(Eso.) - Il numero dieci è formato dal cerchio e dal diametro portato fuori e preposto al cerchio, una simbologia che ha un preciso significato. Può essere composto da 3+4+3, da 7+3, o come sostenevano i Pitagorici ( la Tetractis) da 1+2+3+4. Nella simbologia orientale si associa il lingham all'1 e lo yoni allo zero. Ma si può anche dire che l'1 rappresenta la Divinità, mentre lo zero è l'Universo. Nell'alfabeto ebraico, la lettera corrispondente al 10 è lo yod, simbolo fondamentale per la composizione di tutte le altre lettere. Cabalisticamente, lo yod è il simbolo di Kether ed anche l'essenza ed il germe del nome sacro YHVH. 10 era il numero completo di Iao-Sabaoth, il Dio dalle dieci lettere. Lo yod è la sesta delle dodici lettere semplici dell'alfabeto ebraico, è associato alla Vergine come segno Guidatore e Reggitore, ha Mercurio come influenza planetaria, è associato all'elemento Terra ed ha come raffigurazione simbolica la Ruota dei Tarocchi. Dieci è il numero perfetto, la creazione completa, la sintesi, il termine ed il principio. La successione 3+3+3+1 rappresenta il processo creativo e la sua immagine più esplicativa è l'Albero della Vita, l'Albero dei Sephirot. È l'Unità affiancata al Nulla, l'Attività a fianco della Passività, il numero universale e completo, numero di potenza, complemento e fine. Dieci sono i Comandamenti, dieci gli attributi superiori divini, dieci le sfere, dieci i Sephirot, ecc.

(Sca.) - Dio supremo presso le popolazioni stanziate nella Lettonia. Aveva il compito di rendere fertile la terra.

(San.) - Un mendicante nudo. Letteralmente, "vestito con lo Spazio". Un nome di Shiva nel suo aspetto di Rudra, lo Yogi.

(Lat.) - Il gruppo inferiore o il "riflesso" dei "dodici dii", o Dii Maiores, descritti da Cicerone nel suo De Natura Deorum, I, 13.

(San.) - Lo Spazio, il Vuoto.

(San.) - Iniziazione. Dikshaka, colui che compie l'Iniziazione, Dikshita, colui che viene Iniziato.

(Sca.) - Nel mito della caccia al cinghiale Trwyth è necessaria la conquista dei peli della sua barba.

(Sum.) - Con questo termine i Sumeri designavano il loro Paradiso.

(Eso.) - Il diluvio più noto e da tutti riportato è certamente quello che sommerse l'Atlantide. Nello stesso periodo quasi tutta la superficie terrestre subì profonde variazioni. Per i Caldei è Xisuthrus a salvarsi dal diluvio assieme ai Cabiri, dopo di che viene assunto in cielo. Per i Babilonesi è Gilgamesh a salvare l'umanità dalle acque, mentre per Ebrei e Cristiani è Noè con la sua famiglia a conservare il necessario per salvaguardare la continuità del creato. Altri personaggi dei diluvi mitici sono Vaivasvata, Deucalione, Peirun, Peiluun, ecc. Leggende simili si trovano anche nelle tracce storiche degli Incas, degli Aztechi e di altri antichi popoli d'America. Il diluvio semiuniversale verificatosi al termine della prima era glaciale dev'essere avvenuto circa 850.000 anni fa, circa 200.000 anni dopo l'inizio della Quinta Razza Umana. Il secondo diluvio universale è quello che colpì la Quarta Razza. Il diluvio di Noè, presumibilmente, fu dovuto ad una inclinazione dell'asse terrestre che, cambiando clima e temperature, provocò lo scioglimento dei ghiacciai. Nel simbolismo, Diluvio sta per stato caotico della materia non ancora stabilizzata, ossia il Caos. Il primo racconto di un diluvio lo troviamo nel Mahabharata. Ma il diluvio ha più significati e, come la Caduta, si riferisce sia ad eventi spirituali che fisici, sia cosmici che terrestri. L'Arca è anche il simbolo del Potere generatore femminile : la Luna in cielo, l'Utero in terra. Il primo Diluvio Universale si riferisce alla creazione primordiale del cielo e della terra. Il diluvio terrestre ha almeno due significati : - l'umanità salvata alla fine della Terza Razza da una donna mortale che ritenne in sè il seme umano; - la sommersione reale e storica di Atlantide. Il Diluvio è una tradizione universale; ce ne sono stati almeno sei, ed uno si è avuto certamente al termine di ogni era glaciale.