Glossario

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MENTE UNIVERSALE INCOSCIA

 
(Eso.) - Fonte da cui emana Daivi-prakriti, la primordiale Prima Materia che forma tutti i globi semoventi del Cosmo. All'inizio di un grande Manvantara Parabrahman si manifesta come Mulaprakriti e, quindi, come Logos. Questo Logos viene chiamato Mente Universale Incoscia dai Panteisti occidentali e costituisce la base del lato soggettivo dell'Essere manifestato, la sorgente di tutte le manifestazioni di coscienza individuale. Da questa mente nasce un'altra mente, il Secondo Logos, che darà luogo all'artigiano ovvero il Terzo Logos, il Demiurgo, cui è riservato il compito della realizzazione vera e propria. Nella Trinità, il Padre è la Mente Universale, il Figlio è l'Universo Periodico.

MENW

 
(Sca.) - Letteralmente significa "spirito, intelligenza". In occultismo, si tratta di un grande mago, la cui potenza è in grado di dare l'invisibilità e può anche trasformarsi in uccello.

MERACHA PHATH

 
(Eb.) - Usato per il "respiro" dello Spirito divino nell'atto di librarsi sulle acque dello spazio prima della creazione. (Vedi Siphra Dzeniutha).

MERCAVAH

 
(Eb.) - O Mercabah. Un cocchio; i Cabalisti dicono che il Supremo, dopo aver costituito i Dieci Sephiroti, li usò come un cocchio, o un trono di gloria, con il quale discendere nelle anime degli uomini. Nel primo capitolo di Ezechiele è descritto il trono di Dio trasportato su un carro splendente. Le rivelazioni relative al Trono di Gloria ed al suo Occupante venivano in un certo senso identificate con i meravigliosi segreti di Dio. Il contenuto del libro è, quindi, esoterico e la màasch merkabah diventa la letteratura fondamentale della cerchia dei mistici detti della Merkabah. Si tratta di un complesso di speculazioni, omelie e visioni connesse al Trono di Gloria ed al Carro (merkavah) che lo porta, oltre a tutto ciò che è incluso in questo mondo divino. Nei circoli farisaici e tannaici, il misticismo della Merkabah divenne una tradizione esoterica, uno studio alonato da una particolare santità. Nella letteratura gnostica dei primi secoli d.C., si trovano derivazioni di questa mistica, notevolmente corrotti.

