Glossario

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RATNAVABHASA KALPA

 
(San.) - L'epoca in cui ogni differenza sessuale avrà cessato di esistere, e la nascita avverrà secondo il modo Anupadaka, come era nella seconda e nella terza Razza-radice. La filosofia esoterica insegna che questo avrà luogo alla fine della sesta e durante la settima ed ultima Razza-radice, in questa Ronda.

RATRI

 
(San.) - Uno dei quattro corpi di Brahma: la Notte. È il corpo assunto da Brahma allo scopo di creare i Rakshasa, i presunti demoni-giganti.

RAUMASA

 
(San.) - Una classe di deva (dii) che si dice siano originati dai pori della pelle di Verabhadra, il terribile gigante che neutralizzò il sacrificio di Daksha. Più che di Dei o Semidei, probabilmente si tratta di una tribù di umani; potrebbe trattarsi della razza pre-Adamitica detta "nata dal sudore".

RAUNI

 
(Sca.) - Nella mitologia nordica, è la sposa di Ukko, Dio delle tempeste, adorata come signora della Terra e del Tuono.

RAVAIL

 
- Il vero nome del fondatore dello Spiritismo moderno in Francia, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Allan Kardec.

RAVANA

 
(San.) - Il Re-Demone (dei Rakshasa), il Sovrano di Lanka (Ceylon), che rapì Sita, moglie di Rama, fatto che condusse alla grande guerra descritta nel Ramayana. È la personificazione simbolica della razza atlantiana.

RAVI

 
(San.) - Un nome del Sole.

RAVVEDIMENTO

 
(Mor.) - È l'atto di chi riconosce i propri errori, li condanna ed assume un comportamento corretto. L'ammonimento a chi ha deviato dalla retta via è una medicina amara, un rimprovero, e solo chi l'accetta può tornare a vita costumata. Per tale motivo, il simbolo del ravvedimento è l'assenzio, un liquido amaro, amaro come i rimproveri, che, però, secondo gli antichi, quando si ha la forza di assumerlo, si ha un rimedio contro molti mali.

RAWLINSON Henry Creswicke

 
(Ing.) - Chadlington 1810, Londra 1895. Orientalista e diplomatico inglese, dopo aver prestato per sei anni servizio presso la East India Company, inviato nel 1833 in Persia per riorganizzare l'esercito dello Scià, fu il primo a copiare, nei pressi di Bisutun, gran parte delle iscrizioni trilingue di Dario. Costretto a lasciare la Persia, fu agente in Afghanistan e poi a Baghdad. Portò a termine la copiature delle suddette iscrizioni, le decifrò, le tradusse e ne fece uno studio profondo. Tornò ancora in Oriente con incarichi diplomatici e svolse anche altre attività. Deve la sua fama al primo riuscito tentativo di decifrare la scrittura cuneiforme, con cui prese l'avvio la assirologia.

RAZIONALISMO

 
(Fil.) - Tutte le filosofie che considerano la realtà governata da un principio intelligibile, accessibile al pensiero, omogeneo con l'evidenza razionale, identificabile con il pensiero stesso. Lo troviamo in Platone, Hegel, ed altri, contrapposto all'irrazionalismo, di cui sono splendidi rappresentanti Epicuro e Schopenhauer (questi considera la realtà manifestazione di una volontà vitale assurda, priva di scopi, fonte di dolore per tutti gli esseri). Si può parlare anche di razionalismo etico e di razionalismo religioso. Nel Seicento, in Europa, il termine fu dato ad una corrente di pensiero in polemica con l'empirismo; le due correnti si fusero nell'Illuminismo, culminando poi nel criticismo kantiano. Il fondatore del razionalismo moderno è certamente Cartesio, la cui influenza è sentita in tutti i campi della scienza. In sede politica, i precursori del razionalismo furono Machiavelli, Bodin e Moro. L'identificazione della ragione con il procedimento matematico è stata fondamentale per lo sviluppo delle scienze, creando quasi una nuova mentalità scientifica. Il "Discorso" di Cartesio può essere considerato il manifesto del razionalismo moderno, mentre in tempi recenti è Spinoza il maggior rappresentante di questa corrente filosofica.
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