire una grande vastità di informazioni e testimonianze in proposito.
Si pensi, ad esempio, al percorso suggerito da una attenta lettura, fra parola e significato e fra lettera e simbolo, de La Voce del Silenzio, vera e propria testimonianza del percorso fra il molteplice e l'Uno, fra il linguaggio e, appunto, la Voce del Silenzio. A chi si immerge con cuore puro e mente attenta in queste pagine non sfugge cosa si svela dietro l'ossimoro del titolo di questa trascrizione di H.P. Blavatsky di alcuni frammenti di uno dei libri d'oro della tradizione sapienziale.
La frenesia dell'umano vivere e la velocità che caratterizza le moderne tecnologie contengono in se stesse il rischio di rendere più superficiale la nostra vita e di stendere una sorta di nebbia sulla nostra capacità di 'vedere' il mondo, di relazionarci autenticamente con gli altri e di cogliere il significato del cosmo. Come a dire ‘dietro le informazioni il nulla’.
L'intreccio fra simbolo e realtà è fondamentale. Qual è, ad esempio, il significato delle tante rappresentazioni della Madonna nella tradizione cristiana? Un'osservazione attenta e pura è in grado di scorgere, nelle varie statue, il fluire della Madre del Mondo. E le rappresentazioni astratte tipiche dell'arte islamica sono solo la negazione della rappresentazione umana o vogliono essere un potente richiamo al pensiero astratto?
Forse anche per i teosofi è tempo di riappropriarsi del significato del simbolo della Società Teosofica, sospeso fra la manifestazione del tempo e dello spazio, assunti a livelli di schema dinamico (il sigillo di Salomone) e dell'eterno e infinito in atto (il serpente che si mangia la coda), che ispira una realtà in cui il simbolo dell'OM incardina il sacro nella manifestazione, ciò che non ha ne’ tempo ne’ spazio, ma che pur ispira il significato dell'esistente. Il tutto grazie alla vera conoscenza (la croce di Iside), in grado di dare senso e significato ad una azione ispirata al dharma e al rispetto della natura solare del sistema umano (la svastica). I simboli sono vibrazione ed è per questo che sono strettamente correlati alla simbologia dei numeri, come nel caso del simbolo della Società Teosofica dove l'l, il 2, il 3, il 4, il 7, il 9, il 21 (e non solo) sono armoniosamente in rapporto fra loro e facilmente identificabili, in un crescendo di vibrazione che va dalla realtà ordinariamente percepita all'infinito e all'eterno.
L'enneagramma e la tetractis pitagorica possono molto aiutare a comprendere questi simboli, che testimoniano la possibilità che il piombo dell'ignoranza, della paura e dell'egoismo si trasformi nell'oro della consapevolezza. Nel frammento 41 del primo capitolo dello Yogadarsana di Patanjali troviamo: ‘In colui le cui modificazioni mentali sono state arrestate, al pari di un cristallo trasparente, sorge la fusione del conoscente, della conoscenza e dell'oggetto conosciuto’.


Antonio Girardi

Segnalazioni

Congresso Nazionale 2013 della S.T.I. ad Aosta
Il 99° Congresso Nazionale della Società Teosofica Italiana si svolgerà dal 24 al 26 maggio prossimi ad Aosta. Il tema che sarà trattato è: “Karma: impegno teosofico”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma di massima e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.

Procedura per l’elezione del Segretario Generale della S.T.I.
Il Vice Segretario Generale della S.T.I. Pietro Francesco Cascino, responsabile della procedura per l’elezione del Segretario della S.T.I. per il triennio luglio 2013 - luglio 2016 informa che, entro il termine previsto del 18 marzo, è stata segnalata una sola candidatura per l'elezione a Segretario Generale della Società Teosofica Italiana. Si tratta di quella di Antonio Girardi, Segretario Generale uscente, di cui questo numero della Rivista pubblica il curriculum ed il programma.
Poiché il candidato è uno solo, la votazione che è stata avviata acquista il significato di un referendum.
Hanno diritto di voto i Soci effettivi della S.T.I., compresi quelli sostenitori e vitalizi.
Le schede di votazione dovranno pervenire presso la sede legale della S.T.I., in via Quintino Sella, 83/E a Vicenza, entro le ore 12 del giorno 20 maggio 2013.
I soci partecipanti al 99° Congresso della S.T.I., che si svolgerà ad Aosta dal 23 al 26 maggio 2013, potranno invece imbucare o far imbucare la propria scheda prima dell'inizio dei lavori congressuali (previsto per le ore 10.00 del 24 maggio nell’apposita urna sigillata, che verrà predisposta nella Sede del Congresso stesso.
All'apertura del 99° Congresso verrà nominata una Commissione Elettorale composta di tre membri che non rivestano cariche sociali e non siano candidati. La commissione provvederà allo scrutinio della totalità delle schede, ovvero di quelle pervenute tramite posta e di quelle consegnate a mano presso la Sede del Congresso. La Commissione, esaurita la fase di scrutinio, proclamerà poi il risultato.

