Glossario

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SADHU

 
(San.) - Divinità presente sulla Terra durante la Terza Età.

SADHYAS

 
(San.) - Uno dei nomi dei "dodici grandi dei" creati da Brahma. Dei cosmici; letteralmente, "i sacrificatori divini". I Sadhyas sono importanti in Occultismo; sono detti anche Angirasa, Pitara, Aditya, Ashvin, ecc.

SADIK

 
(Ebr.) - Simile al Melchizedec Biblico, identificato dai mistici adoratori della Bibbia con Geova e con Gesù Cristo. Ma essendo provata l'identità di Padre Sadik con Noè, egli può essere identificato pure con Cronos - Saturno. Un uomo giusto, padre dei Cabiri che sono detti figli di Sydic o Zedek, da cui Melchizedec e Paterzedec. Astronomicamente, Melchisedec è il Signore dell'eclittica, o bilancia, o linea di equilibratura, per tale motivo è detto "il giusto". Era considerato anche come l'ottavo pianeta (Mater Terra), quello che aveva generato gli altri sette.

SADOC

 
(Ebr.) - Sommo sacerdote israelita al tempo di re David e Salomone. Discendente di Aronne, esercitava il suo ministero nel santuario di Gabaon. Alla morte di David intervenne nella lotta per la successione al trono, schierandosi a favore di Salomone. Divenuto questi re, egli divenne unico sommo sacerdote e capostipite della famiglia sacerdotale di Gerusalemme nel periodo post-esilio. Al suo nome si richiama un partito politico (Sadducei) ed anche un movimento ascetico (Esseni).

SADRIYONGAM

 
(San.) - Nel calcolo del tempo indù, è un periodo di tempo equivalente alle quattro età del mondo: 4.300.000 anni circa. Un giorno di Brahma, quindi, corrisponderebbe a 2000 sandriyogam, e così la notte. Dopo mille giorni, Brahma si addormenterà ed il suo sonno durerà 120.000.000 di anni; il mondo e tutto quanto Brahma ha creato scomparirà nel nulla. Poi il Dio si desterà, procederà alla creazione degli altri Dei, degli uomini, degli animali e vivranno assieme per 100 anni di Brahma. Si tratta di una versione exoterica del calcolo del tempo dei Brahmani, chiaramente spiegato da H.P.B. nella Dottrina Segreta.

SAFEKH

 
(Eg.) - Scritto anche Sebek e Sebakh, è il dio delle tenebre e della notte, con il coccodrillo come emblema. Nella leggenda di Tifone e nella sua trasformazione, è identico a Tifone. È connesso sia con Osiride che con Horo, ed è il loro grande nemico sulla terra. Lo troviamo spesso definito il "triplice coccodrillo". In astronomia è lo stesso che Makara o il Capricorno, il segno più mistico dello Zodiaco.

SAGA

 
(Sca.) - Voce scandinava, che si trova anche nella lingua teutonica (da cui l'inglese "say"), con il significato di "narrazione". Per gli Scandinavi, infatti, è la narrazione di una tradizione storica o mitologica. Per i Normanni era un canto primitivo che esprimeva i sentimenti più comuni e gli avvenimenti della nazione; ciò ha permesso l'eredità di veri e propri monumenti letterari e storici. Questo termine indica anche la personificazione della dea "che celebra con canti le azioni degli dei e degli eroi", ed alla quale, nell'Edda dei Norvegesi, i neri corvi di Odino rivelano la storia del Passato e del Futuro. Per i Latini, Saga era una maga o una fattucchiera che, in un dipinto pompeiano, si vede rappresentata con il cappello, la bacchetta magica, il cane e la caldaia.

SAGARA

 
(San.) - Letteralmente, "l'Oceano", un nome molto usato nella baia di Bengala ed alla foce del Gange. Un re, il padre di 60.000 figli i quali, per mancanza di rispetto verso il saggio Kapila, furono da questi ridotti in cenere da un semplice sguardo del suo occhio. Era il chela di Arnva e ricevette in dono dal maestro lo Agneyastra, l'arma da fuoco costruita con sette elementi. Nel Ramayana, Garuda è chiamato "lo zio materno dei 60.000 figli di Sagara"; Kapila, detto il Purushottama, lo Spirito Infinito, fece sparire il cavallo che Sagara riservava per il sacrificio di Ashvameda. I 60.000 figli di Sagara, viziosi ed empi, sono la personificazione delle passioni umane che un semplice sguardo del saggio (Kapila), il Sè superiore (il più alto stato di purezza raggiungibile sulla Terra), cancella in un istante. Nello stesso tempo, questo fatto rappresenta una allegoria che si alla durata dei cicli.

SAGARDAN

 
(San.) - Uno dei quattro sentieri verso il Nirvana.

SAGATRAKAVASHEN

 
(Ind.) - Nome un pò complicato del Dio che sarebbe nato, secondo il mito indù, dal sangue sgorgato da una testa di Brahma; l'episodio ricorda il mito greco di Urano e Crono. Questo Dio, a fronte delle tre teste di Brahma, ne aveva ben cinquecento che governavano mille braccia, battendo di molto Cotto, Briareo e Gige, i Centimani del mito greco. Si tratta di una allegoria che si riferisce alle forze devastatrici della natura, quali i maremoti, i terremoti, i diluvi.
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