Glossario

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SUMERI

 
(Ori.) - Popolazione della Mesopotamia meridionale, creatrice della più antica cultura storica che l'umanità conosca. Il nome deriva da quello che i Babilonesi davano alla regione: Shumer; i Sumeri chiamavano la loro regione Ki-en-gi. La loro origine è misteriosa; secondo alcuni giunsero dalle montagne dell'Elam, secondo altri dal Golfo Persico. Erano già presenti oltre il 3000 prima dell'era moderna, organizzati in città-stato, sotto il governo di principi, detentori anche del potere religioso. La città-stato meglio conosciuta è quella di Lagash che sotto Eannatum conquistò alcuni centri vicini. Poco più tardi si costituisce il primo impero che, però, cade sotto i colpi di Sargon il Grande che porta al potere la dinastia semitica. Nel 2000 la civiltà sumerica risorge con Ur, risplende di nuovo Lagash ed emerge la figura di Gudea, pacifico costruttore di templi. Dopo circa un secolo la civiltà sumerica scompare per sempre. La religione dei Sumeri è un politeismo naturalistico. Ogni città ha un proprio Dio, ma venera anche quelli delle altre città; gli Dei riflettono forze o fenomeni naturali, sono antropomorfi, potenti ed immortali. La triade superiore è costituita da Anu (Dio del cielo), Enlil (Dio dell'aria e creatore del mondo) venerato a Nippur, Enki (Dio dell'acqua) venerato ad Eridu. Una altra triade ha caratteristica astrale: Nanna (Dio della Luna), Utu (Dio del Sole), Inanna (Dea della stella Venere). Quest'ultima è anche la Terra Madre, collegata a Dumuzi, un Dio che muore e rinasce con il ciclo annuale, a simboleggiare l'andamento della Natura. Poi vi è Ningirsu, figlio di Enlil, dio guerriero di Lagash. Al di sotto degli Dei vi sono i Demoni, spiriti malvagi ed apportatori di malattie, dai quali ci si difende con la magia. Questa è esercitata dal sacerdozio, numeroso e diversificato, affiancato dalle Ierodule, personale religioso femminile. Vi sono feste fisse e feste variabili, con un culto imperniato sui templi sacri; nelle feste ha parte preminente il sacrificio, ma non mancano gli ex-voto ed altre forme di offerte. Intento fondamentale del culto è la prosperità della vita terrena; manifestamente non vi sono tracce di soteriologia nè di escatologia. Restano numerose opere mitologiche che narrano le vicende degli Dei, le origini e la natura dell'universo, il destino degli uomini. Abbiamo il Poema della nascita di Nanna, il Mito di Enki e di Ninkhursag (detto anche del Paradiso), la storia di Enki e Sumer (allegoria della coltivazione della terra), la Discesa di Inanna agli Inferi (la cessazione della fertilità) ed il grande ciclo di Gilgamesh, l'eroe che non riesce ad ottenere l'immortalità. Vi sono anche inni, lamentazioni e testi sapienziali composti prevalentemente di proverbi, massime, favole, dialoghi moraleggianti, riflessioni sull'esistenza. Sono stati trovati anche piccoli codici, raccolte di leggi che danno una visione di quella che era la loro organizzazione sociale.

SUMMA

 
(Fil.) - Termine latino usato dai pensatori medioevali per indicare l'esposizione sistematica di una data materia. La sua origine risale al genere letterario dei florilegi o delle sentenze. Il primo ad usare questo termine fu Abelardo, seguito da Ugo di San Vittore, Graziano, Lombardo, ed altri.