Seminario Teosofico ad Ascona
Nello scorso mese di marzo, da venerdì 15 a domenica 17, si è svolta ad Ascona (Svizzera), sul Monte Verità, una nuova edizione del seminario organizzato congiuntamente dalla Federazione Teosofica Europea, dalla Società Teosofica Italiana e dalla Società Teosofica Svizzera, sul tema: "L’evoluzione: prospettive teosofiche".
Sono intervenuti la Presidente della Federazione Teosofica Europea Tran-Thi-Kim Dieu, il Segretario Generale della Società Teosofica Italiana, Antonio Girardi e il rappresentante della Società Teosofica Svizzera Andrea Biasca Caroni.
Ospite del Seminario è stato il Ven. Lama Yeshe Losal, abate del monastero buddista di Samye Ling in Scozia (tradizione Kagyu).


Incontro Teosofico a Capri


Nel fine settimana dal 22 al 24 febbraio sono convenuti a Capri alcuni rappresentanti dei Gruppi e dei Centri Teosofici del Mezzogiorno d’Italia, per un incontro teso a favorire il miglioramento delle conoscenze sulla Teosofia e sugli Scopi e le attività della Società Teosofica.
La riunione, idealmente collegata ad altri simili seminari che sono stati in passato organizzati a Torre del Lago Puccini, Torino, Milano, Vicenza e Roma, è stata resa possibile dalla generosa iniziativa della sorella Margaret Bove Sturman che, con sentire fraterno e sensibile, ha ospitato tutti nel magnifico B&B “Casa Bove”, magistralmente diretto da Gigi Bove, che con il suo lavoro e la sua energia ha facilitato il soggiorno degli ospiti, consentendo loro, inoltre, di conoscere alcuni angoli di autentica bellezza di questo bellissimo luogo del Pianeta.
Sono state giornate armoniose in cui è stato possibile condividere, dopo la vicendevole presentazione dei partecipanti e lo scambio delle reciproche esperienze teosofiche, un approfondimento su importanti temi quali: Teosofia e Società Teosofica: il vero significato di un lavoro per la Fratellanza Universale senza distinzioni; la S.T. oggi: Scopi, Missione e organizzazione; il metodo di lavoro teosofico e la sua concretizzazione nelle attività; il significato del lavoro di Gruppo; le tre proposizioni di base della Dottrina Segreta; la Letteratura Teosofica; il significato della Meditazione.
Gli incontri fra teosofi sono importanti e danno la possibilità di collegarsi direttamente al concetto di Fratellanza Universale senza distinzioni, che è il primo e più importante Scopo della S.T.
Il ritrovarsi insieme per condividere questo comune sentire e per approfondire, nel segno della maieutica, i grandi temi della Vita, rappresenta per tutti componenti della S.T. una grande possibilità di crescita interiore.
Alla cara sorella Margaret Bove Sturmann, che ha reso possibile l’incontro di Capri, il fratello Bruno Cavallaro ha dedicato questi versi, nel cui contenuto si riconoscono tutti i partecipanti alle giornate capresi.


A Margaret
Un fior dal breve stelo
sfida il rigor del ultim gelo,
timidamente alza il capolino
e al sole del mattino
petali bianco-rosa schiude
Tra il volgo profano
margheritina alcuni lo chiamano,
altri lo dicon pratolina
ma Linneo, del verde regno l’iniziato,
Bellis perennis la nomò.
Il cuore del poeta essa ispira
e di Hahnemann i seguitor fedeli
valiose scoprirono virtù curative.
La fragilità Tua apparente
la forza racchiude
dell’anima credente
e l’amorevolezza che promani
e infondi la luce riflette
della Bellezza perenne.

