Glossario

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SCINTILLE

 
(Cab.) - Nei libri cabalistici, con questo termine vengono indicati i mondi, le stelle, i pianeti che emanano dalla Fiamma radiosa dell'Artefice. Talvolta, con questo nome, vengono chiamati i Reggenti delle Stelle e dei Pianeti, detti anche Portatori di Luce. Scintille vengono anche chiamati i mondi vecchi, quelli venuti in esistenza in difetto di forma, allegoricamente chiamati i Re di Edom. Essi furono distrutti quasi subito. Altrove è detto : "Dalla Diade, i due lati obliqui del triangolo, emerge Elohim (il Dio, la base del triangolo), dal quale emanano le Scintille, ossia le Anime, che ci appaiono nel triplice aspetto di Monadi (unità), Atomi e Dei, che poi corrispondono a Spirito, Corpo e Mente (Atma Sthula Sharira e Manas)".

SCINTOISMO

 
(Gia.) - Religione nazionale del Giappone basata su un animismo, o politeismo, naturale al quale, sotto l'influsso del confucianesimo, si aggiunse il culto delle grandi figure della storia e degli antenati. Shinto significa la Via di Kami o la Via degli Dei, mentre Butsudo è la Via del Buddha, quella del buddhismo, abbastanza diffuso nel Giappone, ma che non ha mai cercato di soppiantare lo shintoismo, tentando anzi una integrazione di tipo sincretistica molto interessante. Lo Shinto non è una religione rivelata e nei suoi due maggiori testi, datati VIII sec., Kojiki e Nihongi, si trova una serie di divinità primordiali, delle quali due in particolare sono prese in considerazione : Izanagi ed Izanami. Da esse nascono molte altre divinità e le stesse isole del Giappone. La morte di Izanami e la ricerca di Izanagi negli Inferi, ricorda la storia di Orfeo ed Euridice, e di altre divinità similari. Da Izanagi nasce Amaterasu, la Dea del Sole, cui è assegnato il cielo, e Susanoo, divinità tempestosa e sacrilega per evitare la quale Amaterasu si rinchiude in una grotta. Manca il sole e manca la fonte di vita per ogni cosa (ricorda il mito di Demetra); ma Susanoo viene esiliato ad Izumo, dove regna fino a quando cede il suo potere a Ninigi, un nipote di Amaterasu. Da questi nasce Jimmu Tenno, il fondatore della dinastia ancor oggi regnante. Nello Shinto è centrale il concetto di kami, che letteralmente significa Dio o Dea, ma che sostanzialmente designa qualunque forza o personalità superiore. Vi sono kami di ogni forza od aspetto della natura, ed anche di persone morte ma delle quali si ritiene ancor viva l'influenza sulla realtà terrena. La divinizzazione post mortem non è riservata solo a grandi personaggi ma può riguardare anche una cortigiana, un ladrone, purché si tratti di una persona che abbia una forte carica vitale. Privo di istanze etiche, lo Shinto è la religione della purezza, intesa nel suo aspetto rituale e fisico; essere impuri significa peccare. Poco sviluppata la concezione dell'aldilà, nonostante la tradizione sia ricca dicanti e di usanze funebri. Lo Shinto è una religione di vita, ed anche quando si cade nel peccato è possibile riacquistare la purezza attraverso alcuni riti: Harae, esorcismo praticato dai preti che recitano un norito; Misogi, lustrazione con acqua e sale; Imi, astensione, una specie di profilassi del peccato. I templi sono di legno (il Giappone è il più grande consumatore di legno del pianeta), hanno architettura arcaica e sono contrassegnati da un portale, il torii. I preti (kannushi) hanno famiglia e possono esercitare una professione. L'origine divina dell'imperatore, anzi la sua stessa divinità, ha dato al Giappone il modo di affermare la propria specificità di "paese degli dei", governato da un "dio vivente", sorgente prima della sovranità di ogni potere. Da qui il "mikadoismo", la "via dell'imperatore", un concetto che ha ispirato un forte nazionalismo fra i nipponici, il che ha rappresentato un forte elemento di coesione nazionale, che in qualche caso ha portato a conseguenze estreme (Seconda Guerra Mondiale).

SCISMA

 
(Rel.) - Divisione all'interno di una comunità ecclesiale, secondo Paolo. Dopo Agostino, lo scisma è una rottura della comunione senza divergenze sulle verità essenziali della fede; quando vengono rigettate anche verità di fede, allora si parla di eresia. La Chiesa di Roma definisce "scismatici" quelli che non sono in comunione con il pontefice romano. I sacramenti amministrati dagli scismatici sono validi, il che può dare origine a due chiese ed a due gerarchie parallele. Nel passato della Chiesa cattolica, ma anche di altre, si sono avuti numerosi scisma, anche se oggi è in atto una politica che tenta il recupero di frange di credenti troppo frettolosamente perduti.

