Glossario

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PARADIGMA

 
(Fil.) - Dalla parola greca che significa "modello, esempio", ed in questa accezione il termine si trova usato. Le idee sono, infatti, modelli o termini di paragone assoluti, conoscendo i quali è possibile decidere se qualcosa sia o non sia conforme ad esse. Conoscendo che cosa è la santità, si può giudicare se un'azione sia o non sia santa. Le cose sensibili sono copia dei modelli intelligibili ed il cosmo generato è prodotto dal demiurgo divino ad imitazione di un paradigma eterno, il Vivente in sè. La condizione umana, come non-sapere, è il paradigma di Dio, come sapere.

PARADISO

 
(Rel.) - Luogo delizioso dove dimorano i beati dopo la morte, ed anche quelli che conoscono l'esatta etimologia della parola. Forse dal Caldaico "pardes" che significa "recinto"; sarebbe appropriato con il fatto che Dio vi avrebbe rinchiuso Adamo ed Eva. In senso astratto, è il luogo dove esiste la vera felicita, cosa che ci porta ad un'altra certezza: non è in questo mondo. Per i latini, Paradisius era un giardino di alberi fruttiferi; anche questo non è più possibile su questa terra, dato l'elevato tasso di inquinamento. Ogni popolo, ogni religione, ogni credo, ha il suo paradiso ed il suo inferno. Vediamone alcuni. Il Paradiso dei cristiani è il luogo nel quale Dio dà il premio della beatitudine eterna ai giusti. Il Paradiso terrestre era il giardino, o luogo di delizie, dove Adamo ed Eva vivevano in "stato di innocenza", si fa per dire. In realtà vivevano in trance: appena si svegliarono, Dio li cacciò via in malo modo, inveendo come un venditore ambulante al quale abbiano rubato la merce. L'Elisio era il paradiso dei Greci, e poi anche dei Romani. Era una regione dell'Inferno (la quarta per i Greci, la settima per i Romani) e vi andavano a finire le anime dei giusti. In un ambiente bucolico, fuori dal tempo, viveva immota l'immortalità! Il Paradiso dei Siamesi è al di là del cielo e si suddivide in otto gradi di beatitudine. A somiglianza della terra, vi sono paesi, popoli, re; si celebrano matrimoni, si hanno figli e si fanno le guerre. Solo al livello più alto gli Dei ed i Santi godono di una inalterabile felicità. Il Paradiso degli indù è più complicato, perchè comprende ben ventisette cieli sovrapposti, con giardini fioriti, laute mense (mai viste in vita), donne bellissime e disponibili ( dove vanno le anime delle donne?). Vi accedono non solo gli uomini, ma anche le bestie. Il Paradiso dei Cinesi è un luogo di delizie, ma per accedervi le anime debbono passare attraverso un ponte strettissimo, largo quanto il fusto di una canna di bambù, sospeso su un vuoto orribile. Il Paradiso dei Persiani comprende tutte le voluttà della vita terrena, solo che esse sono prive di materialità (!). Bellissime vergini possono essere ammirate, provocando il più grande godimento solo al vederle. Come al solito non si sa quale tipo di godimento sia riservato alle anime delle donne, a meno che ad esse il paradiso sia negato. Il Paradiso dei Musulmani è diviso in sette zone distanziate da spazi immensi, pieno di meravigliose fanciulle (vedi prima) e di ogni ben di Dio. Man mano che si sale si trovano gli Angeli ed infine il Trono di Dio, illuminato da quattordici candele di cera, distanti l'una dall'altra cinquanta giorni di cammino. Maometto ed Alì offrono bevande alle anime che siedono sulla sponda del Kausser, mentre forme mostruose si aggirano attorno. Il Paradiso degli Africani è più o meno una copia della situazione terrena. Vi è però il beneficio di poter ricevere i doni che i viventi offrono in sacrificio, gli stessi che nessuno diede loro in vita. Il Paradiso delle tribù americane è un luogo dove vi è molta selvaggina, tabacco e pipe, canti e danze, ossia tutte quelle cose che difficilmente si riesce a fare in vita. Questo luogo di delizie è situato ad occidente, dietro ai monti. Il Paradiso dei Messicani è il più caldo, perchè è situato vicino al Sole. Le anime sono disposte a gradini, secondo i loro meriti. In un certo senso è lo stesso concetto espresso da Bhaskara Acharyache il quale sosteneva che le Isole del Nord sono dei Paradisi che vengono via via raggiunti man mano che aumentano i meriti religiosi. Tutto quanto è stato detto, ovviamente, ha valenza exoterica, essendo il significato esoterico ben altro. Paradisi ed Inferni sono recinti ideologici inventati dalle religioni per chiudervi dentro i popoli a mò di gregge, sottomettendoli all'opera di "pastori" che ne controllano l'operato attraverso atti così detti "religiosi". All'uomo è consentito uscire dal gregge muovendo verso la "conoscenza", abbandonando l'ignoranza, cercando la propria "via" attraverso il perfezionamento di sè stesso.

PARADOSSO

 
(Lin.) - Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o la forma in cui è espressa, appare contraria all'opinione comune o alla verosimiglianza, e riesce perciò sorprendente o incredibile.

PARAH

 
-KRISHNA (San.) - Letteralmente "ultra-nero", è il colore proprio della luce del Sole, colta nella sua essenza luminosa, non riflessa nel medio atmosferico.

PARAKALPITA

 
(San.) - In tibetano si dice Kuntag, ed è l'errore commesso da coloro che sono incapaci di comprendere la vacuità e la natura illusoria del tutto. Essi credono che esiste qualcosa, ma in realtà nulla esiste, neanche il Non-Ego. Tutto è sottoposto a continuo cambiamento, per cui nulla può essere colto nella sua essenza; rimane solo la percezione della forma, illusione o maya.

PARALIPOMENI

 
(Rel.) - Letteralmente significa "omessi, tralasciati". Con questo nome si individuano due libri dell'Antico Testamento che sono supplemento alla Storia dei Re, ma anche una opera di Calabro a supplemento dell'Iliade ed un'opera di Guelcio a supplemento dell'Eneide.

PARALLASSE

 
(Ast.) - Spostamento angolare apparente di un oggetto quando viene osservato da due punti di vista diversi. In astronomia è l'angolo sotto il quale da un astro si vede il semidiametro terrestre (parallasse diurna) o il semiasse maggiore dell'orbita terrestre (parallasse annua). Viene usato per determinare la distanza approssimativa degli astri.

PARALLELO

 
(Geo.) - Circonferenza ideale che taglia la superficie terrestre perpendicolarmente all'asse della Terra. Se ne hanno quanti se ne vuole, dal polo sud a quello nord. Convenzionalmente ne sono tracciati 60 a sud dell'equatore ed altrettanti a nord. Il parallelo più grande è l'equatore; la loro dimensione si riduce man mano che ci si approssima ai poli, dove si azzera.

PARALOGISMO

 
(Fil.) - Letteralmente "contro-ragionamento", è un falso ragionamento che consiste nel trarre una conseguenza da principi falsi, oppure ammettere come provata una conclusione senza prove. Si tratta di un modo ingannevole di ragionare che, però, è diverso dal sofisma perchè viene condotto senza l'intento consapevole di ingannare.

PARAM

 
(San.) - Letteralmente "lo scopo dell'esistenza".
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