Recensioni

Per vivere senza crudeltà sugli animali
La Graphe.it Edizioni presenta Per vivere senza crudeltà sugli animali, del beato Tito Brandsma (1881-1942).
È un breve saggio, tratto dalla conferenza dell’autore intitolata Insegnare la prevenzione della crudeltà verso gli animali tenuta a Nimega in Olanda il 4 ottobre 1936 per sottolineare quanto troppo spesso ci dimentichiamo di far parte di un tutto e usiamo, noi esseri umani, il diritto di superiorità verso la natura, natura che da sempre è simbolo di perfezione.
“La nostra esistenza è congiunta con quella di milioni di esseri”, afferma Tito Brandsma nella sua conferenza e non si parla qui di esseri umani, ma di esseri “in generale”.
Carmelitano, presbitero olandese, laureato in filosofia, Brandsma muore come vittima del nazismo nel 1942: la sua vita è testimonianza di quel dolore che ha l’aggravante del non senso.
In Per vivere senza crudeltà sugli animali l’etica animale è affrontata da una prospettiva religiosa cristiana, passando per san Tommaso e san Paolo. Ma Brandsma è in grado di interpretare in modo rivoluzionario anche un classico insegnamento del Cristo - “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” – dando prova di capacità logiche che ancora in pochi, a suo tempo, applicavano tanto rigorosamente alla riflessione morale e religiosa: “Come appunto l’amore di Dio fa sì che noi ci amiamo gli uni gli altri e che amiamo Dio, così occorre anche dire che amando Dio necessariamente amiamo anche ciò che Egli ama ed estendiamo il nostro amore alla Natura che Egli ha voluto e creato. L’uno è connesso con l’altro, e l’uno porta alla piena realizzazione dell’altro”.
Il volumetto si può richiedere a Graphe.it Edizioni (www.graphe.it)

La mediazione corporea per un’educazione olistica
La casa editrice Guerini di Milano (www.guerini.it) ha pubblicato, nella collana “Processi formativi e Scienze dell’Educazione” il volume curato da Alba G.A. Naccari La mediazione corporea per un’educazione olistica.
Alba Naccari è ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso l’Università del “Foro Italico” di Roma ed è autrice di diversi volumi e saggi sulla Pedagogia della Mediazione Corporea ed espressiva e dell’Educazione permanente.
Il testo propone una visione organica della Pedagogia della Mediazione Corporea ed espressiva ad indirizzo simbolico-antropologico e delle metodologie connesse e vi si argomentano i fondamenti culturali ed epistemologici, vi si descrivono le strategie di progettazione, realizzazione e valutazione (che si muovono nell’ambito del cosiddetto paradigma ecologico), vi si propone un ricco repertorio di attività pratiche per i diversi cicli di vita.
In particolare, si mette in luce come la mediazione simbolico-antropologica possa essere una dimensione privilegiata per attivare le diverse componenti della persona nella sua complessità, nella considerazione della trama ancor più complessa di interazioni in cui è inserita. Essa può, dunque, consentire una vera e propria educazione olistica.
Il testo è rivolto ad educatori, insegnanti, pedagogisti, terapeuti della danza-movimento, operatori sociali, psicologi, terapeuti, studenti e laureati in Scienze motorie e Scienze della Formazione, interessati alla positività formativa e terapeutica della mediazione corporea ed espressiva.

