Glossario

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DEI LUNARI

 
- In India sono detti i Padri, "Pitri", o gli antenati lunari. Come ogni altra cosa, sono suddivisi in 7 classi o Gerarchie. In Egitto, sebbene la luna sia meno adorata che in Caldea o in India, Iside è rappresentata come Luna-Luno, l'"Ermafrodita celeste". È abbastanza strano che gli uomini moderni colleghino la luna alla "lunaticità" (instabilità del cervello) ed alla procreazione, mentre le antiche nazioni, che ne sapevano di più, collegavano a lei i loro "dei della saggezza". Così in Egitto gli Dei lunari sono Thoth-Hermes e Chons; In India è Buddha, il Figlio di Soma, la luna; in Caldea, Nebo è il dio lunare della Saggezza Segreta, ecc. La moglie di Thoth, Sifix, la dea lunare, tiene in mano una pertica con cinque raggi, o la stella a cinque punte, simbolo dell'uomo, il Microcosmo, a differenza del Macrocosmo settenario. Come in tutte le teogonie una dea precede un dio, e secondo il principio molto verosimile che la gallina precede il suo uovo, in Caldea si riteneva la luna più vecchia e più venerabile del Sole, perchè, come essi dicevano, le tenebre precedono la luce in ogni rinascita periodica (o "creazione") dell'universo. Osiride, benché sia collegato al Sole e sia un Dio Solare è, nondimeno, nato sul Monte Sinai, perchè Sin è la parola Caldea-Assira per indicare la luna; così era Dio-Nysos, dio di Nyssi, o Nisi, e quest'ultimo era in Egitto l'appellativo del Sinai, dove era chiamato Monte Nissa. La luna crescente non è - come dimostrato da molti scrittori - una insegna dei Turchi, ma fu adottata dai Cristiani, come loro simbolo, prima dei Maomettani. Per secoli la luna crescente fu l'emblema dell'Astarte Caldea dell'Iside Egizia, della Diana Greca, di tutte le Regine del Cielo, e infine divenne l'emblema di Maria Vergine. "L'Impero Greco Cristiano di Costantinopoli la teneva come suo palladio. Dopo la conquista dei Turchi, il Sultano l'adottò ... e da allora, la luna crescente divenne l'opposto dell'idea della croce". (Egyptian Belief). Nel Ramayana, Rama ( primo re della Dinastia degli Ariani primitivi ) lotta contro Ravana, personificazione della razza atlantiana (Lanka). Gli Adepti Ariani al seguito di Rama sono i Figli di Dio, i Figli della Sapienza, gli Dei Solari. Gli Adepti Atlantiani al seguito di Ravana sono i Figli della Sapienza Oscura, gli Dei Lunari, i nostri progenitori. Sono detti anche i Signori dalla Faccia Nera.

DEI PLANETARI

 
(Rel.) - Gli Dei preposti al Governo dei Pianeti, i Reggenti dei Pianeti.

DEI SOLARI

 
(Rel.) - Sono i Signori dalla Faccia Splendente, i rappresentanti della Sapienza Segreta.

DEI TERMINI

 
(Lat.) - Il nome dato a colonne con teste umane che rappresentavano Ermete, collocate dagli antichi Greci e dai Romani in prossimità degli incroci. È anche il nome generico di divinità che presiedono sui confini e sulle frontiere.

DEI TUTELARI

 
(Rel.) - Presso i Romani erano due teste scolpite nei monumenti antichi, recanti le lettere D.M. (diis manibus), le quali indicano che la tomba è stata consacrata o raccomandata ai Mani o Dei tutelari dei morti. Gli Egiziani, volendo esprimere la stessa cosa, raffiguravano due teste senza alcuna iscrizione.

DEICHTINE

 
(Sca.) - La madre di Cu Chulain e figlia di Cathbad, il druida.

DEISTA

 
- Uno che ammette l'esistenza di un dio o di dei, ma sostiene di non conoscere nulla nè dell'uno nè degli altri, e nega la rivelazione. Un libero Pensatore dei tempi antichi.

DEIVAS

 
(Sca.) - Presso i popoli baltici era la Divinità suprema.

DELFI

 
(Gr.) - Località della Focide il cui nome deriva probabilmente da delfus che significa "utero". Si trova sul fianco meridionale del Parnaso ed è un antico luogo di culto, ancor prima che vi fosse fondato l'Oracolo di Apollo. Maggior centro religioso della Grecia antica, comprende la città con la necropoli, il santuario, la fonte Castalia, il gruppo dei templi della Marmaria; il tutto dominato dalle due pareti rocciose delle Fedriadi, fra le quali sgorga la fonte sacra. Il tempio di Apollo sorge su una poderosa terrazza, è di tipo dorico, esastilo, periptero, con 15 colonne laterali ed un adyton dove erano conservati l'onfalo, il tripode, due aquile, il sarcofago di Dioniso e la fessura dell'acqua della Cassotide. Originariamente era luogo di culto a Gea ed a Temi, che continuò anche dopo la fondazione del culto apollineo. Sono state trovate tracce di un culto di tipo oracolare connesso con una divinità femminile, nonché di tecniche cleromantiche rimaste in uso anche in età apollinea. Mediatrice dell'oracolo di Apollo era la Pizia che in preda alla medianità, emetteva suoni ed eseguiva movimenti che i sacerdoti interpretavano in forma di oracolo. Inizialmente la consultazione avveniva una volta l'anno, poi una volta al mese, infine quotidianamente e ripetutamente. La richiesta dell'oracolo poteva essere formulata solo da figure ben precise, mentre la risposta era sempre scritta. Vi furono diverse guerre sacre per l'amministrazione dell'oracolo fra Tessali, Greci, Persiani e Macedoni. Sotto i Romani, l'oracolo fu saccheggiato, bruciato e poi definitivamente messo in crisi. Interessante la leggenda che racconta la nascita dell'oracolo. Apollo, in cerca di un sito per fondare l'oracolo, giunse a Crissa ed invaghito dalla sublimità del luogo, pose le fondamenta di un tempio. Uccise l'immane serpente che infestava la regione e dal putrefarsi del mostro il luogo si chiamò Pito, e Pizio il nume. Poiché mancavano i sacerdoti, Apollo si trasformò in delfino e portò sulla schiena una nave proveniente da Gnosso. I marinai, sbarcati sul luogo, fondarono la città di Crissa e divennero sacerdoti del tempio. E poiché il Dio li aveva incontrato sotto forma di delfino, essi divennero i sacerdoti di Apollo Delfico; da qui potrebbe anche derivare il nome di Delfi.

DELFINO

 
(Eso.) - Per gli Indù è Makara, il decimo segno dello Zodiaco, il Vahana di Varuna. Per i Greci era il veicolo di Poseidone-Nettuno. Per gli Egizi era il Drago marino, il veicolo di un Dio, come il coccodrillo era il veicolo di Horus.
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