Glossario

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VAIDHATRA

 
(San.) - Lo stesso che Kumara.

VAIDYUTA

 
(San.) - Fuoco elettrico, uguale a Pavaka, uno dei tre fuochi che, divisi, producono i quarantanove fuochi mistici.

VAIHARA

 
(San.) - Il nome di un tempio-caverna nei pressi di Rajagriha, in cui il Signore Buddha era solito ritirarsi per meditare.

VAIJAYANTI

 
(San.) - La magica collana di Vihsnu, imitata da alcuni Iniziati fra i Brahmani del tempio. È fatta di cinque pietre preziose, ciascuna simboleggiante uno dei cinque elementi della nostra Ronda; vale a dire la perla, il rubino, lo smeraldo, lo zaffiro e il diamante, o acqua, fuoco, terra, aria ed etere, chiamati "l'aggregato dei cinque rudimenti elementali" il termine "potere", forse, è più corretto di "rudimenti".

VAIKHARI VACH

 
(San.) - Ciò che è pronunciato; una delle quattro forme di linguaggio.

VAIKUNTHA

 
(San.) - Uno dei nomi dei dodici grandi dei, da cui deriva Vaikunthaloka, la dimora di Vishnu.

VAINAMONEN

 
(Sca.) - Nella mitologia scandinava, è uno eroe straordinario menzionato nel Kalevala. Nato già vecchio, esperto nelle arti magiche, abile cantore, dalla sua saggezza e dai suoi canti si dice sia nata la poesia.

VAIRAJA

 
(San.) - Un termine yoga che letteralmente significa "non attaccamento" e si riferisce al distacco dell'anima dalle sollecitazioni del desiderio. Si tratta della dissociazione dagli oggetti esteriori e dalle pulsioni interiori che provocano piacere o dolore. Con questo termine si indica anche una strofe redatta sul metro viraj. Nella credenza popolare, esseri semi-divini, ombre di santi, inconsumabili con il fuoco, impermeabili all'acqua, i quali dimorano in Tapo-loka con la speranza di trasferirsi in Satya-loka, uno stato più purificato che corrisponde al Nirvana. Il termine è spiegato come i corpi aerei o le ombre astrali degli "asceti, dei mendicanti, degli anacoreti e dei penitenti, che hanno completato il loro corso di rigida austerità". Nella filosofia esoterica, oggi sono chiamati Nirmanakaya, essendo il Tapo-loka sul sesto piano (ascendente), ma in diretta comunicazione con il piano mentale. Ai Vairaja si fa riferimento come ai primi dei, perchè i Manasaputra e i Kumara sono i più antichi nella teogonia, e si dice che persino gli dei li adoravano (Matsya Purana); coloro che Brahma "contemplava con l'occhio dello Yoga nelle sfere eterne, e che sono gli dei degli dei". (Vayu Purana). Alcuni chiamano con questo nome una semplice classe di Pitri altri identificano i Vairaja con gli Agnishvatta, i Rajasa, gli Abhutarajasa. In molti manoscritti si dice che Vishnu si sia incarnato per mezzo loro.

VAIREVERT

 
(Ind.) - Nella mitologia indù di tipo shivaita, è il nome del terzo figlio di Shiva, che, a suo tempo, presiederà alla fine del mondo.

VAIRGIN

 
(Ori.) - Nella lingua dei Ciukci significa "Essere", che non è un Essere supremo celeste, o cosmico, concepito unitariamente, bensì un complesso di 22 divinità, dette Vairgit, nelle quali si articola il cielo numinoso, nelle sue varie manifestazioni e pertinenze, prime delle quali, per importanza, sono il Sole, la Luna, la Stella Polare.
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