Glossario

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LENORMANT Francois

 
(Fr.) - Parigi 1837 -1883. Archeologo ed Assiriologo francese, figlio di Charles, collaboratore di Champollion, fu professore di archeologia alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Fece molte spedizioni archeologiche nel Mediterraneo ed uno dei primi a riconoscere nelle iscrizioni cuneiformi la esistenza di un linguaggio non Semitico, sconosciuto agli Accadiani. Si distinse particolarmente per ricerche e studi sulla civiltà dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri. La sua opera più importante è "L'origine della storia secondo la Bibbia e le tradizioni dei popoli orientali".

LEON Moses de

 
- Il nome di un Rabbino Ebreo del XIII secolo, accusato di aver messo assieme lo Zohar facendolo poi passare per l'opera vera di Simeon Ben Jochai. Il suo nome completo dato nella Qabbalah di Mayer è Rabbino Moses ben-Shem-Tob de Leon, Spagnolo e lo stesso autore prova chiaramente che Leon non era l'autore dello Zohar. Pochi possono dire se egli lo fu, ma molti sospettano, con ragione, che Moses de Leon abbia solo considerevolmente corrotto l'originale Libro dello Splendore (Zohar). Tale colpa, comunque, potrebbe essere da lui condivisa con i "Cabalisti Cristiani" Medioevali e, specialmente, con Knorr von Rosenroth. Sicuramente, nè il Rabbino Simeon condannato a morte da Tito, nè suo figlio, il Rabbino Eliezer, nè il suo segretario Rabbino Abba, possono essere accusati di avere introdotto nello Zohar dei dogma puramente Cristiani e delle dottrine inventate dai Padri della Chiesa parecchi secoli dopo la morte del primo Rabbino. Questo significherebbe stiracchiare un pò troppo l'affermazione sulla profezia divina.

LEONE

 
(Occ.) - Il re degli animali e della foresta, simbolo della forza e del coraggio, della maestà e del potere, impiegato in varie discipline con vario significato e diversi atteggiamenti. In forma alata è il simbolo dell'evangelista Marco e della Repubblica di Venezia. La sua presenza è frequente anche in araldica, negli Ordini cavallereschi, in Numismatica: Varii popoli africani non osano nominarlo per paura; lo chiamano "fratello" o "signore". Fra di loro l'uccisione del leone viene considerata un assassinio sacrilego, portatore di sventura. Nell'antico Egitto la dea Sekhmet aveva la testa di leone, e statue di leone si trovano davanti al tempio di Delo. Per i cristiani, Gesù è il "leone della tribù di Giuda". Il Leone è il nucleolo del Mondo Divino superiore; le Fiamme Divine, ad esempio, sono dette "Leoni Ardenti" e "Leoni della Vita". Nell'Antico Testamento il leone viene paragonato a Satana perchè entrambi ruggiscono per cercare uomini da divorare. Come simbolo zodiacale è associato alla tribù di Giuda. Nell'antico zodiaco, il leone ha la coda in alto, ripiegata lungo la schiena, terminante con la testa di un serpente; altre volte la coda è ripiegata in basso, parallela al ventre, sempre con una testa di serpente all'estremità. Queste figure vengono lette come allusione ad una inversione della costellazione a seguito dell'inversione dei poli terrestri. Il leone viene talvolta usato come simbolo della Quarta Razza Radice; il Leone solare è l'emblema del ciclo solare, e nelle gemme gnostiche lo si trova come Uomo-Leone. Molto importante il segno del Leone in Astrologia. Appartiene all'elemento Fuoco, è fisso, maschile ed è governato dal Sole. La costellazione che porta questo nome è una delle più vaste : oltre 60 gradi longitudine. I Babilonesi la chiamavano Ur-A (leone) ed anche Ur-Gu-La (leonessa). Gli Egizi la conoscevano come un leone a riposo. A Babilonia era chiamata Lugal (il re), per i Greci era Basiliskos, mentre i Latini la chiamavano Stella Regia. Il suo simbolo grafico assomiglia ad una testa animale crinita, oppure alla coda. Nella mitologia troviamo Ercole alle prese con il leone di Nemea, lo scuoia e ne indossa la pelle. Fra i Filistei, è Sansone a squartare un leone; tornato dopo qualche tempo a visitare la preda sconfitta, scopre la pelle piena di miele di api. Ape, in ebraico, si dice dbure, da cui Debora che significa "parola". Ape-parola che sgorga da un leone : la parola di verità del Cristo. Ma anche Buddha ruggisce quando insegna il Dharma. Nella religione mitraica, Aion (Eone, personificazione di Cronos) era leontocefalo. Per gli Indù, Krishna è un leone, mentre Alì, genero di Maometto, è il Leone di Allah. Un leone figurava nel sigillo di Ras Tafari, il Negus, ed un leone che impugna la scimitarra si trova nell'araldica persiana. Leoni erano attorno al trono di Salomone e leoni sono al fianco del seggio vescovile. E leoni si trovano a fianco delle porte delle città, o delle Chiese. Chi nasce sotto il segno del Leone è forte e coraggioso, è ambizioso e cerca la fama. Usa molto il pronome "Io" ed è, quindi, fortemente egocentrico. Considera gli altri inferiori, non gradisce i consigli, è orgoglioso e vanitoso, In compenso non è meschino, avido, gretto; in ogni caso è sempre grande, è sempre il Re. Basta così, altrimenti si rischia di togliere il mestiere ad altri, certamente più esperti.