SUMMERLAND

 
- Il nome che gli Spiritisti ed i Fenomenalisti Americani danno alla terra, o regione, abitata dai loro "Spiriti". È situata, dice Andrew Jackson Davis, sia dentro che al di fuori della Via Lattea. È descritta con città e bei palazzi, una Sala Congressi, musei e librerie per istruire le generazioni di "Spiriti" giovani che crescono. Non ci dicono se questi ultimi sono soggetti a malattia, decadimento e morte; ma, ammesso che lo siano, l'affermazione che lo "Spirito" disincarnato di un bambino e perfino di un piccolo appena nato, cresca e si sviluppi come un adulto, è difficilmente compatibile con la logica. Ma ciò che ci viene detto in modo chiaro, è che nella Summerland degli Spiriti, si uniscono in matrimonio, generano figli spirituali (?) e si occupano addirittura di politica. Tutto ciò non è una nostra satira o un'esagerazione, ma è provato dalle numerose opere di A. Jackson Davis, come l'International Congress of Spirits di cui ricordiamo bene il titolo. È questo modo grossolanamente materialista di considerare uno spirito disincarnato che ha fatto allontanare dallo Spiritismo e dalla sua "filosofia" molti degli attuali Teosofi. La maestà della morte è in tal modo dissacrata ed il suo solenne e tremendo mistero diventa niente di più di una farsa.

SUNASEPHA

 
(San.) - L'"Isacco" Puranico; il figlio del saggio Rishika, che lo vendette per cento vacche al Re Ambarisha affinchè fosse sacrificato come "offerta ardente" a Varuna in sostituzione del figlio del Re Rohita, che il padre aveva consacrato agli dei. Quando era già disteso sull'altare, Sunasepha fu salvato dal Rishi Visvamitra, che chiamò a sè i propri cento figli per prendere il posto della vittima e, al loro rifiuto, li degradò alla condizione di Chandala. Dopo di ciò, il Saggio insegnò alla vittima un mantram, la cui ripetizione indusse gli dei alla sua salvezza; egli allora adottò Sunasepha come suo figlio maggiore. (Vedi Ramayana). Di questa storia ci sono diverse versioni.

SUNDA

 
(San.) - Personaggio Asura che ottenne da Brahma il dono di non poter essere ucciso da alcun essere se non dal fratello e questi da nessuno senza che Sunda lo sappia. In questo modo i due fratelli iniziarono la conquista dei tre mondi, ma gli Dei se ne preoccuparono e trovarono il modo di risolvere il problema. Inviarono una ninfa ai due fratelli e questa riuscì a seminare discordia ed invidia fra i due: alla fine si uccisero l'un l'altro.

SUNG

 
-MING-SHU (Cin.) - L'Albero della Conoscenza Cinese e l'Albero della Vita. Si tratta di un vero e proprio albero sotto al quale Foh-Ciu, il cui nome significa "il signore di Buddha", oppure "colui che insegna le dottrine del Buddha", compì i suoi grandi miracoli religiosi. La manifestazione aveva luogo ogni tre anni ed era seguita da una grande folla di buddhisti cinesi, accorsi in pellegrinaggio in quel luogo (Kouin-Long-Sang) ritenuto sacro.

SUNNA

 
(Sca.) - Nella mitologia nordica è il nome di una divinità solare femminile.

SUNNA

 
(Ara.) - Letteralmente significa "condotta, comportamento" e sta a designare una delle quattro fonti della teologia e del diritto musulmano, assieme al Corano, alla Igma (consenso) ed al Qiyas (analogia). La Sunna consiste in un detto, un fatto o un silenzio di Maometto in determinate circostanze della sua vita; a questa condotta è stata data efficacia normativa perchè ritenuta ispirata da Dio. Fonti della Sunna sono i racconti, trasmessi oralmente, di questi atti di Maometto. I seguaci di questa fede, che è ritenuta l'ortodossia musulmana, sono detti Sunniti. Essi sono detti partigiani della tradizione, sono considerati settari e sono in netta opposizione con gli Sciiti di Persia. I Sunniti riconoscono Abubeker e Osman quali legittimi successori di Maometto, non si permettono di disputare sulla religione, e si impegnano a mantenerla ed a difenderla anche con la scimitarra.

SUNYA

 
(San.) - Illusione, nel senso che tutta l'esistenza è solo un fantasma, un sogno, un'ombra.

SUNYATA

 
(San.) - Il vuoto, lo spazio, il nulla. Il nome del nostro universo oggettivo nel senso della sua irrealtà ed illusione. È una delle dottrine della Scuola Mahayana, la quale orienta l'attenzione del discepolo sulla natura illusoria dei fenomeni del mondo.
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