Glossario

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HEBRON

 
- O Kirjath-Arba. La città dei Quattro Kabiri, perchè Kirjat-Arba significa "la Città dei Quattro". Secondo la leggenda, fu in quella città che un Isarim, ossia un Iniziato, trovò la famosa tavola Smeraldina sul corpo morto di Ermete. Hebron era Habiron, ossia la città dei Kabiri; in essa si celebravano i riti dei Quattro (Dei dei Misteri). Oggi è capoluogo dell'omonimo distretto sull'altipiano della Giudea. Si trova in una posizione fertile, con abbondanti sorgenti di acqua. Abramo vi acquistò la grotta di Makhpelah, come tomba di famiglia. David vi pose la sua prima capitale.

HEER

 
(Svi.) - San Gallo 1809, Losanna 1883. Botanico e paleontologo svizzero, professore a Zurigo, si occupò della flora del terziario. Studiò anche l'entomologia della Croazia ed alcune questioni di agricoltura. La sua opera più famosa è : Flora Tertiaria Helvetiae.

HEGEL Georg Wilhelm Friedrich

 
(Ger.) - Stoccarda 1770, Berlino 1831. Filosofo tedesco, di famiglia protestante, si dedicò agli studi classici ed all'antichità. Critico con i filosofi del suo tempo, indifferente all'opera dei poeti suoi contemporanei. Nel 1788 entrò nel seminario evangelico e studiò Kant. A venti anni si laureò in filosofia, non proseguì la carriera ecclesiastica e si diede all'attività di precettore. Il suo pensiero si formò a Berna ed a Francoforte. Nei suoi scritti giovanili egli mostra di accettare la legge morale che promana dall'interno dello spirito umano (cristianesimo) contro quella della legge trascendente che domina ed opprime l'uomo (ebraismo). Con la morte del padre, avvenuta nel 1799, acquista una certa autonomia economica, e può così aspirare alla vita accademica. Nel 1807 pubblica la "Fenomenologia dello Spirito" e nel 1812 la "Scienza della Logica". Diventa professore universitario, si sposa. Ad Heidelberg scrive l'Enciclopedia delle Scienze Filosofiche nella quale espone in modo completo il suo sistema filosofico. Nel 1818 è professore a Berlino per volontà del re di Prussia. Qui raggiunge l'apice della fama e scrive i Lineamenti di Filosofia del Diritto. Nel 1835 l'indirizzo del suo pensiero si spacca in due correnti : destra e sinistra. Per Hegel è l'inizio dei guai; comincia a viaggiare per dimenticare i cattolici che lo accusano di panteismo e di autodeificazione. Nel 1829 diventa Rettore. Le rivoluzioni che in quel periodo infuriano in Europa, deludono il suo ideale di pace; muore durante l'epidemia di colera. Hegel vive intensamente la sua epoca e quando gli ideali patriottici svaniscono cerca rifugio nell'aldilà, con il cristianesimo. Egli vuole che l'umanità sia liberata dal suo passato fatto di oppressione politica e religiosa, ma l'ideale di una armonia universale diventa presto un'utopia. Rivaluta l'uomo, come era avvenuto nell'antica Grecia, apprezzando Napoleone e la sua politica. Alla fine si rifugia nell'Assoluto, unità indistinta di natura e spirito, o di soggetto ed oggetto, paragonato ad "una notte in cui tutte le vacche sono nere".

HEIMDAL

 
(Sca.) - Chiamato anche Hallinskidi, è uno degli Dei principali della mitologia scandinava. Aveva per padre Odino e per madre nove figlie del gigante Geirrendour. Suo compito era custodire il ponte Bifrost, che univa la Terra al Cielo. La sua vista era tanto acuta che vedeva, di notte come di giorno, fino alla distanza di cento leghe; il suo udito era così fino che sentiva nascere l'erba sui prati e la lana sulla schiena dei montoni. Come Dio non aveva moglie, nè figli; poiché, però, era allo stesso tempo dio ed uomo, come uomo diede vita a tutta una razza di umani. Detto anche Heimdallr, ovvero Dio sentinella e del fuoco, è dotato di un cavallo, una tromba ed una spada. Sorveglia il ponte Bifrost (l'Arcobaleno, dimora degli Dei), ed il suo compito è proteggere e difendere il regno degli dei dall'assalto dei Giganti. Sarà proprio lui che chiamerà a raccolta tutte le divinità al momento del crepuscolo degli dei.

HEISENBERG Werner Karl

 
(Ger.) - Wurzburg 1901, Monaco di Baviera 1976. Fisico tedesco, assistente di Born a Gottinga, si trasferì all'Istituto di Fisica Teorica di Copenaghen diretto da Bohr. Fondò la meccanica quantistica, sviluppandola con il metodo delle matrici. Ebbe il Nobel per la fisica nel 1932. Il suo nome è legato al principio di indeterminazione, secondo il quale è impossibile misurare nello stesso istante la posizione e la velocità di una particella. Per lui ha esistenza solo ciò che è misurabile e che può essere prodotto sperimentalmente: esiste solo ciò che è osservabile. Heisenberg esclude che dietro le asserzioni statistiche della fisica quantistica si possa supporre un ordine naturale deterministico, che noi non riusciamo ad afferrare ma che esiste in modo indipendente.