Valerio Daniel De Simoni - Cambierò il mondo o morirò nel tentativo
Le ipocrisie della società, la vanità dei desideri umani, gli inganni della quotidianità, la drammaticità della solitudine, il desiderio di assaporare l’avvolgente temperie della giovinezza immersa nella connessione con tutti gli altri esseri viventi, la gioia di vivere nel quotidiano come sfida verso l’eternità.
Naviga molto bene in questa difficile impresa narrativa un giovane di ventisei anni, Valerio Daniel De Simoni, che tra il maggio del 2006 e l’ottobre del 2010, passo dopo passo, in un diario avvincente e rigoroso, racconta la piacevolezza rara e non ipocrita di una giovinezza che accarezza realtà e sogni con autorevolezza di scrittura: “Ho 22 anni e mi comporto come un uomo di quarant’anni. Meno male – dico io – così mi godo le persone intelligenti, leggo spesso, sono sempre (quasi) felice e soddisfatto, contento di vivere, umile, maturo, gentile, serio, filosofico, ambientalista”. Scrive nel 2008 il giovane De Simoni, militante di Greenpeace, viaggiatore che a bordo di una quad bike era in giro per il mondo con l’intento di attraversare tre continenti e battere così il primato mondiale di percorrenza su veicolo “Four Wheeler”, per raccogliere fondi a favore di due villaggi africani: “Il tempo, che non esiste, passa finché si arriva ad un punto dove ci rendiamo conto che è l’ora di fare … ogni minuto che passa è importante, ogni persona purtroppo dipende dal tempo. Che cos’è questo tempo?”
Le risposte chiare e meditate sbalordiscono per la loro freschezza e per la loro innocente profondità. “Ho vissuto così tanti momenti meravigliosi in questo, un altro giorno, da non lamentarmi per il resto dell’eternità”, scrive il 23 dicembre 2007. “La vita non è breve, è il tempo sprecato che è troppo lungo”. E ancora con disincanto: “La vita non è breve. Siamo noi che siamo ingrati”.
De Simoni ha il gusto del sapore della vita, ogni esperienza lo arricchisce e lo stimola nel cercare di arrestare la distruzione e la rovina del mondo sfruttato dal cinismo e da logiche economiche devastanti.
La sua vocazione all’impegno sociale gli fa scrivere: “Cambierò il mondo o morirò nel tentativo. So che posso essere parte della soluzione perché io, come tutti, ho il potere – dobbiamo solo ricordarcelo”.
Aveva messo la sua giovane vita a disposizione di un progetto sociale e di viaggi, di solidarietà e di ricerca, ma in un pomeriggio del 13 marzo del 2011 fu investito alla periferia di Lilongwe, capitale dello stato del Malawi, da un taxi inseguito dalla polizia; il suo corpo straziato fu caricato su un aereo per arrivare ad un vicino ospedale. Morirà in volo nei cieli dello Zimbabwe.
I suoi diari, scritti ora in inglese ora in italiano (De Simoni era nato a Sydney da genitori romani) su quaderni dalla copertina nera, sono stati trovati nella sua cameretta in Australia e disegnano il quadro di una autobiografia ricca di talento, con abilità linguistiche e un passo tragico nella disinvoltura adolescenziale, che crea stupore e ammirazione.
Non è consolatorio pensare con la cultura greca che “muore giovane chi è amato dagli dei”. Ma ha suggestione poetica l’ultimo pensiero che conclude il diario: “Tutto ha una ragione e se non ce l’ha, c’è una ragione anche a questo”.
“Accettare la vita significa accettare la morte. E si deve godere la morte come si gode la vita? È la vita che porta la morte o è la vita che porta la vita?”
Al nome di Valerio Daniel De Simoni è stata dedicata una fondazione con sedi a Sydney e a Roma, per promuovere l’ambientalismo, la solidarietà e la convivenza tra le culture, per aiutare i giovani stranieri, in ogni parte del mondo, che vivono disagiati e senza mezzi economici.
Il libro, Valerio Daniel De Simoni, Diari: real love for the turning world, non è in vendita nelle librerie, ma è possibile ottenerlo, con una piccola donazione, mettendosi in contatto con la fondazione o attraverso il sito www.valeriodesimoni.org.
(Tratto da “Il gusto della vita in brevi aforismi” di Matteo Lo Presti, Il Sole 24ore, 20 gennaio 2013).

Dai Gruppi

Sul sito web della S.T.I. le attività dei Gruppi e dei Centri
Le attività dei Gruppi e dei Centri della Società Teosofica Italiana sono presentate, giorno per giorno, su internet e sono consultabili collegandosi al sito della S.T.I. all’indirizzo: www.teosofica.org
Aprendo la sezione “Eventi e Convegni” è possibile registrarsi accedendo così all’elenco delle riunioni e delle conferenze che vengono organizzate nelle varie località.

Aprile 2013

Anno LXIX - N.4
Cover Aprile 2013

La Rivista Italiana di Teosofia esce con cadenza bimestrale. L'invio avviene tramite il servizio postale. In alternativa è possibile riceverla anche in formato PDF. Il costo dell'abbonamento annuo è fissato in euro 25,00 per l’Italia e per l’Estero in euro 45,00 (formato cartaceo) o 25,00 (invio in PDF). Il versamento può essere effettuato: tramite bollettino sul conto corrente postale numero 55010367, intestato a Società Teosofica Italiana APS - Tesoreria; tramite bonifico al conto Bancoposta: Società Teosofica Italiana APS - CODICE IBAN: IT93 D076 0111 8000 0005 5010 367; oppure con PayPal: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