SCITE

 
(Ori.) - Eroe eponimo degli Sciti, considerato figlio di Eracle e di un mostro femminile, fu identificato con Echidun, fratello minore di Agatirso e di Gelono. Quando Eracle partì dalla Scizia, lasciò l'arco e la cintura con l'avviso che chiunque dei tre fanciulli, giunto alla virilità, fosse riuscito a tendere l'arco ed a cingere la cintura, quello avrebbe avuto il potere. Scite vi riuscì, ed i fratelli andarono in esilio.

SCITI

 
(Ori.) - Antichissima popolazione localizzata nella Russia meridionale; ne parla Erodoto che chiama Scizia la loro terra. Forse erano popolazioni nomadi, per cui li troviamo alleati degli Assiri, e poi sul Mar Nero da dove compivano scorrerie un pò ovunque. Ricacciati a nord, si divisero in due gruppi dei quali uno mantenne il nome di Sciti, l'altro si chiamò Saci. Vivevano di pascolo e si nutrivano di carne di cavammo e di latte di cavalla; abitavano su carri tirati da buoi e combattevano con arco ed una piccola spada. Il loro territorio era diviso in distretti sparsi attorno ad un santuario che custodiva il dio della guerra, venerato sotto forma di spada. Non avevano sacerdoti, ma operano dei veggenti che assomigliavano agli odierni sciamani. Avevano grandi tombe reali nelle quali erano sepolti i re accompagnati da una concubina, servi e cavalli. La loro cultura denota influssi iranici, ma anche assiri e greci e la loro presenza fu visibile fino a poco prima dell'era moderna, dopo di che si suddivisero in tenti piccoli gruppi.

SCIU

 
(Eg.) - Secondo il Libro dei Morti egizio, questa divinità, assieme a Tefnut ed a Seb, abitava la "regione dello stato di perfezione" dell'oltretomba. È il "luogo di rinascita degli Dei", corrispondente al Devachan indù, dove riposano i tre principi superiori dell'uomo fini alla reincarnazione.

SCLATER P.L.

 
(???) - Citato da H.P.B. nella Dottrina Segreta quale autore di un'opera sulla Lemuria.

SCOLASTICA

 
(Fil.) - Termine con cui viene comunemente designata la produzione filosofica, teologica e scientifica del Medio Evo. Il termine deriva da Scholasticus, così detto sia il maestro sia il discepolo, e dal fatto che tutta l'attività era svolta nelle scuole: plebane, monastiche, cattedrali, universitarie. Essa investì diverse culture, perciò si parla di "scolastica latina", "scolastica araba", "scolastica bizantina". Le discipline che fiorirono maggiormente furono la teologia e la filosofia, rappresentate da grandi figure come Alberto Magno Tommaso d'Aquino, Duns Scoto.

SCOMUNICA

 
(Rel.) - Censura ecclesiastica che esclude il battezzato dalla comunione dei fedeli vietandogli, in particolare, di amministrare e ricevere i sacramenti. Ha come fine primario l'emendamento del reo, e come secondario la sua punizione. La scomunica non può essere inflitta ad un corpo morale, ma solo a persone fisiche, ecclesiastiche o laiche; una stessa persona può essere ripetutamente colpita per lo stesso delitto ripetuto o per delitti diversi. La scomunica può cessare con l'assoluzione ricevuta dall'autorità competente. Essa può essere di tre tipi: Semplice, o minore; Sentenza declaratoria o condannatoria; Maggiore, o vitandi. Un tempo i fulmini della Chiesa erano assai temuti; uno scomunicato poteva essere ucciso impunemente ed i suoi beni potevano essere saccheggiati.

SCONGIURO

 
(Occ.) - Atto compiuto per costringere il demonio, o altre forze malefiche, ad abbandonare la persona o la cosa che ne è invasata. Come Esorcismo, è una formula solenne, per lo più magica o misteriosa, con cui si invoca e si prega una divinità, o una forza soprannaturale, o se ne chiede l'intervento. Il suo carattere specifico è quello di fare appello ad una potenza più forte , contrapponendo la sua azione a quella della potenza da scongiurare. Per i cristiani è sufficiente il segno della croce per mettere in fuga ogni potenza negativa o pericolosa, nelle religioni antiche si ricorreva a simboli o gesti osceni (corna, membri virili, ecc.). Il toccar ferro è una difesa, da cui poi nascono i portafortuna, le mascotte, le figurine nei portafogli, ecc. Esistono anche riti pubblici per allontanare le forze nocive dalla comunità, che possono anche trasformarsi in riti propiziatori: vedasi le processioni per la pioggia, la neve, o altri fenomeni utili alla comunità.
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