MERCURIO

 
(Gr.) - Corrispondente latino dell'Hermes greco, deriva il suo nome da merx che significa merce, essendo egli il Dio del mercato e del guadagno. Figlio di Giove e di Maia, messaggero degli Dei, protettore dei viandanti e dei pastori, ministro ed oratore presso l'Olimpo, condottiero delle anime all'inferno, Dio dei ladri e dei ciarlatani, patrono degli ingannatori. Appena nato rubò cinquanta giovenche ad Apollo, che dovette poi restituire, e mentre Apollo cercava la sua mandria, gli rubò faretra e frecce. La madre gli rimproverava le sue malefatte, ma egli rispondeva che pur di essere un Dio nell'Olimpo, accettava di esserlo anche dei ladri. Si avvicinava agli altri Dei solo per rubare qualcosa che era loro prezioso (il tridente a Nettuno, la spada a Marte, il cinto a Venere, gli arnesi a Vulcano, ecc.). Un giorno tentò di rubare il fulmine a Giove, ma si bruciò le mani e si limitò a rubargli lo scettro. Con il petaso in testa ed i talari ai piedi, quotidianamente portava in giro gli ordini di Giove. Aveva il potere di rendere gli uomini invisibili, di cambiar forma e di fare miracoli. Le sue funzioni andavano dalle più nobili (oratore, plenipotenziario) alle più triviali (spia, assassino). Inventò la lira, cui diede sette corde in onore delle sette figlie di Atlante, una delle quali era sua madre. La donò ad Apollo e ricevette in cambio la verga incantata; con essa pacificò due serpenti e le tre cose assieme formarono il caduceo. Oltre a condurre le anime dei morti all'inferno per il giudizio finale, aveva anche il compito di farle rientrare nei nuovi corpi, dopo aver fatto loro traversare il fiume Lete, affinchè dimenticassero la vita precedente. Nella lotta fra gli Dei ed i Giganti combattè a favore dei primi comportandosi in maniera eroica. Gran parte delle gesta ad egli attribuite, però, sono simboliche e si riferiscono a fenomeni naturali. A Mercurio è sacro il montone (da cui i cristiani derivarono il Buon Pastore), suo simbolo sono le ali ai piedi, la borsa, ecc. Gli animali a lui sacri sono il cane (per la vigilanza e la scaltrezza), la cicogna, il gallo. Ovviamente, altro simbolo ad esso associato è la lira, mentre è a lui consacrata la lingua quale organo preposto al parlare. Val la pena di evidenziare il fatto che la parola può essere intesa come Verbum, Logos. Fin qui il mito; passiamo ora all'esoterismo. Presso i Greci, Kurios, o Logos, era il Dio , la Mente. E Kurios è Mercurio, Mercurious, Markurios, la Sapienza Divina, il Sole, dal quale Thoth-Hermes ricevette la sua sapienza. Il cinocefalo, scimmia dalla testa di cane, era un glifo che serviva a simboleggiare a volte il Sole, a volte la Luna. Era un simbolo ermetico che veniva rappresentato con il caduceo quando era associato a Mercurio, con un papiro quando era associato ad Ermete. Nella mitologia antica, i pianeti erano le mani che indicavano sul quadrante del nostro Sistema Solare le ore di certi eventi periodici. Mercurio era il messaggero incaricato di computare la durata dei fenomeni quotidiani solari e lunari; perciò era in rapporto sia con il Dio che con la Dea della Luce. Come pianeta Mercurio ha una rotazione uguale ad 1/3 quella della Terra ed una densità quattro volte maggiore. Sul pianeta Mercurio luce e calore sono sette volte maggiori che sulla Terra, mentre l'atmosfera è densissima. La sua rivoluzione si compie in 88 giorni, precede il sorgere del Sole e lo segue al tramonto con uno scarto massimo di 2 ore e 15'. L'associazione Mercurio-Apollo deriva certamente dallo stretto legame esistente fra Mercurio ed il Sole. Mercurio dà il nome ad uno dei giorni della settimana: Mercoledì. Secondo Vossio, Mercurio ed il Sole sono una cosa sola, poiché esso è il più saggio degli Dei ed è tanto vicino a Dio da essere confuso con lui. La Quinta Razza nascerà sotto il segno di Budha, Mercurio, e sarà immortale per la sua saggezza. Il Caduceo di Mercurio è la stessa cosa della Bacchetta Pagana e del Serpente di Bronzo di Mosè. Mercurio, Esculapio, Asclepio, sono la stessa cosa. Il caduceo con il quale Mercurio guida le anime dei morti verso l'Ade rappresenta il doppio potere della Scienza Segreta: la Magia Bianca e la Magia Nera. Sirio, la stella che gli Egizi chiamavano la stella del Cane, è la stella di Mercurio, o Budha, il Grande Istruttore dell'umanità. Gli Ebrei lo chiamavano Kokab (il Signore Alto), i Greci Nabo, i Babilonesi Nebo, gli Indù Budha. La più antica trinità degli Egizi era formata da Sole-Luna-Thoth (Mercurio). In astronomia, Mercurio è figlio di Coelus e di Lux, ovvero del Cielo e del Sole, mentre in mitologia è la progenie di Giove e di Maia. Egli è il messaggero, o interprete (logos), di Giove, è nato sul Monte Cillene fra i pastori di cui è il patrono, guarisce i ciechi, ossia restituisce la vista sia fisica che mentale. Per gli Egizi, come Thoth, era il Dio della Sapienza; per tale motivo aveva la testa di un Ibis ed era considerato il Dio dell'insegnamento segreto, assistente del Sole-Osiride. Era considerato uguale al Mithra mazdeano ed era chiamato il Nunzio, il lupo del Sole, perchè al Sole era sempre presente. Egli era la guida e l'evocatore delle anime, il grande Mago e Ierofante. Mercurio governa sia il segno dei Gemelli che quello della Vergine; è considerato un pianeta neutro, che assume le caratteristiche del segno e del pianeta cui è associato. Il suo simbolo grafico è formato da una croce sormontata da una mezzaluna e sovrastante una croce. Il Mercurio dei Saggi ha il segno dell'Ariete al posto della mezzaluna, quello Filosofale ha due ali al posto della mezzaluna. In un certo senso, il simbolo di Mercurio congloba i simboli degli altri sei pianeti (leggere in proposito "La Monade Geroglifica" di John Dee). Riportiamo, per curiosità, i temperamenti che si associano ai nati sotto l'influsso di Mercurio. Sono esseri estremamente precoci, tendono a cogliere al volo le occasioni che si presentano loro, sono astuti, inventivi e dotati di grande abilità manuale. Hanno doti di sensibilità artistica, intuito', capacità divinatorie. Dotati di grande rapidità intellettuale, sono bugiardi, hanno propensione al commercio e doti di diplomazia e di mediazione. Loquaci, si avvalgono della loro parlantina per girare a loro favore qualsiasi situazione. Per certi versi sono anche amorali ed infantili, ma estremamente intelligenti.