Riappropiarsi dei simboli
A. Girardi 1


La gerarchia occulta
A. Besant 2


Della maturità spirituale
D. Audoin 5


Buddha e il suo messaggio
C. Jinarajadasa 8


Essenzialità della bellezza nell’esperienza spirituale
S. Sigurtà Braibanti 17


Cronologia della vita di Roberto Assagioli
W. Esposito 20


L’uomo, l’arte e la scienza nell’infinita ricerca dell’infinito
G. Fabbri 26


Una meditazione sulla vita che scorre
Wu Ti 28


La via dello yoga e la via del tantra nella tradizione dell’India
R. Rettino 29


Una bella festa per i bambini di Gachie, Nairobi (Kenya)
pag 33


Referendum per l’elezione del Segretario Generale
pag. 34



Segnalazioni 35
Recensioni 35
Dai Gruppi 36

Riappropriarsi dei simboli

La realtà percepita dai sensi riflette un complesso sistema di simboli, che a loro volta sono la manifestazione degli aspetti archetipali della vita, strettamente correlati alla possibilità di intuire ciò che non e' direttamente fatto proprio dallo stato di coscienza ordinario.
La forza dei simboli consente all'essere umano di dar vita ad un ponte fra questa e le altre realtà.
Tutto ciò e' stato molto approfondito nei primi decenni di vita della Società Teosofica e la letteratura che ne è scaturita è in grado di fornire una grande vastità di informazioni e testimonianze in proposito.
Si pensi, ad esempio, al percorso suggerito da una attenta lettura, fra parola e significato e fra lettera e simbolo, de La Voce del Silenzio, vera e propria testimonianza del percorso fra il molteplice e l'Uno, fra il linguaggio e, appunto, la Voce del Silenzio. A chi si immerge con cuore puro e mente attenta in queste pagine non sfugge cosa si svela dietro l'ossimoro del titolo di questa trascrizione di H.P. Blavatsky di alcuni frammenti di uno dei libri d'oro della tradizione sapienziale.
La frenesia dell'umano vivere e la velocità che caratterizza le moderne tecnologie contengono in se stesse il rischio di rendere più superficiale la nostra vita e di stendere una sorta di nebbia sulla nostra capacità di 'vedere' il mondo, di relazionarci autenticamente con gli altri e di cogliere il significato del cosmo. Come a dire ‘dietro le informazioni il nulla’.
L'intreccio fra simbolo e realtà è fondamentale. Qual è, ad esempio, il significato delle tante rappresentazioni della Madonna nella tradizione cristiana? Un'osservazione attenta e pura è in grado di scorgere, nelle varie statue, il fluire della Madre del Mondo. E le rappresentazioni astratte tipiche dell'arte islamica sono solo la negazione della rappresentazione umana o vogliono essere un potente richiamo al pensiero astratto?
Forse anche per i teosofi è tempo di riappropriarsi del significato del simbolo della Società Teosofica, sospeso fra la manifestazione del tempo e dello spazio, assunti a livelli di schema dinamico (il sigillo di Salomone) e dell'eterno e infinito in atto (il serpente che si mangia la coda), che ispira una realtà in cui il simbolo dell'OM incardina il sacro nella manifestazione, ciò che non ha ne’ tempo ne’ spazio, ma che pur ispira il significato dell'esistente. Il tutto grazie alla vera conoscenza (la croce di Iside), in grado di dare senso e significato ad una azione ispirata al dharma e al rispetto della natura solare del sistema umano (la svastica). I simboli sono vibrazione ed è per questo che sono strettamente correlati alla simbologia dei numeri, come nel caso del simbolo della Società Teosofica dove l'l, il 2, il 3, il 4, il 7, il 9, il 21 (e non solo) sono armoniosamente in rapporto fra loro e facilmente identificabili, in un crescendo di vibrazione che va dalla realtà ordinariamente percepita all'infinito e all'eterno.
L'enneagramma e la tetractis pitagorica possono molto aiutare a comprendere questi simboli, che testimoniano la possibilità che il piombo dell'ignoranza, della paura e dell'egoismo si trasformi nell'oro della consapevolezza. Nel frammento 41 del primo capitolo dello Yogadarsana di Patanjali troviamo: ‘In colui le cui modificazioni mentali sono state arrestate, al pari di un cristallo trasparente, sorge la fusione del conoscente, della conoscenza e dell'oggetto conosciuto’.


Antonio Girardi

Segnalazioni

Congresso Nazionale 2013 della S.T.I. ad Aosta
Il 99° Congresso Nazionale della Società Teosofica Italiana si svolgerà dal 24 al 26 maggio prossimi ad Aosta. Il tema che sarà trattato è: “Karma: impegno teosofico”.
Quello del Congresso è l’appuntamento più rilevante a cui sono chiamati i Soci ed i Simpatizzanti della Società Teosofica Italiana. È l’occasione non solo di approfondire un importante tema di studio, ma anche di condividere i diritti ed i doveri della vita associativa di un Ente Morale qual è la S.T.I. (Assemblea dei Soci, riunione del Consiglio Generale, etc.).
In allegato a questo numero della Rivista è inserita la presentazione del Congresso, del suo programma di massima e la scheda di prenotazione, con le informazioni di dettaglio.

