(Gr.) - Il sommo poeta dei Greci, autore supposto dell'Iliade e dell'Odissea, della cui vita nulla si sà e ciò che è stato scritto è solo romanzo. La leggenda lo racconta maestro di vita e di verità, cieco, vate errabondo, vissuto all'incirca nel IX secolo a.C. Il nome pare significhi "ostaggio", e molti sono propensi ad identificarlo, se è veramente esistito, con un cantore della corte di un principe della Troade.

(Azt.) - Altro nome con cui si identifica il Dio Tota nella religione degli Aztechi. Il nome, letteralmente, significa "Signore della Dualità" ed è in qualche modo da associare alla Dea Omecihualt. Anche questo Dio, infatti, è considerato divinità primordiale ed abita l'Omeyocan.

(Azt.) - Il cielo degli Aztechi era partizionato in tredici strati, dei quali l'Omeyocan era la sfera più alta.

(Ant.) - Famiglia zoologica dell'ordine dei Primati che comprende oltre all'Homo Sapiens, nelle forme sia fossili che viventi, anche l'Homo Habilis e l'Homo Erectus. In senso generico, include tutte quelle forme che sono considerate come i presumibili ascendenti, sia in linea diretta che in linea collaterale, dell'uomo attuale.

-FO (Cin.) - Il nome di Amita-Buddha, in Cina.

(San.) - Lo stesso che Aum o Om. È anche il nome di uno dei dodici lingam rappresentati da uno scrigno segreto e molto sacro a Ujjain, ma che non esiste più fin dal tempo del Buddhismo.

(Sc.) - Ogni essere vivente proviene da un uovo; si dice anche "Ex ovo omnia". Si tratta di una teoria scientifico-filosofica la quale sostiene che ogni organismo proviene da un organismo preesistente e che nessuno può nascere per generazione spontanea, almeno nel mondo manifestato.

- Dalla parola Greca homos, "lo stesso", e genos "tipo". Ciò che è della stessa natura dovunque, indifferenziato, non composto, come si suppone sia l'oro.

(Gia.) - Divinità del paganesimo giapponese tradizionale, presente nel racconto teogonico e cosmogonico che costituisce il primo libro del Kojiki. Appare dotato di una sapienza di tipo magico, consistente nel pensare e meditare; in determinati momenti critici, gli Dei chiedono a lui di escogitare modalità e strumenti operativi per superare le difficoltà, quando Ama-terasu-o-mi-kami si ritira nella caverna celeste, inducendo nel mondo una notte assoluta (gli Indù la chiamano Pralaya). È figlio di Takami-masubi (Alto Sublime Generatore), divinità primordiale anteriore alle sette generazioni divine che, concludendosi con la coppia Izanagi-Izanami, daranno vita alla serie di Dei operanti in permanenza nell'attualità del mondo. La sapienza oracolare gli deriva dall'appartenere ad una schiera di divinità antichissime che, relegate nei primordi del mondo, possiedono i segreti dell'origine.