MERETRICE

 
(Soc.) - Termine che deriva dal latino "merere", guadagnare, e viene attribuito alle donne che si prostituiscono per denaro. Viene chiamato il mestiere più vecchio del mondo, ed in realtà, si trovano tracce di questa attività nella più antica storia dell'uomo. Ezechiele, per dare della meretrice a Gerusalemme, la chiama leonessa, e lo stesso animale figurava sulla tomba della famosa cortigiana Laide. Anche Aristofane parla delle meretrici come di leonesse, mentre a Megara le chiamavano sfingi. Altro simbolo associato alle meretrici è la capra perchè, come le capre tendono a mangiare i germogli, le parti più tenere delle piante, così le meretrici tendono ad accalappiare i giovanetti, le parti più tenere della società. Ma queste sono storie antiche : ben altra è la realtà moderna.

MERGIANA

 
(Occ.) - O Morgana, è la fata sorella di Re Artù che, secondo una tradizione, era una Peri, rapita da Demrush, ed infine liberata da Tahmurath, che la porta nell'"isola arida", ovvero la Gran Bretagna.

MERIAN Maria Sybilla

 
(Ger.) - Francoforte 1647, Amsterdam 1717. Pittrice e cultrice di scienze naturali, compì un lungo viaggio nel Suriname. Pubblicò numerose opere scientifiche, tutte da lei stessa illustrate.

MERIDIANO

 
(Ast.) - Cerchio massimo disegnato idealmente sulla superficie terrestre, passante per i poli. Il Sole si trova in ogni momento su un meridiano, e per le zone attraversate da quel meridiano è mezzogiorno. Il meridiano fondamentale, quello di riferimento, è il meridiano di Greenwich. Partendo da esso si misura la longitudine e si stabilisce il tempo in fusi orari. Il meridiano di Greenwich è anche il meridiano che, incontrando la eclittica, determina il Medium Coeli e l'Imum Coeli.

MERLINO

 
(Occ.) - Famoso mago della corte di Re Artù che, fu tentato da Viviana, come Kandu lo era stato da Pramlocha. È diventato personaggio di antiche leggende gallesi come mago e profeta, disegnato quale figlio del diavolo creato per combattere la religione cristiana; in realtà egli adopera i suoi poteri per aiutare Re Artù nelle sue nobili e mistiche imprese. Innamorato di Viviana (la Donna del Lago), prepara un sepolcro incantato che dovrebbe accogliere i loro corpi; ma la donna vi chiude con un inganno Merlino ancora vivo, decidendo che egli potrà uscire solo il Giorno del Giudizio. Merlino è ancora vivo e continua a profetare dal sepolcro.
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