Procedura per l’elezione del Segretario Generale della S.T.I.
Il Vice Segretario Generale della S.T.I. Pietro Francesco Cascino, responsabile della procedura per l’elezione del Segretario della S.T.I. per il triennio luglio 2013 - luglio 2016 informa che, entro il termine previsto del 18 marzo, è stata segnalata una sola candidatura per l'elezione a Segretario Generale della Società Teosofica Italiana. Si tratta di quella di Antonio Girardi, Segretario Generale uscente, di cui questo numero della Rivista pubblica il curriculum ed il programma.
Poiché il candidato è uno solo, la votazione che è stata avviata acquista il significato di un referendum.
Hanno diritto di voto i Soci effettivi della S.T.I., compresi quelli sostenitori e vitalizi.
Le schede di votazione dovranno pervenire presso la sede legale della S.T.I., in via Quintino Sella, 83/E a Vicenza, entro le ore 12 del giorno 20 maggio 2013.
I soci partecipanti al 99° Congresso della S.T.I., che si svolgerà ad Aosta dal 23 al 26 maggio 2013, potranno invece imbucare o far imbucare la propria scheda prima dell'inizio dei lavori congressuali (previsto per le ore 10.00 del 24 maggio nell’apposita urna sigillata, che verrà predisposta nella Sede del Congresso stesso.
All'apertura del 99° Congresso verrà nominata una Commissione Elettorale composta di tre membri che non rivestano cariche sociali e non siano candidati. La commissione provvederà allo scrutinio della totalità delle schede, ovvero di quelle pervenute tramite posta e di quelle consegnate a mano presso la Sede del Congresso. La Commissione, esaurita la fase di scrutinio, proclamerà poi il risultato.

Seminario Teosofico ad Ascona
Nello scorso mese di marzo, da venerdì 15 a domenica 17, si è svolta ad Ascona (Svizzera), sul Monte Verità, una nuova edizione del seminario organizzato congiuntamente dalla Federazione Teosofica Europea, dalla Società Teosofica Italiana e dalla Società Teosofica Svizzera, sul tema: "L’evoluzione: prospettive teosofiche".
Sono intervenuti la Presidente della Federazione Teosofica Europea Tran-Thi-Kim Dieu, il Segretario Generale della Società Teosofica Italiana, Antonio Girardi e il rappresentante della Società Teosofica Svizzera Andrea Biasca Caroni.
Ospite del Seminario è stato il Ven. Lama Yeshe Losal, abate del monastero buddista di Samye Ling in Scozia (tradizione Kagyu).


Incontro Teosofico a Capri


Nel fine settimana dal 22 al 24 febbraio sono convenuti a Capri alcuni rappresentanti dei Gruppi e dei Centri Teosofici del Mezzogiorno d’Italia, per un incontro teso a favorire il miglioramento delle conoscenze sulla Teosofia e sugli Scopi e le attività della Società Teosofica.
La riunione, idealmente collegata ad altri simili seminari che sono stati in passato organizzati a Torre del Lago Puccini, Torino, Milano, Vicenza e Roma, è stata resa possibile dalla generosa iniziativa della sorella Margaret Bove Sturman che, con sentire fraterno e sensibile, ha ospitato tutti nel magnifico B&B “Casa Bove”, magistralmente diretto da Gigi Bove, che con il suo lavoro e la sua energia ha facilitato il soggiorno degli ospiti, consentendo loro, inoltre, di conoscere alcuni angoli di autentica bellezza di questo bellissimo luogo del Pianeta.
Sono state giornate armoniose in cui è stato possibile condividere, dopo la vicendevole presentazione dei partecipanti e lo scambio delle reciproche esperienze teosofiche, un approfondimento su importanti temi quali: Teosofia e Società Teosofica: il vero significato di un lavoro per la Fratellanza Universale senza distinzioni; la S.T. oggi: Scopi, Missione e organizzazione; il metodo di lavoro teosofico e la sua concretizzazione nelle attività; il significato del lavoro di Gruppo; le tre proposizioni di base della Dottrina Segreta; la Letteratura Teosofica; il significato della Meditazione.
Gli incontri fra teosofi sono importanti e danno la possibilità di collegarsi direttamente al concetto di Fratellanza Universale senza distinzioni, che è il primo e più importante Scopo della S.T.
Il ritrovarsi insieme per condividere questo comune sentire e per approfondire, nel segno della maieutica, i grandi temi della Vita, rappresenta per tutti componenti della S.T. una grande possibilità di crescita interiore.
Alla cara sorella Margaret Bove Sturmann, che ha reso possibile l’incontro di Capri, il fratello Bruno Cavallaro ha dedicato questi versi, nel cui contenuto si riconoscono tutti i partecipanti alle giornate capresi.


