Glossario

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NAGELI Karl Wilhelm

 
(Svi.) - Zurigo 1817, Monaco 1891. Botanico svizzero, insegnò all'Università di Monaco di Baviera e scrisse notevoli opere su questioni di morfologia e fisiologia vegetale. Si interessò anche dei problemi dell'ereditarietà e delle variazioni delle piante, a proposito delle quali procedette a numerose critiche delle ipotesi darwiniane. Ad esse egli sostituì la teoria delle variazioni improvvise, ricavando a conforto della medesima una moltitudine di fatti dai suoi studi sulle piante, sulla loro struttura, sulla varietà che, in date condizioni di sviluppo e di ambiente, si producono su di esse. (Vedi anche "Naegelismo").

NAGKON WAT

 
(Siam.) - Imponenti rovine, se rovine si possono chiamare, nella provincia di Siamrap (Siam Orientale). Un edificio abbandonato di gigantesche dimensioni, le cui vestigia, assieme a quelle del grande tempio di Angkortham, sono le reliquie del passato meglio conservate in tutta l'Asia. Dopo le Piramidi, è l'edificio più occulto del mondo intero. Di forma oblunga, è lungo 262 metri e largo 194; è interamente costruito in pietra, tetto compreso, ma senza cemento e, come nelle piramidi di Gizah, le pietre combaciano così esattamente che ancor oggi i punti di congiunzione sono appena percepibili. Ha una pagoda centrale alta circa 83 metri dal primo piano e quattro pagode più piccole ai quattro angoli, ognuna alta circa 58 metri. Secondo le parole di un viaggiatore (Frank Vincent, The Land of the White Elephant, pag. 209): "... per lo stile e la bellezza della sua architettura, per la solidità della costruzione, per la magnificenza delle elaborate incisioni e delle sculture, il grande Nagkon Wat non ha nulla che lo superi e certamente, ai giorni nostri, nessuna costruzione può rivaleggiare con esso". (Vedi Iside Svelata, v. I, pag. 561-566).

NAGLEFARE

 
(Sca.) - Secondo il poema scandinavo "Edda", questo è il nome del vascello fatato, costruito con le unghie dei morti e pilotato dal gigante Rimer, sul quale giungeranno i Genii del male per scatenare l'ultimo, fatale, combattimento dopo di che ci sarà la fine del mondo.

NAGPUR

 
(Ind.) - La città dei serpenti, attorno alla quale vi sono dei massi con incisioni simili ad altre trovate in Inghilterra, Scozia, ed altrove. Ciò lascia pensare che nell'antichità esistevano tribù nomadi che dall'India si spingevano fino all'estremità occidentale dell'Europa.

NAHASH

 
(Eb.) - Ideogramma cabalistico che significa "Lo Espropriato", lo "Spogliato"; esso indica lo spirito umano disincarnato, un essere senza corpo. Secondo i Cabalisti Occidentali è l'unico Male, il Serpente.

NAHBKOON

 
(Eg.) - Divinità dell'antico Egitto, il Dio che unisce i "doppi", rappresentata da un serpente con gambe umane, con o senza braccia. Era il simbolo della Luce Astrale, che riunisce con il suo duplice potere fisiologico e spirituale l'Umano-Divino alla sua Monade, puramente divina. Con questo termine mistico, talvolta, ci si riferisce ai "principi" umani disincarnati.

NAHUA

 
(Ame.) - Popolazione dell'America centrale che parlava l'omonima lingua, stanziatasi nell'area nel 700 d.C. circa. La lingua, passata poi alle popolazioni successive, è documentata da iscrizioni ideografiche oggi quasi completamente interpretate e da testi redatti in epoca post-colombiana. Da essa derivarono i Toltechi, poi i Mixtechi, gli Xolotl ed infine gli Aztechi. La lingua è stata suddivisa in due rami, ma strutturalmente è abbastanza affine a quella di altri popoli che vivevano nella stessa area. Questi popoli all'origine prendevano il nome di Nahua Natlaca e la letteratura da loro tramandata prende il nome di Nahuatl. In essa troviamo la descrizione dell'amore che questi popoli avevano per la vita e per tutto ciò che è legato ad essa. Si tratta spesso di canti che, almeno gli Aztechi, accompagnavano con musica e danze.

NAIADE

 
(Gr.) - Da "nao", che significa "scorrere", designa le ninfe delle acque. Esse sono simili alle Apsaras indù, mentre il verbo è simile al termine "navas" con il quale, nei Veda, si designano le nubi che "navigano" nel cielo, o scorrono nel cielo. I Gentili credevano che le Ninfe abitassero tutte le acque: fonti, fiumi, laghi, ecc. Era a loro che si doveva la nutrizione delle piante e dell'uomo e, quindi, erano tenute in grande venerazione. Venivano rappresentate come giovani leggiadre, talvolta con un'urna in mano o ai loro piedi. La più bella era Egle.

NAIBI

 
(Ara.) - O Maib, termine con il quale vengono indicate genericamente le carte da gioco. In Italia si chiamarono Maib fino al 1500, in Spagna si chiamano ancora Maipes. Con questo nome si indicavano anche le carte per i fanciulli, fatte di figurine didattiche. In ebraico, Maibes significa "predizione della sorte", ed alcuni vogliono individuare in queste assonanze un legame fra i Naibi ed i Tarocchi.

NAIMITTIKA

 
(San.) - Pralaya occasionale, o incidentale; è uno dei quattro tipi di Pralaya (il più basso), si verifica quando Brahma dorme, e comporta la dissoluzione di tutte le cose. (Vedi "Pralaya").
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