HEL

 
(Scand.) - O Hela. Nell'antica mitologia germanica, Hel è il nome degli Inferi ed anche della divinità femminile che vi regna. La dimora della dea è situata sotto le radici dell'albero del mondo (Yggdrasil) e per arrivarci bisogna attraversare il fiume Gjoll. Col prevalere dell'idea del Walhalla, perdette gran parte delle sue caratteristiche. Per i germanici, il mondo dei morti non era un luogo di punizione, ma il mondo della non esistenza. Hel, quindi, è la Dea Regina del Paese dei Morti; l'inscrutabile ed orribile Essere che regna sulla profondità di Helheim e di Nifelheim. Nella mitologia più antica, Hel era la dea della terra, la buona e benefica madre, fornitrice di cibo agli esseri stanchi ed affamati. Ma negli Skald successivi essa divenne il Plutone femminile, l'oscura Regina del Regno delle Ombre che portò in questo mondo la morte e, poi, il dolore. Hel equivale all'Amenti degli Egiziani, un luogo di purificazione e, quindi, al Kamaloka indù. È anche l'Ade dei Greci. È un luogo freddo e buio, al quale si accede attraverso una caverna (l'antro di Guipa), a guardia della quale si trova un cane: Garmr. Nella caverna vi è anche un gallo nero, che canta sotto terra e che annuncerà la fine del mondo. Alcuni fiumi, simili allo Stige ed all'Acheronte, sboccano nel soggiorno di Hela. La regina, invece, è figlia di Loki, il genio del male, e Angerbode, la più terribile delle furie; essa ha un aspetto terribile e la parte superiore del corpo di colore nero ed azzurro. Per impedirle di far male agli uomini, fu assegnata da Allfader agli inferi, affinchè non divenisse pericolosa come il padre e custodisse nel suo impero nebuloso tutti i morti di malattia e di vecchiaia, punendoli per la loro mancanza di coraggio e di valore guerriero. Il suo palazzo è chiuso da porte di ferro e cinto da una altissima muraglia, nel quale abitano tutte le sventure. La sala del trono della regina Hel è il Dolore, la sua tavola la Carestia, il suo trinciante la Fame, il suo valletto il Ritardo, la sua fantesca la Pigrizia, la porta della reggia il Precipizio, il suo letto lo Sfinimento e la Malattia, la sua tenda la Maledizione. Fosche immagini di un ambiente tetro, molto lontane dalle giocose e soavi favole del mondo greco e romano !

HELHEIM

 
(Sca.) - Nella mitologia dei Nordici, è il Regno della Morte. Nell'Edda, Helheim circonda il Nordico Mondo delle Nebbie chiamato Nifelheim.

HELIOS

 
(Gr.) - Il Padre, il Sole come Apollo Karneios, trasformazione greca dell'indù Krishna-Kirana. Kirana significa "radiante", mentre Karneios significa "nato dal sole". Helios equivale a Bel, Baal, El. Il nome è composto da :Heli-on = Sole nel punto più altoHeli-os = Il più altoEli-os = Il più alto

HELLENBACH Lazar

 
(Austria) - Castello di Paczolay 1827,1887. Uomo politico e filosofo austriaco, fu Deputato al Parlamento Croato dal 1860 al 1867. Come filosofo fu influenzato da Schopenhauer, ma sviluppò un proprio punto di vista occulto, riuscendo a concepire la realtà come la somma delle volontà individuali e dei corpi nei quali tale volontà agisce. Scrisse parecchie opere ed è citato con molto rispetto da H.P.B. nella Dottrina Segreta. In particolare vengono citate le opere "Magia dei Numeri" e "Individualità alla luce della biologia e della filosofia moderna".

HELMHOLTZ Hermann Ludwig Ferdinand

 
(Ger.) - Potsdam 1821, Berlino 1894. Fisiologo, fisico e matematico tedesco, si laureò nel 1842 con una tesi sulla struttura del sistema nervoso negli invertebrati. Nel 1843 cominciò i primi lavori sui problemi di fisiologia energetica e nel 1847 scrisse una memoria sulla conservazione della forza. Nel 1850 mise a punto un apparecchio per l'osservazione della retina in un soggetto vivo iniziando un'opera sulla fisiologia oculare che sarebbe stata vastissima. Fu il primo a spiegare in maniera soddisfacente il funzionamento della membrana timpanica. Definì la scienza come insieme organico di conoscenze con le quali l'uomo tenta di sottomettere le forze irrazionali della natura alle proprie finalità etiche. Fra scienza e totalità del sapere esiste un preciso rapporto che deve tener conto delle scienze della natura ma anche di quelle dello spirito. Individuò come dato trascendente del conoscere la credenza umana nella "completa intelligibilità del mondo". Helmholtz rappresentò l'ultimo studioso enciclopedico che la scienza abbia conosciuto. Guidato dall'intuizione dell'unità dei fenomeni naturali, analizzò processi e fenomeni fisiologici con gli strumenti della fisica approdando ad una sorta di versione materialista del kantismo. Per lui le sensazioni non riproducono le cose, ma dipendono in modo essenziale dalle differenti fibre nervose stimolate e dalle loro diverse connessioni centrali: solo le relazioni tra le sensazioni, nella loro regolarità, rispecchiano la regolarità oggettiva dei fenomeni.
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