A Margaret
Un fior dal breve stelo
sfida il rigor del ultim gelo,
timidamente alza il capolino
e al sole del mattino
petali bianco-rosa schiude
Tra il volgo profano
margheritina alcuni lo chiamano,
altri lo dicon pratolina
ma Linneo, del verde regno l’iniziato,
Bellis perennis la nomò.
Il cuore del poeta essa ispira
e di Hahnemann i seguitor fedeli
valiose scoprirono virtù curative.
La fragilità Tua apparente
la forza racchiude
dell’anima credente
e l’amorevolezza che promani
e infondi la luce riflette
della Bellezza perenne.

Recensioni

Per vivere senza crudeltà sugli animali
La Graphe.it Edizioni presenta Per vivere senza crudeltà sugli animali, del beato Tito Brandsma (1881-1942).
È un breve saggio, tratto dalla conferenza dell’autore intitolata Insegnare la prevenzione della crudeltà verso gli animali tenuta a Nimega in Olanda il 4 ottobre 1936 per sottolineare quanto troppo spesso ci dimentichiamo di far parte di un tutto e usiamo, noi esseri umani, il diritto di superiorità verso la natura, natura che da sempre è simbolo di perfezione.
“La nostra esistenza è congiunta con quella di milioni di esseri”, afferma Tito Brandsma nella sua conferenza e non si parla qui di esseri umani, ma di esseri “in generale”.
Carmelitano, presbitero olandese, laureato in filosofia, Brandsma muore come vittima del nazismo nel 1942: la sua vita è testimonianza di quel dolore che ha l’aggravante del non senso.
In Per vivere senza crudeltà sugli animali l’etica animale è affrontata da una prospettiva religiosa cristiana, passando per san Tommaso e san Paolo. Ma Brandsma è in grado di interpretare in modo rivoluzionario anche un classico insegnamento del Cristo - “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” – dando prova di capacità logiche che ancora in pochi, a suo tempo, applicavano tanto rigorosamente alla riflessione morale e religiosa: “Come appunto l’amore di Dio fa sì che noi ci amiamo gli uni gli altri e che amiamo Dio, così occorre anche dire che amando Dio necessariamente amiamo anche ciò che Egli ama ed estendiamo il nostro amore alla Natura che Egli ha voluto e creato. L’uno è connesso con l’altro, e l’uno porta alla piena realizzazione dell’altro”.
Il volumetto si può richiedere a Graphe.it Edizioni (www.graphe.it)

La mediazione corporea per un’educazione olistica
La casa editrice Guerini di Milano (www.guerini.it) ha pubblicato, nella collana “Processi formativi e Scienze dell’Educazione” il volume curato da Alba G.A. Naccari La mediazione corporea per un’educazione olistica.
Alba Naccari è ricercatrice di Pedagogia generale e sociale presso l’Università del “Foro Italico” di Roma ed è autrice di diversi volumi e saggi sulla Pedagogia della Mediazione Corporea ed espressiva e dell’Educazione permanente.
Il testo propone una visione organica della Pedagogia della Mediazione Corporea ed espressiva ad indirizzo simbolico-antropologico e delle metodologie connesse e vi si argomentano i fondamenti culturali ed epistemologici, vi si descrivono le strategie di progettazione, realizzazione e valutazione (che si muovono nell’ambito del cosiddetto paradigma ecologico), vi si propone un ricco repertorio di attività pratiche per i diversi cicli di vita.
In particolare, si mette in luce come la mediazione simbolico-antropologica possa essere una dimensione privilegiata per attivare le diverse componenti della persona nella sua complessità, nella considerazione della trama ancor più complessa di interazioni in cui è inserita. Essa può, dunque, consentire una vera e propria educazione olistica.
Il testo è rivolto ad educatori, insegnanti, pedagogisti, terapeuti della danza-movimento, operatori sociali, psicologi, terapeuti, studenti e laureati in Scienze motorie e Scienze della Formazione, interessati alla positività formativa e terapeutica della mediazione corporea ed espressiva.

