Glossario

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ALA

 
(San.) - Nelle Stanze di Dzyan, con tale termine si intende l'ombra della forma eterea dell'uomo, poi diventata ombra del corpo astrale.

ALABAMA

 
(Ame.) - Una antica tribù che era stanziata nella odierna Alabama meridionale e centrale; parlavano la lingua muskogean.

ALAPARUS

 
(Cald.) - Il secondo Re divino di Babilonia che regnò 'tre Sari'. Come tramanda Beroso, il primo re della Dinastia divina fu Alorus. Egli era il 'pastore assegnato al popolo' e regnò dieci Sari (cioè 36.000 anni, poiché un Saros corrisponde a 3.600 anni).

ALATALA

 
(Asia) - Presso le antiche popolazioni di un'isola asiatica, con questo nome si designava la Divinità Suprema.

ALAYA

 
(San.) - L'Anima Universale (Vedi Dottrina Segreta, vol. I, p.47 e seg.). Il nome appartiene al sistema Tibetano della Scuola contemplativa del Mahayana. Identica all'Akasa nel suo senso mistico ed a Mulaprakriti nella sua essenza, in quanto è la base o la radice di tutte le cose. È l'anima mundi, base di ogni cosa; per quanto eterna ed immutabile nella propria essenza interiore sui piani irraggiungibili dagli uomini e dagli Dei cosmici (Dhyani-Buddha), essa cambia durante il periodo di vita attiva rispetto ai piani inferiori, incluso il nostro. Per gli Yogacharya della Scuola Mahayana essa è la personificazione del Vuoto e si riflette in ogni oggetto dell'Universo. È il Se di ogni Adepto avanzato, Pradhana, Prakriti, l'Inconoscibile Brahma che era prima di tutto.

ALBA

 
(Ing.) - Antica regione della Britannia identificabile con l'odierna Scozia.

ALBA PETRA

 
(Lat.) - La pietra bianca dell'Iniziazione, la 'cornalina bianca' che è menzionata nell'Apocalisse di San Giovanni.

ALBERI DELLA VITA

 
- Fin dai tempi più antichi gli alberi erano connessi con gli dei e con le forze mistiche della natura. Ogni nazione aveva il suo albero sacro, con particolari caratteristiche ed attributi basati, come spiegano gli insegnamenti esoterici, su proprietà naturali e qualche volta anche su proprietà occulte. Con il peepul (fico selvatico) o Ashvattha dell'India, abitazione dei Pitri (in effetti elementali) di ordine inferiore, divenne in tutto il mondo l'albero-Bo o ficus religiosa dei Buddisti, perchè sotto tale albero Gautama Buddha raggiunse la più alta conoscenza e il Nirvana. Il frassino Yggdrasil è l'albero del mondo dei norvegesi e degli scandinavi. L'albero banyan (ficus-bengalensis) è il simbolo dello spirito e della materia che scendono sulla terra, prendono radice e poi nuovamente ascendono verso l'alto. Il Palasa trifoglie è un simbolo della triplice essenza dell'Universo, cioè Spirito, Anima e Materia. L'oscuro cipresso era per i messicani l'albero del mondo, ed ora, secondo i Cristiani e i Maomettani, è l'emblema della morte, della pace e del riposo. Sebbene ora sia quasi scomparso dalla terra delle mummie, l'abete era ritenuto sacro in Egitto e la pigna era portata nelle processioni religiose; erano anche sacri il sicomoro, il tamarice, la palma e la vite. Il sicomoro in Egitto, ed anche in Assiria, era l'Albero della Vita. Ad Eliopoli era consacrato ad Hathor; ora, nello stesso posto, è consacrato alla Vergine Maria. Il suo succo era prezioso per i suoi poteri occulti, come lo è il Soma per i Brahmani e l'Haoma per i Parsi. 'Il frutto e il succo (o linfa) dell'Albero della Vita procurano l'immortalità '. Un intero volume potrebbe essere scritto su questi alberi sacri dell'antichità senza esaurire l'argomento, e il rispetto per alcuni di questi alberi è continuato fino ai nostri giorni. L'Albero della Vita, o Albero Ashvatta, ha le radici in Cielo, che escono dalla Radice senza radici dell'Essere Assoluto, il tronco che cresce e si sviluppa attraverso i piani del Pleroma e proietta i suoi rami rigogliosi fino a toccare il piano terrestre. La sua distruzione conduce all'immortalità. Quando i suoi rami puri toccarono il fango terrestre del Giardino dell'Eden si contaminarono. Nello spazio e nel tempo, ad esso furono associati diversi simboli : Parabrahman è il suo seme, Mahat il tronco, i rami sono il grande Egoismo, nella cavità dei rami si trovano i germogli, ovvero i Sensi, i rami minori sono sempre carichi di foglie e di fiori. Nella Cabala, l'Albero della Vita è la Croce Ansata nel suo aspetto sessuale. Dalle sue radici cresce l'Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Talvolta, con questo termine si indica Gesù o gli Adepti della Buona Legge. In India esso si chiama anche il Bianco Haoma, il Gao Kerena. Haoma è in Cielo come in Terra. L'Iniziato rinasce dopo la crocifissione sull'Albero della Vita. Si tratta di una immagine simbolica relativa ad una delle prove che l'Adepto deve superare durante il processo di iniziazione.

ALBERO

 
(Uni.) - Nell'antichità, gli alberi erano consacrati agli Dei. Genesi racconta che nell'Eden vi erano due alberi, prodigiosi e misteriosi, i cui nomi erano : 'Albero della Vita' ed 'Albero della Scienza del Bene e del Male'. Il primo conservava la vita all'uomo che rimaneva senza peccato, l'altro dava il dono del discernimento. Non si dice di che albero si trattasse, ed allora il tipo è stato scelto con libertà : per i Bizantini era un fico, per gli Italiani e per i Greci poteva essere sia il fico che l'arancio, per altri una pianta di pomi, ecc. Nella simbologia, l'albero rappresenta la Croce, o il Tau. Nella 'foresta' intesa come 'insieme di grandi saggi', l'albero è sinonimo di Intelligenza ed ha come frutto l'Emancipazione.

ALBERO DELLA CONOSCENZA

 
(Eb.) - È l'Albero della Scienza che si trovava nel Giardino dell'Eden, i cui frutti erano il Bene ed il Male. Ad esso viene spesso associato il Serpente. È l'Albero Sefirotico della Cabala, l'Albero Sacro del Bo in India, l'Ara-Maram (o Arasa-Maram), l'Albero di Banyan. In Cina viene chiamato Sung-Ming-Shu. Nello Zohar, Shekinah è l'Albero della Conoscenza e Shamaele ne è la corteccia. La prima possiede la conoscenza del bene, il secondo quella del male. Corrisponde all'Egizio 'Albero della Divinazione', la scienza di Tzyfone, il Genio del Dubbio. Tornando alla Cabala, esso è la separazione, dapprima, la riunione, poi per adempiere la condizione fatale. 'Nei suoi rami gli uccelli dimorano e fanno i loro nidi', il che significa che in esso le anime e gli Angeli hanno la loro sede. Il frutto dello Albero della Conoscenza è Soma, proibito ad Adamo ed Eva (o Yah-Vè) dal geloso Elohim, il quale aveva 'paura che l'uomo diventi uno di noi'. Nella Cabala i due Alberi si integrano per dar luogo al mistero più importante: la procreazione umana. Per l'Occultista Orientale, l'Albero della Conoscenza, nel paradiso del cuore dell'uomo, diventa l'Albero della Vita Eterna, e nulla ha a che fare con i sensi animali dell'Uomo.
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