Glossario

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GANA

 
(San.) - Le classi dell'essere : sono sette.

GANADEVA

 
(San.) - Una particolare classe di Esseri celesti che si dice dimorino nel Maharloka. Sono i governatori del nostro Kalpa (Ciclo) e sono quindi chiamati Kalpadhikarini, o Signori del Kalpa. Essi durano solo "un Giorno" di Brahma.

GANAPATI

 
(Ind.) - Figlio di Shiva, presso gli Indù viene venerato come Dio della Saggezza. È noto anche con il nome di Ganesa, il dio con la testa di elefante.

GANDAPADA

 
(San.) - Un famoso istruttore Brahmanico, autore dei commenti alla Sankhya Karika, Mandukya Upanishad, ed altre.

GANDHA

 
(San.) - Il senso dell'odorato.

GANDHARA

 
(San.) - Una nota musicale di grande potere occulto nella scala Indù, la terza della scala diatonica.

GANDHARVA

 
(San.) - I musici ed i coristi celesti dell'India. Nei Veda, queste divinità rivelano ai mortali i segreti del cielo e della terra, e quelli della scienza esoterica. Avevano cura della sacra pianta di Soma e del suo succo, l'ambrosia bevuta nel tempio che dava la "onniscienza". Nei Veda sono la divinità che conosce e rivela ai mortali i segreti del cielo e le verità divine. Esotericamente si hanno significati diversi; in senso : COSMICO significano il Complesso dei Poteri del Fuoco Solare e delle sue Forze; PSICHICO significano l'Intelligenza che risiede nel Sushumna, il Raggio Solare, il più elevato dei sette raggi; MISTICO significano la Forza occulta di Soma, la Luna, o la pianta lunare e la bevanda che se ne ricava; FISICO significano la Causa dei fenomeni del Suono e della "Voce della Natura"; SPIRITUALE significano la Causa dei noumeni del Suono e della "Voce della Natura". I Gandharva sono migliaia, sono i cantori ed i musicisti del Loka di Indra, i vari e molteplici suoni della natura. Nella scala delle Entità, i Gandharva sono al terzo posto, dopo gli Dei e gli Uomini. Dal punto di vista astronomico, sono gli assistenti del Sole, i cantori e musici celesti, istruttori degli uomini nelle Scienze Segrete; amando le donne della terra, schiusero loro i misteri della Creazione. Narada è il loro capo; egli, mentre rifiutava di procreare, conduceva gli uomini ad essere Dei. Nei diversi Manvantara, essi si reincarnano per volontà propria. I Gandharva Deva sono entità di carattere fisico e psichico. Exotericamente, i Gandharva sono geni celesti della mitologia indù, compagni ed amanti delle Apsaras. Hanno un carattere spiccatamente erotico, ed il "matrimonio gandharvico" è un matrimonio fra mortali che si compie liberamente e senza cerimonie.

GANDUNUNIYA

 
(San.) - Giardino dell'Eden.

GANESA

 
(San.) - Il Dio della Saggezza con la testa di elefante, il figlio di Shiva. È uguale al Thoth-Ermete Egiziano e ad Anubis o Hermanubis. La leggenda racconta che, avendo egli perso la testa umana, gli fu sostituita con una testa di elefante. Divinità indù postvedica, già importante nell'età brahamanica, è ancor oggi una delle più popolari dell'induismo. In sanscrito, il suo nome significa "capo delle schiere". Figlio di Shiva e Parvati, ha il potere di rimuovere ogni sorta di ostacoli e perciò viene invocato all'inizio di ogni impresa con le parole "sri-Ganesaya namah", ovvero "onore al santo Ganesa". È raffigurato con corpo umano e con la testa di elefante, ad indicare la sua accortezza e la sua prudenza. Talvolta viene rappresentato come una figura piccola e tozza di colore giallognolo, fornita di quattro braccia. Cavalca un topo, che una volta era un gigante cui gli Dei avevano concesso l'immortalità. Ma egli abusò del suo potere, portò desolazione fra gli uomini, che si rivolsero a Ganesa. Questi si strappò un dente e lo scagliò con tanta violenza contro il gigante da penetrargli lo stomaco ed atterrarlo. Il gigante si trasformò in un topo grande come una montagna ed assalì Ganesa; questi gli saltò in groppa e da allora lo tenne come sua cavalcatura. Il compito affidato a Ganesa è quello di agitare l'aria nei boschetti di Cailassa, con un ventaglio di penne, per dar fresco a Shiva e Parvati, mentre Neruda suona la lira ed i cori celesti lo accompagnano.

GANGA

 
-GRAMMA (San.) - Demonio femminino, adorato dagli Indù alcuni dei quali, per superstizione, si lasciavano schiacciare dalle ruote del suo carro.
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