Valerio Daniel De Simoni - Cambierò il mondo o morirò nel tentativo
Le ipocrisie della società, la vanità dei desideri umani, gli inganni della quotidianità, la drammaticità della solitudine, il desiderio di assaporare l’avvolgente temperie della giovinezza immersa nella connessione con tutti gli altri esseri viventi, la gioia di vivere nel quotidiano come sfida verso l’eternità.
Naviga molto bene in questa difficile impresa narrativa un giovane di ventisei anni, Valerio Daniel De Simoni, che tra il maggio del 2006 e l’ottobre del 2010, passo dopo passo, in un diario avvincente e rigoroso, racconta la piacevolezza rara e non ipocrita di una giovinezza che accarezza realtà e sogni con autorevolezza di scrittura: “Ho 22 anni e mi comporto come un uomo di quarant’anni. Meno male – dico io – così mi godo le persone intelligenti, leggo spesso, sono sempre (quasi) felice e soddisfatto, contento di vivere, umile, maturo, gentile, serio, filosofico, ambientalista”. Scrive nel 2008 il giovane De Simoni, militante di Greenpeace, viaggiatore che a bordo di una quad bike era in giro per il mondo con l’intento di attraversare tre continenti e battere così il primato mondiale di percorrenza su veicolo “Four Wheeler”, per raccogliere fondi a favore di due villaggi africani: “Il tempo, che non esiste, passa finché si arriva ad un punto dove ci rendiamo conto che è l’ora di fare … ogni minuto che passa è importante, ogni persona purtroppo dipende dal tempo. Che cos’è questo tempo?”
Le risposte chiare e meditate sbalordiscono per la loro freschezza e per la loro innocente profondità. “Ho vissuto così tanti momenti meravigliosi in questo, un altro giorno, da non lamentarmi per il resto dell’eternità”, scrive il 23 dicembre 2007. “La vita non è breve, è il tempo sprecato che è troppo lungo”. E ancora con disincanto: “La vita non è breve. Siamo noi che siamo ingrati”.
De Simoni ha il gusto del sapore della vita, ogni esperienza lo arricchisce e lo stimola nel cercare di arrestare la distruzione e la rovina del mondo sfruttato dal cinismo e da logiche economiche devastanti.
La sua vocazione all’impegno sociale gli fa scrivere: “Cambierò il mondo o morirò nel tentativo. So che posso essere parte della soluzione perché io, come tutti, ho il potere – dobbiamo solo ricordarcelo”.
Aveva messo la sua giovane vita a disposizione di un progetto sociale e di viaggi, di solidarietà e di ricerca, ma in un pomeriggio del 13 marzo del 2011 fu investito alla periferia di Lilongwe, capitale dello stato del Malawi, da un taxi inseguito dalla polizia; il suo corpo straziato fu caricato su un aereo per arrivare ad un vicino ospedale. Morirà in volo nei cieli dello Zimbabwe.
I suoi diari, scritti ora in inglese ora in italiano (De Simoni era nato a Sydney da genitori romani) su quaderni dalla copertina nera, sono stati trovati nella sua cameretta in Australia e disegnano il quadro di una autobiografia ricca di talento, con abilità linguistiche e un passo tragico nella disinvoltura adolescenziale, che crea stupore e ammirazione.
Non è consolatorio pensare con la cultura greca che “muore giovane chi è amato dagli dei”. Ma ha suggestione poetica l’ultimo pensiero che conclude il diario: “Tutto ha una ragione e se non ce l’ha, c’è una ragione anche a questo”.
“Accettare la vita significa accettare la morte. E si deve godere la morte come si gode la vita? È la vita che porta la morte o è la vita che porta la vita?”
Al nome di Valerio Daniel De Simoni è stata dedicata una fondazione con sedi a Sydney e a Roma, per promuovere l’ambientalismo, la solidarietà e la convivenza tra le culture, per aiutare i giovani stranieri, in ogni parte del mondo, che vivono disagiati e senza mezzi economici.
Il libro, Valerio Daniel De Simoni, Diari: real love for the turning world, non è in vendita nelle librerie, ma è possibile ottenerlo, con una piccola donazione, mettendosi in contatto con la fondazione o attraverso il sito www.valeriodesimoni.org.
(Tratto da “Il gusto della vita in brevi aforismi” di Matteo Lo Presti, Il Sole 24ore, 20 gennaio 2013).

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