LEONE

 
- Fosfato di magnesio, contro i crampi.

LEONE ISAURICO

 
(Ori.) - Germanicea, Siria, 675 - Costantinopoli 741. Come Leone III, fu Imperatore d'Oriente e fu detto Isaurico da Teofane. Uomo rozzo ed incolto, ma intelligente, salì dagli infimi gradi dell'esercito fino a quello di Generale delle milizie di Oriente. Fu il fondatore della Dinastia Isaurica. Incoronato nel 717, dopo aver detronizzato Teodosio III, seppe scongiurare la minaccia degli Arabi, che sconfisse definitivamente ad Acroinon. Promulgò un editto contro il culto delle immagini con il quale aggravò i contrasti religiosi interni. Sotto gli auspici del rescritto imperiale si formò una setta di iconoclasti alla quale si opposero i monaci ed il popolo, suscitando una lotta durata oltre un secolo. Pubblicò una raccolta di leggi che modificava in qualche parte la legislazione di Giustiniano. Ma il suo più grande merito, l'atto che lo rende uno dei più grandi nel campo della conoscenza, fu l'ordine di bruciare oltre 300.000 opere antiche che si trovavano nella Biblioteca di Costantinopoli !

LEONTOIDE

 
(Gno.) - Michele Ofiomorfo, figura divina degli Ofiti, che si può vedere su certi gioielli gnostici, coronata da una testa di leone, come suo padre Ildabaoth. Corrisponde ad Anubi-Sirio degli Egiziani, al cristiano Michele, allo gnostico Hermes-Christos.

LEPAGE

 
-RENOUF (???) - Autore citato nella Dottrina Segreta.

LEPRE

 
(Occ.) - Roditore dalle lunghe orecchie e dagli arti posteriori sviluppati; ha abitudini prevalentemente notturne, indole paurosa, udito finissimo, buona vista ed olfatto, grande velocità. È spesso assunta a simbolo di molte cose. La lepre era considerata sacra in molti paesi, in modo particolare fra gli Egiziani e gli Ebrei. Questi ultimi, tuttavia, la ritenevano impura perchè animale ungulato, poco adatto come cibo. Alcune tribù la consideravano sacra, perchè in alcune specie di lepri il maschio allatta i cuccioli; era, pertanto, considerata androgino o ermafrodita e, quindi, simboleggiava un attributo del Demiurgo o Logos creatore. La lepre era anche un simbolo della luna nella quale ancor oggi, dicono gli Ebrei, si può vedere la faccia del profeta Mosè. Inoltre, la luna è connessa con il culto di Jehovah, divinità che è il dio della procreazione; ed è forse per questa ragione che Eros, il dio dell'amore sessuale, è rappresentato mentre trascina una lepre. La lepre era sacra anche ad Osiride. Lenormand scrive: "La lepre dev'essere considerata il simbolo del Logos ... Il Logos dovrebbe essere considerato ermafrodita, e sappiamo che la lepre è androgino". Evax ed Aaron hanno lasciato scritto che le zampe della lepre unite alla testa di un merlo formano un poderoso amuleto che protegge da ogni pericolo. Inoltre dà valentia nelle arti e nelle professioni.

LESLIE John

 
(Sco.) - 1766-1832. Professore di matematica e fisica all'Università di Edinburgo, è comunemente ritenuto l'inventore del termometro differenziale. H.P.B. lo cita nella Dottrina Segreta per l'opera "Teoria del fluido della luce e del calore".

LETE

 
(Occ.) - Letteralmente significa "oblio", e nella mitologia greca è la fonte, o il fiume, della dimenticanza, ubicato nell'oltretomba, al quale, secondo Platone, si abbeverano le anime destinate alla rinascita. Come divinità è figlia di Eris, la Discordia, e madre delle Cariti. Come figura allegorica è sorella del Sonno e della Morte. È anche uno dei fiumi dell'Inferno e divide il Tartaro dai Campi Elisi. Secondo il sistema di Pitagora, ed anche la religione dei Brahmini di India, questo fiume è il simbolo di una palingenesi (rinnovazione del mondo dopo la sua distruzione), perchè le anime, dopo aver bevuto in esso dimenticano la vita che hanno condotto, tornano al mondo in una nuova esistenza e seguono un circolo eterno in cui si avvicendano le varie trasformazioni della Natura. Amore era adorato sotto il nome di Leteo perchè gli amanti, stanchi di amare una donna che per ritrosia o per infedeltà non corrispondeva alle loro brame, lo pregavano di cancellarla dal loro cuore.
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