Sincronicità quantistiche:la fisica dell'Infinito

Questo è il titolo della conferenza che l’astrofisico Massimo Teodorani ha tenuto, ospite del Gruppo Teosofico “Veritas” di Forlì, venerdì 5 aprile scorso, presso la saletta della Banca di Forlì in Via Bruni n. 2, a Forlì.
Massimo Teodorani è stato ricercatore presso gli Osservatori Astronomici di Bologna e di Napoli e presso il Radiotelescopio di Medicina (BO).
Docente di Fisica Quantistica in qualità di professore incaricato all’Università di Bologna, è stato autore di 15 libri e svariati articoli divulgativi in materia di fisica quantistica, fisica atomica e nucleare, fisica delle anomalie luminose in atmosfera, astronomia, astrofisica, bioastronomia e argomenti aerospaziali.
La conferenza è stata introdotta dal dott. William Esposito, Presidente del Gruppo Teosofico di Forlì.
Dopo un breve prologo sui principi di base della fisica atomica e quantistica, è stata descritta e discussa a fondo la variante ontologica di David Bohm della teoria quantistica, concentrando l’attenzione sul concetto di “non-località” e su come esso si innesta nel cosiddetto “ordine implicato” dell’Universo, dove per la prima volta nella Fisica l’ente “coscienza” si interfaccia con l’ente “materia” (ordine esplicato): tutto questo presentato sia nell’ambito delle equazioni (discusse qui solo qualitativamente) che costituiscono la struttura portante di tale reinterpretazione della teoria quantistica che, soprattutto, nell’ambito di vere e proprie metafore che Bohm utilizzava al fine di veicolare in maniera del tutto intuitiva concetti in sé complessi. Si è discusso anche della visione di Wolfgang Pauli del concetto di non-località e dei suoi rapporti con lo psicologo Carl Jung mentre studiava il misterioso fenomeno della sincronicità. Sono stati anche trattati alcuni aspetti sperimentali della non-località, ovvero del fenomeno dell’entanglement quantistico, sia dal punto di vista dei risultati attuali ottenuti nel dominio microscopico (soprattutto l’esperimento della doppia fenditura e quelli sul teletrasporto quantistico) che delle prospettive future per quello che riguarda ipotetici domini più o meno macroscopici. Nell’ultima parte della presentazione, una volta introdotto il concetto di “coerenza quantistica”, sono stati discussi il modello quantistico di Penrose-Hameroff di funzionamento del cervello inteso come correlato neurale della coscienza e la teoria di Thaheld sulla non-località applicata ad un possibile metodo per comunicare in tempo reale con possibili intelligenze extraterrestri.