Glossario

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ULISSE

 
(Gre.) - Figlio di Laerte e di Anticlea, si finse pazzo per non andare alla guerra di Troia; smascherato da Palimede, portò la sua astuzia al servizio dei Greci, dopo aver arruolato anche Achille, che si era travestito da fanciulla, anch'egli per evitare la guerra. Grande fu il contributo che Ulisse diede alla vittoria dei Greci e di ciò l'Iliade tratta a profusione. L'Odissea, invece, racconta le peripezie dell'eroe nel viaggio di ritorno alla sua Itaca e le vicende drammatiche con le quali scaccia i Proci e si riappropria delle proprie terre. Dopo la sua morte fu posto fra i semidei. Fin qui la presunta storia, ma sono in molti a vedere in Ulisse qualcosa di più e di diverso. Esotericamente, il suo viaggio è inteso come le peripezie del Sè nella lotta contro il corpo e le passioni, prima di conquistare la pienezza della sua affermazione. Qualche storico vorrebbe che Ulisse fosse vissuto ai tempi della Quarta Razza e che Ogigia, l'isola dove l'eroe rimase per sette anni con Calypso, fosse l'Atlantide. Ma ciò è molto improbabile, poiché i tempi presunti non coincidono. I filosofi stoici lo consideravano il prototipo del saggio, mentre i politici vedevano in Ulisse la figura del capo nonché dell'uomo di azione.

ULLAMBANA

 
(San.) - La festa di "tutte le anime", il prototipo del Giorno dei Defunti nei paesi Cristiani. In Cina è celebrata annualmente alla settima luna, quando sia "i sacerdoti Buddhisti che quelli Taoisti leggono messe, per far allontanare dal purgatorio le anime di coloro che sono morti in terra o per mare, spargono riso ai piedi dei Preta (trentatre classi di demoni sempre affamati e assetati) ... consacrano i reliquari domestici degli antenati, ... recitano i Tantra ... accompagnati dal magico suono delle dita (mudra) per confortare gli spiriti ancestrali di sette generazioni in Naraka (un tipo di purgatorio o Kama Loka). L'autore del Dizionario Sanscrito-Cinese pensa che questo sia l'antico rituale Tibetano (Bhon) "Il rituale Gtorma, inculcato nell'ancestrale culto Confuciano" dovuto a Dharmaraksha che tradusse l'Ullambana Sutra e lo introdusse in Cina. Il detto Sutra è certamente una falsificazione, poiché fonda questi riti sull'autorità di Sakyamuni Buddha, e "la sostiene in base alle supposte esperienze dei suoi principali discepoli, poiché si dice che Ananda abbia placato i Preta con offerte di cibo". Ma come correttamente affermato da Mr. Eitel, "l'intera teoria, con le idee dell'intercessione di preghiere, litanie e requiem sacerdotali, e del culto degli antenati, è del tutto estranea all'antico Buddhismo Meridionale". E così è anche per il Buddhismo Settentrionale, se escludiamo le sette dei Bhootan e Sikkim, dei Bhon o fede Dugpa, cioè i berretti rossi. Si sa, infatti, che le cerimonie del Giorno, o dei giorni, di Tutti i Santi, sono state introdotte in Cina nel terzo secolo (265-292), e che lo stesso rituale Cattolico Romano di cerimonie per i morti, celebrato il 2 novembre, non esisteva nei primi periodi della Cristianità: non può essere, allora, che i Cinesi abbiano derivato questo costume religioso dai Latini, ma piuttosto sono stati questi ultimi ad aver imitato i Mongoli e i Cinesi.

ULLER

 
(Sca.) - Il dio dell'arte del tiro con l'arco, che "viaggia, sui pattini, per le ghiacciate vie d'argento". È il patrono della caccia durante il periodo in cui il Sole passa attraverso la costellazione del Sagittario; e vive nella "Casa degli Elfi della Luce", che è nel Sole e fuori da Asgard. È nipote del Dio Thor che lo chiama in suo aiuto in occasione di duelli e talvolta è chiamato anche Ullr.

ULOM

 
(Fen.) - La divinità intelligibile, secondo la Teogonia di Mochus. L'Universo oggettivo o materiale, quello visibile, che nasce dall'Uovo del Mondo attraverso i due principi: Aether ed Aria. È il riflesso della divinità nascosta; il Pleroma degli Gnostici.

ULPHILAS

 
(Sca.) - Un filosofo scolastico che creò un nuovo alfabeto per i Goti nel quarto secolo - un misto di lettere Greche con la forma dell'alfabeto runico, fino a quando i runi cominciarono ad estinguersi e il loro segreto fu gradualmente perduto (Vedi "Runi"). Egli tradusse in Gotico la Bibbia, conservata nel Codex Argenteus.

ULU TOJON

 
(Ori.) - Divinità degli Jakuti (Siberia), il cui nome significa "Grande Signore". È molto temuto, al contrario di Urun Ai Tojon, che ad esso si contrappone. Si trova ad occidente (la regione degli Inferi), è legato ai sacrifici ed alla istituzione dello sciamanesimo.

ULUPI

 
(San.) - Una figlia di Kauravya, Re dei Nagas in Patala (il mondo inferiore, o, più correttamente, gli Antipodi, l'America). Exotericamente, era la figlia di un re, o capo di una tribù aborigena dei Naga, o Nagal (antichi adepti) nell'America preistorica - il Messico, molto probabilmente, o l'Uruguay. Era sposata ad Arjuna, il discepolo di Krishna che, secondo ogni tradizione orale e scritta, viaggiò verso Patala (gli Antipodi) cinquemila anni fa. Il racconto Puranico si basa su un fatto storico. Inoltre, Ulupi, come nome, contiene un suono messicano, come "Atlan", "Aclo", etc.

UMA

 
(Ind.) - Altro nome per designare Devi, la benevola sposa di Shiva, figlia di Himavat e Mena. È una divinità femminile dell'induismo, una delle tante manifestazioni della shakti di Shiva: Kali, Durga, Parvati, ecc. Il suo rapporto con Shiva diventa caratterizzazione fondamentale del Dio nel Somasiddantha, setta shivaita che adora il Dio con il nome di Soma. Una notevole posizione della dea si trova nel Rasayana, indirizzo di yoga alchimico, il cui obiettivo è la costituzione di un corpo incorruttibile mediante l'uso alchemico del mercurio (rasa), considerato come il prodotto dell'unione fra Shiva e Uma.

UMA

 
-KANYA (San.) - Letteralmente "Vergine di Luce"; un appellativo che non si addice al suo possessore, poiché si trattava di Durga Kali, la dea, o l'aspetto femminile di Shiva. Ogni autunno le era offerta carne umana, e, come Durga, ella era la patrona dei Thugs dell'India, una volta assassini, e la dea speciale della stregoneria Tantrika. Ma nei tempi antichi non era come è conosciuta ora. La più antica menzione del titolo "Uma-Kania" si trova nel Kena-Upanishad, dove l'odierna Kali assetata di sangue era una dea benevola, una creatura di luce e bontà, che porta pace tra Brahma e gli dei. Ella è Saraswati ed è Vach. Nella simbologia esoterica, Kali è la tipologia duale dell'anima duale - la divina e l'umana, l'anima luminosa e l'anima oscura dell'uomo.

UMAI

 
-HUHIYA-WIT (Ame.) - Secondo una leggenda del popolo Diegueno, con questo nome si designava il grande serpente che racchiudeva in sè tutta la conoscenza.
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